Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Il silenzio di Stalin

Il silenzio di Stalin
titolo Il silenzio di Stalin
sottotitolo I primi dieci tragici giorni dell'Operazione Barbarossa
Autore
Argomento Storia, Religione e Filosofia Storia
Editore Corbaccio
Formato
libro Libro
Pagine 368
Pubblicazione 2007
ISBN 9788879727488
 
Prodotto al momento non ordinabile.
Vuoi essere avvisato quando sarà disponibile?
24,00
La reazione di Stalin all'improvvisa invasione tedesca nel giugno del 1941 è uno dei capitoli più discussi e controversi della storia contemporanea. Secondo alcuni, il dittatore fu colto di sorpresa, precipitò in una crisi depressiva e fu per dieci giorni del tutto incapace di dirigere la resistenza del paese contro il micidiale attacco congiunto della Wehrmacht e della Luftwaffe. Secondo altri, Stalin sapeva che la guerra sarebbe scoppiata e si preparava a farla lui stesso nel 1942, non appena le forze sovietiche fossero state pronte a prendere l'iniziativa. Ma i suoi piani furono sconvolti dalla mossa d'anticipo di Hitler e l'unica difesa possibile, in quelle circostanze, fu quella di contenere, con qualche misura di ripiego, l'avanzata del nemico. Oggi, grazie alle ricerche di Constantin Pleshakov negli archivi sovietici, il quadro è più chiaro. Stalin preparava la guerra per il 1942 e fu effettivamente sconcertato da un evento che non aveva previsto; per 48 ore si assentò dal Cremino e stentò poi, per qualche tempo, a regolare il passo delle sue decisioni sui tempi di un'operazione travolgente che permise ai tedeschi di penetrare per 550 chilometri nel territorio dell'Urss. Da quel momento il paese, sia pure con grande lentezza cominciò a dare segni di ripresa.
 

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.