Bollati Boringhieri: Nuova Cultura
Fabio Mauri. Ideologia e memoria
editore: Bollati Boringhieri
pagine: 190
Fabio Mauri (1926-2009), tra i massimi esponenti dell'avanguardia italiana, ha svolto anche una lunga attività editoriale presso Bompiani, tra il 1957 e il 1975, e ha insegnato Estetica della sperimentazione all'Accademia di Belle Arti dell'Aquila dal 1979 al 2001. Ha concepito teatro, performance, installazione, pittura, teoria, scrittura, insegnamento come elementi di un'unica espressività. "La figurazione del mondo mi colpisce sempre per la sua inutile precisione. Non mi sono ancora reso conto del progetto indispensabile per ideare, con i suoi mille sottosquadri, la corteccia di un coccodrillo. Non ne capisco l'utilità. Non ho compreso neanche l'universo. Né il senso di un'umanità attraente, di cui non ho mai condiviso la familiarità con l'esistenza. Ricompongo con pazienza, con le mie mani, l'esperienza del turpe. Ne esploro le possibilità mentali". (Fabio Mauri) Prefazione di Umberto Eco.
Individuo e cosmo nella filosofia del Rinascimento
di Ernst Cassirer
editore: Bollati Boringhieri
pagine: 472
Nella storia del pensiero non è infrequente il caso di opere capitali circolate mutile. Di una simile vicenda "Individuo e cosmo nella filosofia del Rinascimento" offre un esempio paradigmatico. Alla sua pubblicazione nel 1927, al culmine della elaborazione teoretica di Ernst Cassirer maturata nella cerchia amburghese di Aby Warburg, fu subito chiaro come il Rinascimento assumesse una fisionomia nuova, plurivoca e tutt'altro che pacificata. Attraverso le nozioni di individuo e cosmo venivano alla luce i nuclei etici e conoscitivi della modernità, quali i rapporti tra libertà e necessità e tra soggetto e oggetto. Dalla ricchissima trama di idee, riflessioni e congetture che Cassirer riusciva a intessere attingendo non solo a filosofi, ma anche a scienziati, poeti e retori, si distaccavano per rilievo peculiare i contributi di pensiero di due figure, il tedesco Niccolò Cusano e il francese Charles de Bovelles. A sottolineare la loro centralità, Cassirer poneva in appendice il dialogo "Della mente" del primo e "Il sapiente" del secondo. Entrambi gli scritti risultavano però espunti nella traduzione italiana apparsa nel 1935. Oggi, recuperare l'interpretazione cosmopolita di un'epoca fondante della storia culturale europea ha una valenza che esorbita dal puro ambito storiografico. La prima traduzione integrale, e completamente rifatta, del testo di Cassirer risponde a un'esigenza del nostro tempo: rompere con le prospettive unilaterali.
Artigiani, visionari e manager
Dai mercanti veneziani alla crisi finanziaria
di Brunetti Giorgio
editore: Bollati Boringhieri
pagine: 148
L'Arsenale veneziano del Cinquecento non fu solo un'enorme struttura produttiva, ma anche la sede in cui si discusse del maneg
La società eccitata
Filosofia della sensazione
di Türcke Christoph
editore: Bollati Boringhieri
pagine: 352
Alla fine, ecco il sensazionale
Giardini di pietra. I Sassi di Matera e la civiltà mediterranea
di Pietro Laureano
editore: Bollati Boringhieri
pagine: 207
Da vergogna nazionale a patrimonio dell'umanità. Questo il percorso, unico al mondo, dei Sassi di Matera. La città di pietra, che ancora in cronache cinquecentesche era descritta come "dotata di aria salubre e abitata da uomini ingegnosi", nell'impatto distruttivo con la modernità si è poi trasformata nel simbolo del degrado meridionale. Il fragile ecosistema delle case grotta non sembrava poter sopravvivere a miseria, fatiscenza e spopolamento, e lo attendeva un destino di rovina. Ma anche grazie alla competenza tenace e all'impegno civile di Pietro Laureano negli anni novanta i Sassi sono tornati a vivere, e l'iscrizione nel Patrimonio mondiale dell'UNESCO (1993) ha restituito ad essi lo stesso rango di altre meraviglie delle zone aride, come Petra o Sana'a. Testimonianza del mutato clima culturale che ha consentito a un luogo desolato di rinascere a città, questo libro - presentato ora in una nuova edizione - racconta come architetture ipogee, cisterne preistoriche, terrazze pensili, recinti trincerati, masserie, chiese e palazzi siano riusciti, nei secoli, ad armonizzarsi con il paesaggio di tufo sfruttando al meglio le difficili condizioni ambientali, in analogia con molte civiltà del Mediterraneo. Il loro recupero e la loro valorizzazione insegnano quanto sapere si celi in materiali poveri e tecniche tradizionali, e che cosa significhi ritrovare un'identità che si credeva perduta.
