L'affermazione di Gesù «Questo è il mio corpo», detta di un pezzo di pane azzimo, è in sé folle, paradossale. Per i cristiani ha comprensibilmente rappresentato, lungo la storia, un vero e proprio rovello: come pensare la "presenza reale" di Cristo nel pane eucaristico? La formalizzazione teologica della dottrina della transustanziazione (pane e vino cambiano sostanza, diventando corpo e sangue di Cristo) è giunta al termine di un percorso, non lineare, ricco di sfumature, sottolineature e sfide enormi per il pensiero. E ancora oggi ci si chiede: che cosa significa dire "presenza", "realtà" e "corpo"? Per rispondere, occorre frequentare un dibattito filosofico straordinariamente ampio, che indaga quei tre ambiti. Il saggio di Belli si pone sul crinale fra teologia e filosofia. In una prima parte propone una ricostruzione del dibattito medievale delle dispute eucaristiche, muovendo alla ricerca della pluralità dei linguaggi in cui esso si è espresso. Successivamente avvia il confronto con il mondo filosofico, in particolare quello di matrice fenomenologica, per comprendere i possibili arricchimenti reciproci fra teologia e filosofia. E scoprendo che la teologia eucaristica sfida la filosofia ad ampliare la nozione stessa di corporeità.
Presenza reale. Filosofia e teologia di fronte all'eucaristia

titolo | Presenza reale. Filosofia e teologia di fronte all'eucaristia |
Autore | Manuel Belli |
Argomento | Storia, Religione e Filosofia Religione |
Collana | NUOVI SAGGI QUERINIANA, 103 |
Editore | Queriniana |
Formato |
![]() |
Pagine | 288 |
Pubblicazione | 2022 |
ISBN | 9788839910639 |