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Libri di Donatella Di Cesare

Democrazia e anarchia. Il potere nella polis

di Donatella Di Cesare

editore: Einaudi

pagine: 288

La democrazia è legata da un nesso indissolubile con l'anarchia
22,00

Tortura

di Donatella Di Cesare

editore: Bollati Boringhieri

pagine: 217

La condanna non è più unanime. Dopo l'11 settembre i nuovi apologeti della tortura hanno trovato nella "guerra al terrore" il motivo per giustificare una pratica mai dismessa che, negli ultimi anni, sembra dilagare ovunque, nelle democrazie non meno che nei regimi dittatoriali. Ma il "no" opposto dall'indignazione non basta più a difendere la dignità umana offesa. In pagine intense, scritte con il suo stile chiaro e incisivo, Di Cesare offre un quadro critico complessivo della tortura. Ne indica il nesso stretto con il potere, ne mostra la presenza anche nella democrazia. Come lottare contro la tortura, se a delinquere è lo Stato? Filosofi, scrittori, drammaturghi, registi, poeti vengono interpellati per delineare un'inedita "fenomenologia della tortura" che mira a cogliere la peculiarità di una violenza estrema, sistematica e metodica, dove il carnefice calcola e misura il dolore per scongiurare che la vittima muoia e per esercitare ancora il suo potere sovrano. La tortura è, per la vittima, la propria morte esperita in vita. Da Guantánamo ad Abu Ghraib, dal G8 di Genova agli anni di piombo, da Giulio Regeni a tutti quei casi che hanno recentemente allarmato l'opinione pubblica, la tortura viene esercitata in modo sempre più sofisticato per poter essere negata; incombe ovunque un inerme si trovi nelle mani del più forte: nelle carceri, nei reparti psichiatrici, nei campi per gli stranieri, negli ospizi, nei centri per disabili, negli istituti per minori. E l'assenza di un reato la favorisce.
11,00

Utopia del comprendere

di Donatella Di Cesare

editore: Il Nuovo Melangolo

pagine: 347

Che cosa vuoi dire comprendere? Che cosa vuol dire comprendere sé, che cosa vuoi dire comprendere l'altro? Che cosa vuoi dire non comprendere e non essere compresi? La domanda viene discussa in questo libro alla luce dei dibattito tra l'ermeneutica di Gadamer e la decostruzione di Derrida. Ma la tesi di una utopia del comprendere, che Donatella Di Cesare sostiene, si delinea sullo sfondo della tradizione filosofica ebraica, in un dialogo serrato con Paul Celan, con la sua riflessione sulla poesia e sul linguaggio. La domanda diventa allora: che cosa vuoi dire comprendere dopo Auschwitz? È a partire da qui che, attraverso un ripensamento filosofico e politico di concetti come promessa, futuro, avvenire, può essere attribuito un nuovo valore all'utopia.
24,00

Gadamer

di Donatella Di Cesare

editore: Il Mulino

pagine: 319

Nato nel 1900 e scomparso nel 2002, Hans Georg Gadamer è una delle figure che meglio rappresentano, anche sul piano biografico
22,00

Grammatica dei tempi messianici

di Donatella Di Cesare

editore: Giuntina

pagine: 76

I costruttori della torre di Babele volevano assicurarsi fama eterna, garantirsi eternità, farsi un nome. Ma dovevano rivelarsi tanto poco padroni del tempo quanto del linguaggio. Come finirà allora la sfida del loro nome contro il Nome di Dio? Potrà la diaspora delle lingue trovare nei tempi messianici la via della redenzione? Seguendo il filo dell'ermeneutica ebraica questo libro ricostruisce, con il ritmo avvincente di un racconto, le profezie sull'istante messianico che segnerà la fine. Nell'unisono con cui verrà invocato, sarà il Nome di Dio a irrompere nella storia per sovvertirla, a invertire il tempo nell'eternità. Nel doppio futuro di Dio - "Sarò colui che sarò" (Es 3, 14) - affiora il nesso tra linguaggio e redenzione. Vocativo assoluto, Parola dell'incontro, Nome della speranza messianica, il Tetragramma è la possibilità di oltrepassare il tempo nel tempo, di fare della memoria l'inizio della redenzione. Sarà il Nome a porre il sigillo della fine.
8,00

Se Auschwitz è nulla. Contro il negazionismo

di Donatella Di Cesare

editore: Il Nuovo Melangolo

pagine: 120

Chi sono i negazionisti? Perché negano che le camere a gas siano mai esistite? Qual è l'intento che hanno di mira? Questo libr
8,00

