Sellerio Editore Palermo: La diagonale
Amarsi con Shakespeare
di Maurice Charney
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 280
«Mai vicenda di vero amore poté trascorrere liscia» dice un personaggio del Sogno di una notte d'estate
Genesi dell'antisemitismo
di Jules Isaac
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 340
Un libro classico e attuale insieme
I siciliani nella Resistenza
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 421
Non è vero, come vuole una idea diffusa, che la Sicilia non partecipò alla Resistenza
Mio padre, Emanuele Notarbartolo
di Leopoldo Notarbartolo
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 449
Emanuele Notarbartolo, ex sindaco di Palermo, ex direttore del Banco di Sicilia (allora tra i maggiori istituti bancari d'Ital
Paesaggi culturali. Scritti in onore di Giovanni Puglisi
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 637
«Gianni Puglisi nel 2015 ha compiuto 70 anni; questo libro nasce per rendergli omaggio e come testimonianza di stima e affetto
Lo specchio e l'alibi. Pagine di storia e d'altro
di Franco Cardini
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 264
La forza di chiarezza data da una grande cultura che va ben oltre il campo specialistico dell'autore, medievista; la funzione dell'analisi storica in quanto destinata a liberare dal pregiudizio certe categorie strumentalizzate dalla manipolazione del consenso; infine il gioco, il divertimento eletti a compagni della comprensione storica, allo scopo di trovare un antidoto a una scienza del passato che rinuncia alle grandi interpretazioni, ai grandi disegni. Sono i caratteri generali che immediatamente colpiscono il lettore di queste pagine. I temi specifici sono molti. Tra di essi: la domanda sull'utilità della storia in un'epoca che sembra aver eliminato il passato e con esso l'attesa del futuro; l'ambiguità occidentalista e carica di giudizi di valore del concetto Medioevo; l'influenza di eresie cristiane nella storia meridionale; la necessità di "disincantare" l'idea di Occidente (dopo quella di Oriente); l'uso politico insistente di un fallace ideale di crociata; l'alternativa difficile tra una visione delle radici cristiane dell'Europa e un'altra che le trova al contrario nella secolarizzazione; e altri. Ma particolarmente incisivi sono i capitoli finali dedicati alle Ucronìe. Sono finzioni, tra il gioco e l'ironica provocazione a non dimenticare l'universalità della comprensione storica: se Napoleone non fosse mai fuggito dall'Elba, se Tamerlano fosse dilagato in Europa, se l'Italia nel 1915 fosse rimasta nella Triplice alleanza, e via narrando una storia fatta con i se...
I personaggi del teatro di Shakespeare
di William Hazlitt
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 314
Hazlitt può essere considerato il più "europeo" tra gli intellettuali inglesi della sua epoca, vale a dire non ristretto in una esclusiva insularità. Era un bonapartista giacobino, amico della Francia rivoluzionaria, ed ebbe rapporti letterari con l'Italia. La sua opera principale, "I personaggi del teatro di Shakespeare" del 1817 viene ritenuto un classico. Legge tutti i drammi attraverso l'analisi minuta dei diversi personaggi del grande poeta, e cita Pope: "I suoi personaggi sono a tal punto la Natura stessa, che è una specie di oltraggio definirli con sufficienza copie di Essa". E in questo senso è stato considerato alla base della tendenza critica del cosiddetto "Character Criticism". Però, nel titolo inglese, la parola chiave "character" può essere riferita, non solo ai personaggi, ma anche al carattere generale dei singoli drammi. Per cui, oltre che fungere da guida di utilità imprescindibile a capire le psicologie, il libro è soprattutto un fondamentale contributo ai più generali studi shakespeariani. Lo stile, la verve, la straordinaria personalità dell'autore, ne fanno infine un saggio di bella lettura, persuasivo ed elegante. Con uno scritto di Edgar Allan Poe. Postfazione di Alfonso Geraci.
Lo scambio. Come Gramsci non fu liberato
di Giorgio Fabre
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 529
È quasi automatico immaginare la prigionia di Antonio Gramsci come un monotono decennio di isolamento intransigente e intellettualmente operoso. Una condizione movimentata soltanto da difficili e rarefatti contatti con l'esterno e da una assai controversa partecipazione al dibattito politico. A render ancor meno esatte certe correnti rappresentazioni ha contribuito la continua polemica su colpe, responsabilità o tradimenti. "Lo scambio" è l'accurata ricostruzione della detenzione di Gramsci e soprattutto dei ripetuti tentativi di liberarlo (a lungo ignorati o negati). Una ricostruzione che aiuta a caratterizzare meglio la vera immagine di un grande pensatore e leader politico, prigioniero del fascismo e di tempi terribili. L'obiettivo è quello di fare chiarezza di visioni mitiche o, all'opposto, di dietrologie complottarde. Ma non è la polemica il suo obiettivo, bensì riuscire a districare l'ingarbugliata matassa dei fatti che condussero alla fine a "come Gramsci non fu liberato". I tentativi furono un certo numero, operati da più parti (Gramsci per primo), condotti da diversi agenti, con vari intermediari e per via di trattative sotterranee che si intersecavano con affari diplomatici e questioni di politica internazionale; tutti naufragati a causa di errori e di illusioni, per l'invincibile avversità di Mussolini, per l'indifferenza sostanziale di potenze politiche, ed inoltre per il convergere di circostanze ostili, piccoli calcoli politici contrari, ingenuità.
