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Bollati Boringhieri: Saggi. Filosofia

La realtà al tempo dei quanti. Einstein, Bohr e la nuova immagine del mondo

di Federico Laudisa

editore: Bollati Boringhieri

pagine: 172

La meccanica quantistica ha una posizione unica nella storia della scienza
18,00

Leggere Francesco. Teologia, etica e politica

di Emilce Cuda

editore: Bollati Boringhieri

pagine: 258

«Un papa fa notizia perché il papa è la notizia», e Francesco fa notizia più di chiunque altro
20,00

Stranieri residenti. Una filosofia della migrazione

di Donatella Di Cesare

editore: Bollati Boringhieri

pagine: 280

Nel paesaggio politico contemporaneo, in cui domina ancora lo Stato-nazione, il migrante è il malvenuto, accusato di essere fu
20,00

Che cosa è successo nel XX secolo?

di Peter Sloterdijk

editore: Bollati Boringhieri

pagine: 288

"Né il Sole né la morte né il XX secolo si possono guardare fissamente"
26,00

La riscoperta della mente

di John R. Searle

editore: Bollati Boringhieri

pagine: 284

Riscoprire la mente: per John R
22,00

Wittgenstein

di Anthony Kenny

editore: Bollati Boringhieri

pagine: 276

Più di altri sommi filosofi del Novecento nei quali la vulgata ci ha abituati a contrapporre una "prima" e una "seconda" maniera, Ludwig Wittgenstein è finito ingessato nella discontinuità tanto conclamata dai suoi esegeti. Fra il Tractatus logico-philosophicus, unico libro pubblicato in vita, e la massa degli scritti postumi su cui svettano le Ricerche filosofiche, si è instaurato uno schema oppositivo che talora appanna, invece di illuminare, lo sviluppo e gli esiti di una riflessione di enorme presa sul pensiero contemporaneo. Anthony Kenny, che di Wittgenstein è finissimo conoscitore, preferisce movimentare questo quadro interpretativo: compie una ricognizione che entra in ogni aspetto dell'opera filosofica, ne discrimina le fasi, gli stili concettuali contrastanti, le ascendenze, gli spostamenti speculativi dall'atomismo logico ai giochi linguistici, dalla natura del linguaggio al suo rapporto con gli stati mentali e le forme di vita -, e riesce nell'intento di elucidazione delle sostanziali differenze anche grazie a una lettura continuista, che rileva i capisaldi mai abbandonati. Innanzi tutto la concezione della filosofia non come insieme di teorie o di risposte ai grandi quesiti esistenziali, bensì come attività di chiarimento delle proposizioni non filosofiche intorno al mondo, per prevenire gli sviamenti del linguaggio ordinario. Un compito terapeutico, la cui finalità è sciogliere i "nodi del nostro pensiero che noi stessi abbiamo intrecciato procedendo per non-sensi".
23,00

La grande domanda. Perché non si può fare a meno di parlare di scienza, di fede e di Dio

di Alister McGrath

editore: Bollati Boringhieri

pagine: 261

In che rapporto si trovano tra loro Dio e la scienza? A mano a mano che le conoscenze scientifiche sono progredite, abbiamo imparato sempre più cose sul mondo, e non sembra che questo processo accenni ad attenuarsi: la scienza, semmai, rivela di essere una disciplina sempre più potente. Dunque si pone la domanda: i suoi indubbi successi hanno definitivamente relegato la religione e la fede nel dimenticatoio della storia? Proprio questo sostiene una saggistica agguerrita, molto popolare ai giorni nostri. Richard Dawkins, uno dei più letti esponenti di questo neo-ateismo, la pensa esattamente così: non abbiamo più alcun bisogno del pensiero religioso, perché quello scientifico lo ha reso obsoleto e inutile. È vero d'altra parte che in campo religioso si assiste spesso a un arroccamento altrettanto dogmatico, diametralmente opposto. Peccato, perché due visioni del mondo così grandiose come quella scientifica e quella religiosa, entrambe con una storia antica, profonda e diversificata alle spalle, potrebbero invece convivere, traendo dal confronto reciproco vantaggio. Così la pensa Alister McGrath - il più acuto esponente di questa sottile "terza via" - che, forte sia della sua formazione scientifica sia dei suoi studi teologici, rivendica il suo (e nostro) diritto di far convivere, sia pure con criteri e intensità differenti, la fiducia nella scienza e l'incommensurabile forza della fede.
23,00

Heidegger e gli ebrei. I «Quaderni neri»

di Donatella Di Cesare

editore: Bollati Boringhieri

pagine: 367

Perché Martin Heidegger ascrive agli ebrei l'oblio dell'Essere? Qual è allora il rapporto tra l'Essere e l'Ebreo? In che senso viene imputata agli ebrei la colpa più grave, da cui dipende il destino dell'Occidente? E perché questa accusa viene mossa negli anni trenta, dopo le leggi di Norimberga (1935), mentre inizia la guerra planetaria che dovrebbe condurre la Germania nazionalsocialista al dominio del mondo? "I Quaderni neri" di Heidegger oltre a dischiudere un'inedita prospettiva sul pensiero del filosofo, hanno suscitato un nuovo, intenso dibattito. L'antisemitismo metafisico solleva inquietanti interrogativi e rinvia alla responsabilità della filosofia nello sterminio. A un anno dalla prima edizione di questo libro, già più volte ristampato, Donatella Di Cesare prende in considerazione gli ultimi "Quaderni neri", che giungono fino al 1948, interpretando i passi e gli aforismi sulla Shoah e sull'immediato dopoguerra.
22,00

Superintelligenza. Tendenze, pericoli, strategie

di Nick Bostrom

editore: Bollati Boringhieri

pagine: 522

Nel gennaio 2015 Nick Bostrom è stato cofirmatario, assieme tra gli altri a Stephen Hawking, di una celebre lettera aperta che
28,00

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