""Dieci parti di bellezza sono state concesse al mondo dal Creatore e Gerusalemme ne ha ricevute nove. Dieci parti di sapienza sono state concesse al mondo dal Creatore e Gerusalemme ne ha ricevute nove. Dieci parti di sofferenza sono state concesse al mondo dal Creatore e Gerusalemme ne ha avute nove". Il Talmud babilonese riassume in questo modo la natura e il destino di una città al tempo stesso terrena e santa, una e plurale, luogo politico dove storia, simbolo e mito si intrecciano in modo indissolubile, sogno utopico che genera ebrei, cristiani e musulmani. Gerusalemme può affascinare o respingere nella sua diversità già nella percezione che il turista-pellegrino visualizza nell'istante stesso in cui percorre le sue strade. Ma in che cosa consiste questa diversità? È una sola, ma decisiva, risponde l'autore: l'emergere, a Gerusalemme, più o meno all'epoca in cui ad Atene nasce la polis democratica, dell'idea monoteista comunicata per rivelazione a Mosè sul monte Sinai. Prefazione di Brunetto Salvarani.
L'eredità di Gerusalemme. Monoteismo e profezia di pace

titolo | L'eredità di Gerusalemme. Monoteismo e profezia di pace |
Autore | Pietro Lombardini |
Argomento | Storia, Religione e Filosofia Religione |
Collana | Lapislazzuli |
Editore | Edb |
Formato |
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Pagine | 48 |
Pubblicazione | 2014 |
ISBN | 9788810558164 |