Gran Teatro Camilleri
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 262
Lo storico Giovanni De Luna, il linguista Tullio De Mauro, il critico Vittorio Spinazzola, gli esperti di letteratura italiana
Dopo il diluvio. Sommario dell'Italia contemporanea
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 344
Ci vollero due anni di preparazione perché questo "ragguaglio dell'Italia dopo i disastri della guerra" potesse arrivare in libreria nel mese di giugno del 1947. L'opera è un atlante politico, un censimento e un compendio di problemi e questioni, un "ritratto dell'Italia": una ricomposizione enciclopedica della Nazione; uno specchio di fronte al quale il paese venne messo per prendere coscienza delle rovine e darsi un nuovo "peso specifico morale e mentale", come aveva esortato a fare Alberto Savinio in quel trattatello politico del 1945, "Sorte dell'Europa", che è l'antecedente e il presupposto di "Dopo il diluvio". L'organizzatore dell'impresa, Dino Terra, raccolse attorno a sé una libera "Società di letterati": trenta collaboratori, "dilettanti" per elezione (alla Savinio), tutti in grado di far aderire la letteratura alla vita con "libertà mentale" e con "leggerezza" saggistico-narrativa; fra essi Moravia, Piovene, Carlo Levi, Soldati, Savinio, Ungaretti, Noventa, Palazzeschi, Emilio Cecchi, Zavattini, Bernari, Bigiaretti. Dopo una "diseducazione ventennale", e le violenze della guerra, i contributi affrontavano, con lucidità politica, per lo più, e chiaroveggenza, questioni che sono fondamentali in un paese civile: il paesaggio come bene culturale, da salvaguardare insieme a tutte le risorse artistiche; la politicità dell'urbanistica e dei piani regolatori, che sono "insieme un'opera di critica storica, di previsione politica, di creazione sociale e di critica artistica".
La scuola di architettura di Palermo nella Casa Martorana
di Giovanni Cardamone
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 448
Nel cuore di Palermo, all'estremità orientale dell'antico "Cassaro" e accanto alle chiese normanne di S. Cataldo e dell'Ammiraglio, è "acquattato" un vasto complesso di edifici originati a partire dalla fine del 1110. È il monastero della Martorana, che nell'ultimo secolo e mezzo di vita ha cambiato più destinazioni d'uso. Infatti è diventato, nel 1867, prima "Scuola di applicazione per ingegneri e architetti", poi facoltà di ingegneria e negli ultimi quarant'anni sede della facoltà di architettura. La Martorana è contemporaneamente il prezioso contenitore di secoli e secoli di simboli cittadini, conservati nella costruzione e velati da strati successivi di nuovi simboli. Questo libro ne presenta la storia quasi millenaria. "Il testo scrive l'autore - che è preceduto da una lunga introduzione sul contesto urbano in cui sorge il manufatto, è stato suddiviso in quattro parti: nella prima si esaltano le qualità artistiche e il valore di testimonianza di alcuni suoi ambienti, o elementi, suggerendo in qualche caso auspicabili azioni di tutela e di salvaguardia; nelle altre parti si prendono in esame i periodi corrispondenti alle sue rispettive destinazioni d'uso: monastero, scuola di applicazione (poi facoltà di ingegneria), facoltà di architettura".
Tutto Camilleri
di Gianni Bonina
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 828
Questa di Bonina è una rassegna completa dell'opera di Andrea Camilleri. Nel saggio critico introduttivo l'autore riconosce nel Maestro di Vigàta le tracce di una parte cospicua della letteratura italiana, siciliana in particolare, che nel solco di Boccaccio rimanda a Pirandello e Verga a Brancati e Sciascia. Un lascito reso proprio in modo tipico, grazie all'originalità della lingua e della poetica camilleriane. Segue il commento universale degli scritti del Maestro, divisi per anno e accompagnati da un'intervista inedita in cui è lo stesso Camilleri ad analizzare una per una le sue opere, spiegandone la genesi storica, le circostanze, gli interni meccanismi dell'intreccio. Alla fine del libro è offerto al lettore un minuzioso riassunto di ogni lavoro letterario dello scrittore italiano. Lo scopo di questa onnicomprensiva panoramica è di superare una prospettiva squilibrata di Andrea Camilleri. Quella che frettolosamente separa, stabilendo privilegi o addirittura gerarchie, lo scrittore d'inesauribile inventiva delle avventure di Montalbano dal narratore veggente di romanzi storici, dall'autore fantastico e dall'elegante saggista.