Utet: Classici del pensiero
Scritti politici:
di Georges Sorel
editore: Utet
pagine: 807
«La democrazia riesce a confondere gli spiriti impedendo a molte persone intelligenti di vedere le cose come sono in realtà, p
Scritti filosofici
di Francesco Bacone
editore: Utet
pagine: 896
"Aristotele è tanto più colpevole proprio perché, essendosi volto alle aperte ricerche della storia, ne ha tratto gli oscuri idoli di una qualche sotterranea spelonca, e, sopra la storia dei fatti particolari, ha costruito certe ragnatele che egli presenta come cause mentre son prive di ogni consistenza e valore. Opera questa perfettamente simile a quella costruita con grande affanno ai giorni nostri da Girolamo Cardano che è anch'egli, come Aristotele, in continuo disaccordo con i fatti e con se stesso." (Francesco Bacone)
La metafisica
di Aristotele
editore: Utet
pagine: 788
"La metafisica", opera appartenente al gruppo degli "scritti esoterici" di Aristotele, è composta da quattordici libri ed è stata risistemata tre secoli dopo la morte del filosofo da Andronico di Rodi. Con il titolo "metafisica" attribuito non da Aristotele, ma dai suoi discepoli - è tramandata una raccolta di testi, composti in tempi diversi e da punti di vista differenti, incentrati sulla scienza teoretica, che il filosofo considerava la più alta e importante. Il termine "metafisica" (ta mera ta physika), infatti, si presta a più interpretazioni, come "ciò che viene dopo la fisica", intendendo che il suo studio dovrebbe seguire quello della fisica, o come "ciò che è più importante della fisica", dal momento che tratta problemi più fondamentali fornendo risposte più rilevanti. Aristotele indicò questa scienza con nomi diversi - teologia, sapienza, filosofia prima (in contrapposizione alla fisica che è la filosofia seconda) - e la definì in quattro modi: studio delle cause e dei principi primi, studio dell'essere in quanto essere; studio della sostanza; studio di Dio e della sostanza immobile. Il suo oggetto d'indagine è dunque la realtà in generale, ovvero gli aspetti fondamentali e comuni di tutta la realtà.
Critica della ragion pratica e altri scritti morali
di Immanuel Kant
editore: Utet
pagine: 765
Nell'anno 1800, quando ormai volgeva al termine la sua lunga e appassionata ricerca filosofica, Immanuel Kant riunì in un celebre passo dell'"Introduzione alla Logica" le questioni più importanti che dovrebbero essere al centro di ogni sistema di pensiero: Che cosa posso sapere? Che cosa devo fare? Che cosa posso sperare? Che cos'è l'uomo? Per precisare, subito dopo, che le prime tre domande - tradizionalmente trattate da metafisica, filosofia morale e religione - vanno ricondotte in realtà alla quarta, e quindi all'antropologia, lo studio dell'uomo, dal momento che per il filosofo l'impresa somma della conoscenza consiste proprio in questo: raggiungere "la destinazione suprema della natura umana". E all'uomo, all'agire umano, sono dedicati tutti gli scritti raccolti in questo ricco volume, comprendente i capolavori più noti della filosofia morale kantiana quali la "Critica della ragion pratica" e la "Fondazione della metafisica dei costumi", ma anche opere meno conosciute come l'"Antropologia dal punto di vista pragmatico" e "La religione nei limiti della semplice ragione". In tutti questi scritti, la dimensione razionale e quella sensibile, i due elementi di cui si compone per Kant la natura umana, sono indagati allo scopo di stabilire quale particolare connessione di sensibilità e razionalità, di senso e ragione, stia a fondamento del nostro agire morale. Con e-book scaricabile fino al 31-12-2014.
La guida dei perplessi
editore: Utet
pagine: 886
Mosè Maimonide, filosofo, medico e giurista ebreo, scrisse "La guida dei perplessi" verso il 1180-1190
Critica della ragion pura
di Kant Immanuel
editore: Utet
pagine: 700
Quella in cui viviamo è la vera e propria epoca della critica, a cui tutto deve venire sottoposto
La consolazione della filosofia. Testo latino a fronte
di Severino Boezio
editore: Utet
pagine: 362
Tra i grandi classici del pensiero, "La consolazione della filosofia" di Boezio è uno dei libri più influenti: conosciuto e amato da lettori illustri di ogni epoca, da Dante a Casanova, da Machiavelli a Chaucer. Soprattutto, è una delle opere in cui filosofia e vita si intrecciano nel modo più compiuto. Scritto in carcere dal filosofo e funzionario romano Boezio nei mesi subito precedenti la sua condanna a morte (525-526 d.C), questo bellissimo e toccante "canto di prigionia", come lo definisce Carlo Ossola, alterna versi e prosa riflessiva in una meditazione sempre attuale - sul fine della vita e sul destino, sui rovesci della fortuna e sui punti di forza dell'uomo - che può essere di grande consolazione per ogni animo tormentato da interrogativi sulla propria sorte. Protagonista del libro è la filosofia stessa, che appare a Boezio sotto l'aspetto di una donna. Affascinante e solenne, porta vesti lacerate a causa delle liti tra opposte correnti di pensiero. Vesti sulle quali si intravedono, tuttavia, ancora i ricami raffiguranti le due lettere (theta e pi greco) che sono simbolo delle due branche fondamentali del sapere utile all'uomo: filosofia teoretica e filosofia pratica. "Ora è giunto il momento di curare, non di piangere" spiega la "musa" della filosofia a un affranto Boezio nei capitoli iniziali del libro.
Testi gnostici
editore: Utet
pagine: 760
L'albero della vita degli immortali, manifestato dal volere di Dio, è sito nella parte settentrionale del paradiso, per render
Politica e costituzione di Atene
di Aristotele
editore: Utet
pagine: 476
Il pensiero politico di Aristotele occupa uno spazio rilevante nella nostra tradizione
L'incoerenza dell'incoerenza dei filosofi. Con e-book
di Averroè
editore: Utet
pagine: 550
Il trattato "L'incoerenza dell'incoerenza dei filosofili" composto da Averroè intorno al 1180 d