Giancarlo Brasca era un uomo che si dedicava
totalmente all’altro, qualsiasi altro,
fino alla dimenticanza di sé. E lo faceva con
una leggerezza e una generosità così delicate
da non far pesare la fatica di quel donarsi.
Si era fatto ‘casto per il Regno’ e
questa scelta rappresentò sempre, come lui
stesso ebbe a scrivere, «una autentica manifestazione
d’amore», anche se scriverà:
«Amare è cosa ardua. Ma amare in un celibato,
che si rivela significativo e fecondo
solo in una visione di fede, lo è molto di più».
È sempre Brasca a indicare il modo con
cui il laico consacrato nel mondo possa
rappresentare nella Chiesa d’oggi una
presenza valida e recare un apporto significativo:
«Solo se il cuore è veramente
pieno d’amore; solo se la persona ha raggiunto
tale maturità da saper assumere
un atteggiamento realmente oblativo;
solo se di Dio può dire sinceramente “mio
tutto” e agli uomini “vostro servo in Cristo”;
solo se la vita intera è presa e trasformata
da un orientamento totale al
Regno». Parole che testimoniano il programma
di una vita donata senza riserve.
In modo del tutto coerente e allo stesso
tempo singolare, questo volume che raccoglie
le ‘lettere per una ragazza’ ne è
eco e conferma.
Biografia dell'autore
Giancarlo Brasca nasce a Mezzago, piccolo
paese lombardo a pochi chilometri
da Milano, il 1° agosto 1920. Muore a
Roma, presso il Policlinico Gemelli, dopo
una degenza di sette mesi, il 24 gennaio
1979, a 58 anni. Una vita breve e intensa.
A 22 anni si laurea in filosofia presso
l’Università Cattolica. Alcuni mesi più tardi
verrà assunto nella stessa Università come
caporeparto della Biblioteca e, nel 1945,
come direttore.
Nel settembre del 1945, a 25 anni, scegliendo
di aderire alla vocazione di laico
consacrato nel mondo, pronuncia la formula
di consacrazione nell’Istituto secolare
dei Missionari della Regalità fondato
da padre Agostino Gemelli. Successivamente,
in Cattolica, rivestirà la carica di
segretario d’amministrazione fino al 1969
e quindi di direttore amministrativo.
Dal 1958 al 1964 è presidente dell’Azione
Cattolica Milanese, in stretta collaborazione
con il cardinal Montini.
Nel 1972 viene nominato presidente
della Conferenza Mondiale degli Istituti
Secolari (CMIS), incarico che mantiene
fino al termine della vita.
Roberta Grazzani è nata a Codogno e vive a Milano. È stata segretaria di Giancarlo Brasca nella prima giovinezza. Dal 1972 al 1996 ha diretto il mensile per bambini «Giovani Amici» dell’Università Cattolica. Nel 1996, insieme a Dino Boffo, ha fondato «Popotus», inserto per bambini del quotidiano «Avvenire», e rifondato «Giovani Amici» con il nome di «Ciao Amici» per le Edizioni Messaggero di Padova. Ha diretto le collane Vita e Pensiero Ragazzi e Gatti Bianchi. È giornalista e autrice di testi, romanzi e racconti, per bambini e ragazzi.
Roberta Grazzani è nata a Codogno e vive a Milano. È stata segretaria di Giancarlo Brasca nella prima giovinezza. Dal 1972 al 1996 ha diretto il mensile per bambini «Giovani Amici» dell’Università Cattolica. Nel 1996, insieme a Dino Boffo, ha fondato «Popotus», inserto per bambini del quotidiano «Avvenire», e rifondato «Giovani Amici» con il nome di «Ciao Amici» per le Edizioni Messaggero di Padova. Ha diretto le collane Vita e Pensiero Ragazzi e Gatti Bianchi. È giornalista e autrice di testi, romanzi e racconti, per bambini e ragazzi.