La pericope 7,7-25 della lettera ai Romani è indubbiamente complessa. Alcuni l'hanno giudicata la più discussa sezione di Romani. La Legge vi viene definita santa e giusta ma nel contempo è rappresentata nel suo interagire con il peccato. Si può dunque rinvenire una coerenza globale nello sviluppo dell'argomentazione paolina oppure occorre concludere che Paolo cadde in evidenti contraddizioni? La tesi sostenuta è che l'argomentare di Paolo non tradisce contraddizioni, ma è piuttosto frutto di una strategia elaborata, di una "concessio" retorica in cui l'impotenza salvifica della Legge viene coerentemente reiterata, nonostante la presenza di affermazioni non in linea con questo aspetto.
Una legge buona ma impotente
titolo | Una legge buona ma impotente |
sottotitolo | Analisi retorico-letteraria di Rm 7, 7-25 nel suo contesto |
Autore | Romanello Stefano |
Collana | Supplementi alla rivista biblica |
Editore | Edb |
Formato |
Libro
|
Pagine | 352 |
Pubblicazione | 2000 |
ISBN | 9788810302231 |