Bollati Boringhieri: Nuova Cultura
L'antimateria. La materia che risale il tempo
di Chardin Gabriel
editore: Bollati Boringhieri
pagine: 118
Il mondo dell'antimateria è così vicino al nostro che è praticamente impossibile distinguerlo dal mondo della materia
Il simbolismo dell'occhio
di Deonna Waldemar
editore: Bollati Boringhieri
L'occhio è il più prezioso fra gli organi di senso e il suo dominio sugli altri ha permesso all'intelletto umano di dar vita a
Aspettando la cometa
Notizie e ipotesi sul climaterio d'Italia
di Cordero Franco
editore: Bollati Boringhieri
A giudicare dalle macerie, si direbbe che la cometa sia già transitata
L'eredità del fascismo. Gli intellettuali, i giovani e la transizione al postfascismo (1943-1948)
di Luca La Rovere
editore: Bollati Boringhieri
pagine: 377
Secondo una tradizione giornalistico-letteraria e storiografica, il 25 luglio 1943 gli italiani si sarebbero adattati con prontezza e disinvoltura al nuovo clima politico antifascista. Che fosse utilizzata per stigmatizzare l'eterno opportunismo italico o come prova della tenace avversione covata dalla società nei confronti della dittatura, quella narrazione ha avvalorato l'idea del completo fallimento dell'esperimento totalitario fascista. Indagando nelle pieghe più riposte della coscienza collettiva nazionale dell'immediato dopoguerra, l'autore porta alla luce la percezione affatto diversa che della dittatura e dei suoi lasciti ebbero i contemporanei, punto di partenza per ricostruire il rapporto intrattenuto dagli italiani con l'esperienza e la memoria del fascismo e per valutare l'impatto del progetto totalitario del regime e i suoi effetti di lungo periodo sulla società italiana. L'attenzione viene focalizzata sulla gioventù intellettuale che più di altri settori della popolazione era stata esposta all'azione di pedagogia totalitaria del fascismo, per rilevare i condizionamenti di quella formazione originaria, le linee di continuità e le fratture nel percorso di transizione al postfascismo. Ripercorrendo il "lungo viaggio" compiuto dai giovani intellettuali per liberarsi dalle suggestioni e dai miti del fascismo, il volume contribuisce alla conoscenza della riconversione alla democrazia di una parte della classe dirigente nazionale formata per servire lo "Stato nuovo" fascista.
Simile alle ombre e al sogno
La filosofia dell'immagine
di Spinicci Paolo
editore: Bollati Boringhieri
pagine: 278
Umbratili come le presenze dell'Erebo evocate nel verso omerico che dà il titolo al libro, le raffigurazioni si lasciano cogli
Trattato della lontananza
di Prete Antonio
editore: Bollati Boringhieri
pagine: 191
Questo saggio, di uno dei maggiori esperti di Leopardi, descrive alcune figure della lontananza, così come la letteratura e le
L'Europa dei barbari. Le culture tribali di fronte alla cultura romano-cristiana
di Karol Modzelewski
editore: Bollati Boringhieri
pagine: 481
Una storia dell'Altra Europa: quella degli scandinavi e degli abitanti dei mari ghiacciati del Nord, dei germani e degli slavi delle foreste del Centro, delle genti che vivevano, a Oriente, nelle immense distese fino agli Urali. Quei popoli, chiamati genericamente e con disprezzo "barbari", lontani dalla Grecia, da Roma e dalla Chiesa cristiana. Una nuova interpretazione delle origini dell'Europa, attraverso la ricostruzione di quel mondo ancora poco conosciuto. Quel mondo fa parte a tutti gli effetti delle radici dell'Europa odierna. L'autore mette assieme fonti e testimonianze di popoli diversi e scritte in tempi diversi (qualora le accomuni una situazione antropologica simile). Ne risulta un quadro di società tradizionali, nelle quali il singolo era trattato come un elemento del gruppo, non venivano distinti il sacro e il profano, e le istituzioni del culto pagano erano strettamente legate alle istituzioni politiche della comunità tribale. Il cristianesimo fu l'inizio della fine del mondo dei barbari, ma quel mondo non scomparve senza tracce. La sua eredità, oggi in differenti gradi in diversi paesi, rimane un importante indicatore dell'eterogeneità delle culture europee.
Il simbolo e la forma. Scritti di filosofia della scienza
di Pavel A. Florenskij
editore: Bollati Boringhieri
pagine: 386
Gli scritti raccolti in questo volume appartengono a diverse fasi storiche dell'elaborazione teoretica e scientifica del grande genio russo. Riproposti nella loro successione cronologica, scandiscono alcune delle tappe fondamentali del suo percorso di ricerca: dalla conclusione degli studi matematici all'Università di Mosca (1904), intrisi ancora delle inebrianti scoperte e potenzialità delle teorie di Georg F. Cantor, all'ardito e maturo progetto di "antropodicea" incentrato sull'incarnazione della forma, fino agli appunti sulla fisica al servizio della matematica, trascritti poco prima dell'arresto. Questi saggi mostrano in maniera assai eloquente come l'attenzione di Florenskij per le problematiche scientifiche non si sia mai interrotta nel corso degli anni, ma al contrario sia rimasta una costante, congiungendosi in maniera sempre più intensa e originale con le diverse forme della conoscenza e del pensiero.
Soglie
Medicina e fine della vita
di Defanti Carlo A.
editore: Bollati Boringhieri
pagine: 270
Morte cerebrale, morte corticale, morte cardiaca: tre soglie controverse, che gli ultimi sviluppi della ricerca scientifica ha
Storia dell'arte e anacronismo delle immagini
di Georges Didi-Huberman
editore: Bollati Boringhieri
pagine: 263
L'anacronismo, ovvero l'intrusione di un'epoca in un'altra, la proiezione sul passato di categorie che non gli appartengono, è la bestia nera di ogni disciplina storiografica, compresa la storia dell'arte. Ma il tabù dell'operazione ritenuta falsificante sopra ogni altra è rovesciato da Didi-Huberman nella prospettiva che la recupera a paradigma vitale dell'interrogazione storica, sulla scorta delle tre "stelle solitarie" che hanno posto l'immagine nel cuore stesso della riflessione sul tempo: Aby Warburg, Walter Benjamin e Carl Einstein. Il tempo non si identifica senza residui con la storia, di cui le immagini non sono meri documenti, secondo l'abusata formula "l'artista e il suo tempo". Dunque quale tempo ci sta davanti nell'immagine? È innanzi tutto un tempo plurale, un montaggio di temporalità differenti e sfasate, di ritmi eterogenei, come accade in un affresco del Beato Angelico, dove un pensiero mistico del V secolo si incastona in una cornice già rinascimentale. La storia dell'arte si esercita su questi oggetti temporalmente spuri, e facendolo modifica lo schema epistemico della storia stessa, mette in atto una serie di temporalizzazioni che è anche una critica della storia in quanto sottomessa alla dinamica chiusa della cronologia.
Viaggio nel paese delle meraviglie
Scienza e curiosità nell'Italia del Settecento
di Bertucci Paola
editore: Bollati Boringhieri
pagine: 294
Nel 1749 Jean-Antoine Nollet si mette in viaggio per l'Italia, ufficialmente per conto dell'Accademia delle Scienze di Parigi
La vera immagine di Cristo
di Belting Hans
editore: Bollati Boringhieri
pagine: 249
Cosa è un'immagine? Perché osservando una fotografia l'uomo pretende che gli venga restituita la verità? Certo, le immagini so