La corruzione, l'infiltrazione criminale, i legami con i poteri forti - occulti e non - sono oggi parte di una strategia di reciproca legittimazione messa in opera da decenni da tutte le mafie e in particolare dalla 'ndrangheta. Lo scambio di favori fra criminalità e certa parte della politica è continuo e costante, il ricatto reciproco un peso enorme sulla cosa pubblica, con ripercussioni su tutti i settori, dalle opere pubbliche alla sanità, dal gioco di Stato allo sport. Il vero problema è che né i ricorrenti disastri ambientali, né il consumo dissennato del territorio, né il degrado di opere e servizi sembrano più scalfire l'opinione pubblica. In Italia c'è un'assuefazione che sconcerta. Quello che è di tutti non appartiene a nessuno. Che importa se la corruzione avvelena l'economia, provocando gravi disuguaglianze sociali o se la mafia ammorba l'esistenza di tanta gente? E perché nessun governo ha mai inserito fra i propri obiettivi primari la lotta alla corruzione e alla criminalità economica? Questo di Nicola Gratteri e Antonio Nicaso è un libro che racconta una verità amara.
Padrini e padroni. Come la 'ndrangheta è diventata classe dirigente

Titolo | Padrini e padroni. Come la 'ndrangheta è diventata classe dirigente |
Autori | Nicola Gratteri, Antonio Nicaso |
Argomento | Diritto, Economia e Politica Politica e attualità |
Collana | Piccola biblioteca oscar, 773 |
Editore | Mondadori |
Formato |
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Pagine | 216 |
Pubblicazione | 2017 |
ISBN | 9788804682370 |
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