Crimini contro l'ospitalità. Vita e violenza nei centri per gli stranieri

di Donatella Di Cesare

editore: Il Nuovo Melangolo

pagine: 112

Tra denuncia politica e reportage filosofico, questo libro è un viaggio in un centro di identificazione e espulsione, quell'Ade invisibile e nascosto dove vengono relegate le scorie umane della globalizzazione. Ma il viaggio diventa occasione per riflettere sui campi per gli stranieri, sulla retorica ambigua dell' accoglienza. Dove finisce la protezione umanitaria e dove comincia il controllo poliziesco? ho stato di permanente emergenza ha sottratto gli stranieri al diritto e ha permesso che, in una continuità inquietante con il passato, si materializzasse in Europa lo spettro del "campo". Il neorazzismo è la convinzione che ciascuno debba vivere nel proprio paese, la reazione alla mobilità degli esseri umani, la pretesa di bandire gli indesiderabili. Mentre mette allo scoperto il dispositivo dell'immigrazione, l'autrice indica gli effetti perversi di una politica che fa appello alla paura e si interroga sui pericoli di una democrazia che non conosce il valore della coabitazione.
8,00

Heidegger & sons. Eredità e futuro di un filosofo

di Donatella Di Cesare

editore: Bollati Boringhieri

pagine: 148

Dopo la recente pubblicazione dei Quaderni neri di Martin Heidegger sono stati organizzati congressi internazionali, seminari e conferenze in tutto il mondo. Il dibattito ha varcato rapidamente i confini dell'Accademia e si è guadagnato le prime pagine dei quotidiani. Era molto tempo che il pensiero di un filosofo non sollevava un interesse simile, e per giunta in toni molto accesi. La questione dell'antisemitismo ha messo in dubbio, per alcuni, l'intero lascito del filosofo di Messkirch; altri, sul fronte opposto, hanno negato l'esistenza stessa di un problema, come se i Quaderni neri non fossero mai stati pubblicati. Donatella Di Cesare, protagonista di questo dibattito internazionale, si interroga in questo libro sul futuro del filosofo tedesco. Dobbiamo abbandonare Heidegger, dunque? O dobbiamo fare ritorno a Messkirch? Ripudiare il padre o difenderlo ciecamente? Tertium datur: occorrerà forse pensare con Heidegger contro Heidegger, percorrere un'impervia terza via, per giungere, traendo sostegno dalla forza del suo pensiero, a posizioni che, certo, non gli sarebbero piaciute.
13,00

Heidegger e gli ebrei. I «Quaderni neri»

di Donatella Di Cesare

editore: Bollati Boringhieri

pagine: 367

Perché Martin Heidegger ascrive agli ebrei l'oblio dell'Essere? Qual è allora il rapporto tra l'Essere e l'Ebreo? In che senso viene imputata agli ebrei la colpa più grave, da cui dipende il destino dell'Occidente? E perché questa accusa viene mossa negli anni trenta, dopo le leggi di Norimberga (1935), mentre inizia la guerra planetaria che dovrebbe condurre la Germania nazionalsocialista al dominio del mondo? "I Quaderni neri" di Heidegger oltre a dischiudere un'inedita prospettiva sul pensiero del filosofo, hanno suscitato un nuovo, intenso dibattito. L'antisemitismo metafisico solleva inquietanti interrogativi e rinvia alla responsabilità della filosofia nello sterminio. A un anno dalla prima edizione di questo libro, già più volte ristampato, Donatella Di Cesare prende in considerazione gli ultimi "Quaderni neri", che giungono fino al 1948, interpretando i passi e gli aforismi sulla Shoah e sull'immediato dopoguerra.
22,00

Terrore e modernità

di Donatella Di Cesare

editore: Einaudi

pagine: 213

Sminare il terrorismo, decostruirne la storia, è il percorso seguito da questo libro che affronta le questioni sollevate dal t
12,00

Se Auschwitz è nulla. Contro il negazionismo

di Donatella Di Cesare

editore: Bollati Boringhieri

pagine: 160

Sin dall'immediato dopoguerra, via via che emerge l'enormità del crimine, il negazionismo si presenta come un'impresa di igien
12,00

Stranieri residenti. Una filosofia della migrazione

di Donatella Di Cesare

editore: Bollati Boringhieri

pagine: 280

Nel paesaggio politico contemporaneo, in cui domina ancora lo Stato-nazione, il migrante è il malvenuto, accusato di essere fu
20,00

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