Storia della chimica. Vol. 2: Dalla chimica fisica alle molecole della vita.
Dalla chimica fisica alle molecole della vita
di Califano Salvatore
editore: Bollati Boringhieri
pagine: 597
Prendere un medicinale, indossare una camicia colorata, spostarsi in auto: quegli atti banali, e infiniti altri, che apparteng
Numeri immaginari. Cinema e matematica
di Michele Emmer
editore: Bollati Boringhieri
pagine: 246
Spesso relegata dalla memoria degli anni di scuola tra le astruserie temibili, la matematica si prende al cinema una formidabile rivincita. I numeri e lo schermo sono affratellati dall'immaginazione. Per entrambi interi mondi diventano possibili. E oltre che possibili, diventano divertenti. Nessuno può saperlo meglio di Michele Emmer, tra i pochissimi matematici di rilievo a vantare fin dall'infanzia la dimestichezza con il mezzo cinematografico: dall'altra parte dello schermo, s'intende. È lui il bambino di nove anni che sta al pianoforte nel film Camilla, per la regia del padre Luciano, una delle figure eminenti della nostra cinematografia. Figlio d'arte e giovane matematico già affermato internazionalmente. Michele Emmer decide di non tenere separate le sue due passioni imperiose. Le ragioni di questo libro nascono allora e durano una vita intera. Numeri immaginari attinge a piene mani alle esperienze personali, ma non ha l'andamento tradizionale di un'autobiografia; fa scorribande in sessant'anni di cinema che mette in scena matematici, fornendone anche un repertorio aggiornatissimo e unico nel suo genere, ma si sottrae alle convenzioni di un saggio critico. Strutturato come un film, cattura il lettore dalla prima inquadratura ai titoli di coda. Scorrono sullo schermo delle pagine capolavori del passato e grandi produzioni di fine-inizio millennio, popolari sene televisive o corti sperimentali di scarsa circolazione, e il fermo-immagine interviene sempre al momento giusto.
Paranoia. La follia che fa la storia
di Luigi Zoja
editore: Bollati Boringhieri
pagine: 468
Il paranoico spesso è convincente, addirittura carismatico. In lui il delirio non è direttamente riconoscibile. Incapace di sguardo interiore, parte dalla certezza granitica che ogni male vada attribuito agli altri. La sua logica nascosta procede invertendo le cause, senza smarrire però l'apparenza della ragione. Questa follia "lucida" - così la definivano i vecchi manuali di psichiatria - è uno stile di pensiero privo di dimensione morale, ma con una preoccupante contagiosità sociale. Raggiunge infatti un'intensità esplosiva quando fuoriesce dalla patologia individuale e infetta la massa. Al punto da imprimere il proprio marchio sulla storia, dall'olocausto dei nativi americani alla Grande Guerra ai pogrom, dai mostruosi totalitarismi del Novecento alle recenti guerre preventive delle democrazie mature. Finora mancava uno studio d'insieme sulla paranoia collettiva, rimasta terra di nessuno tra le discipline psichiatriche e quelle storiche. Per primo lo psicoanalista Luigi Zoja ricostruisce la dinamica, la perversità e insieme il fascino, l'assurdità ma anche la potenza del contagio psichico pandemico, in un saggio innovativo che attinge a vastissime competenze pluridisciplinari. Improvvisamente, vediamo con occhi diversi eventi che credevamo di conoscere, e comprendiamo quanto i paranoici di successo, Hitler o Stalin, fossero tali per la loro capacità di risvegliare la paranoia dormiente nell'uomo comune...
L'occhio della Medusa. Fotografia e letteratura
di Remo Ceserani
editore: Bollati Boringhieri
pagine: 389
Da quando, nel 1838, il dagherrotipo irruppe sulla scena della modernità, nulla fu più come prima. Obiettivi, lastre, camere oscure e bagni chimici non configurarono soltanto una nuova, rivoluzionaria tecnica per riprodurre la realtà: ebbero effetti pervasivi sui modi stessi di percepirla e di immaginarla, quindi di rappresentarla. Con la pittura, anche la letteratura ne fu investita in pieno, tanto che ancora oggi - dopo una ulteriore rivoluzione, quella digitale - romanzi e racconti continuano a denunciare la potenza attrattiva, nel bene o nel male, del mezzo fotografico. Al rapporto quasi bisecolare tra fotografia e opere letterarie Remo Ceserani dedica qui un saggio d'insieme, che attraverso una vastissima ricognizione comparatistica offre un repertorio unico e guidato di presenze tematiche, strategie narrative, orientamenti teorici. Sono censite le tipologie dei fotografi-personaggi e rintracciati i campi metaforici di conio inedito, vengono analizzate le mutate procedure di descrizione ed esplorate le connessioni con gli antichi riti della memoria, mentre a poco a poco si compone di fronte al lettore un quadro di ricchezza insospettata. Da Charles Baudelaire a Italo Calvino, da William Faulkner a Julio Cortázar, da Henry James a Thomas Bernhard, da Marcel Proust ad Antonio Tabucchi, la fotografia dispiega in letteratura tutta la sua preziosa ambivalenza.
Autopsia di un falso. I «Diari» di Mussolini e la manipolazione della storia
di Mimmo Franzinelli
editore: Bollati Boringhieri
pagine: 278
Da oltre cinquant'anni diari attribuiti a Mussolini compaiono e scompaiono, in scenari che coniugano affarismo e sconsiderato revisionismo storico. Il punto di svolta è segnato, nel novembre 2010, dalla pubblicazione dei Diari di Mussolini (veri o presunti) 1939: cinque agende rinvenute dal senatore Marcello Dell'Utri in Svizzera sono presentate come la rivelazione del "volto umano" del duce, pacifista e amico degli ebrei, intimamente avverso a Hitler e preoccupato soltanto della "sua" Italia. Un testo, insomma, che - se fosse vero - costringerebbe gli storici a riscrivere la biografia di Mussolini e a reinterpretare le vicende del Novecento. Mimmo Franzinelli lo smonta con gli strumenti dell'analisi testuale e della ricerca storiografica e svela che si tratta di un manufatto fabbricato da specialisti in apocrifi mussoliniani. Un'indagine rigorosa mette in evidenza incongruenze, anacronismi ed errori che caratterizzano i presunti diari e ne dimostra l'assoluta inverosimiglianza. Il lettore apprenderà, tra l'altro, quali sono le fonti - dai diari di Ciano ai quotidiani del regime - cui i falsari hanno generosamente attinto per la stesura di quelle pagine. "Autopsia di un falso" raffronta inoltre la vicenda editoriale dell'agenda 1939 con i falsi diari di Hitler lanciati nel 1983 dal gruppo editoriale Stern e illustra caratteri e modalità della massiccia operazione mediatica che ha accompagnato la pubblicazione dei Diari mussoliniani.
All'ombra dell'altra lingua. Per una poetica della traduzione
di Antonio Prete
editore: Bollati Boringhieri
pagine: 138
Fare rivivere in un'altra lingua la parola letteraria è al tempo stesso opera alchemica e prova di audacia
Pirateria
Storia della proprietà intellettuale da Gutenberg a Google
di Johns Adrian
editore: Bollati Boringhieri
pagine: 717
Tempo di pirati globali, il nostro