Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Città Nuova: Testi patristici

Prudenzio. Gli inni quotidiani-Le corone dei martiri

editore: Città Nuova

Gli studiosi riconoscono Prudenzio come il più grande poeta latino dell'antichità cristiana per la ricchezza, varietà e qualità della sua produzione. Il volume pubblica il Cathemerinon e il Peristephanon, i suoi capolavori poetici. "Con i miei inni ho celebrato giorno e notte il Signore": questo dichiara Prudenzio nell'introduzione al Cathemerinon liber, che letteralmente significa "libro quotidiano", cioè raccolta degli inni con cui consacrare i momenti più significativi della giornata. Il Peristephanon liber, ovvero Libro sulle corone, si compone di quattordici inni poetico-religiosi che intendono esaltare i meriti e le virtù degli eroi della militanza e della santità cristiana.
32,00

Contro le eresie

di Ireneo di Lione (sant')

editore: Città Nuova

pagine: 320

Comunemente conosciuta come "Adversus haereses", ma il cui titolo completo è "Smascheramento e confutazione della falsa gnosi", l'opera di Ireneo di Lione era stata originariamente concepita in due libri. Il primo doveva esporre la dottrina degli gnostici e il secondo confutarla. La stesura definiva fu invece in cinque libri. Ireneo la compose nella seconda metà del II secolo in greco, ma l'originale è andato in buona parte perduto già in età antica ed è giunta a noi in traduzione latina e, per alcuni frammenti, in armeno e siriano. Anche se mossa da un intento polemico e non meramente scientifico, l'opera è una delle fonti più antiche e autorevoli sullo gnosticismo, di cui Ireneo si presenta come un fine conoscitore e - come Tertulliano lo definì "un esploratore curiosissimo di tutte le dottrine".
32,00

Discorsi

di Pseudo Macario

editore: Città Nuova

pagine: 224

Lo Pseudo-Macario, al quale vengono attribuiti gli scritti qui raccolti, fu con ogni probabilità, un monaco vivente in una comunità monastica cenobitica dell'Asia Minore, nel IV secolo, al confine con l'area siriaca, in un ambiente pervaso da fermenti di radicalismo evangelico. Il Corpus dei suoi scritti si compone di discorsi, omelie, domande e risposte, lettere. Attraverso di essi l'Autore si propone di aiutare i suoi lettori nella conquista della salvezza dell'anima alla ricerca della verità - abbandonando desideri, passioni, opinioni false su Dio - attraverso la continua ricerca della volontà di Dio.
22,00

Discorsi sul povero Lazzaro

di Giovanni Crisostomo

editore: Città Nuova

pagine: 200

I Discorsi sul povero Lazzaro sono sette omelie predicate da Giovanni Crisostomo proprio all'inizio del suo ministero di presb
21,00

Prontuario patristico. Sussidio per la consultazione della collana «Testi Patristici» vol. 1-200

editore: Città Nuova

pagine: 240

Intento di questo Prontuario è di agevolare la fruizione della collana "Testi Patristici" da parte di chi vuole conoscere un d
24,00

Cronache

di Severo Sulpicio

editore: Città Nuova

pagine: 232

Scrittore classico per formazione e per stile, Sulpicio - nato verso il 360 in Aquitania da famiglia nobile e ricca, noto per aver scelto, dopo la morte della moglie, una vita ascetica alla sequela di san Martino di Tours - si pone nella tradizione della prosa d'arte latina. Oltre agli scritti dedicati a san Martino che ebbero una straordinaria fortuna nella cultura religiosa e letteraria del Medioevo, Sulpicio scrisse anche le Cronache, che abbracciano la storia sacra dalla creazione del mondo ai suoi tempi. Le Cronache dopo un sommario della storia di alcuni popoli antichi (caldei, assiri, ebrei, egiziani, greci, romani), presentano tavole sincroniche accompagnate da brevi notizie sui fatti della storia universale, a partire dalla nascita di Abramo (2016-2015 a.C.). Lo scopo dell'opera di Sulpicio è di "istruire gli ignoranti e convincere le persone colte", e dunque introdurre ai libri sacri senza però venir meno alla necessità della lettura della Bibbia. Il passato narrato da Sulpicio deve servire a fornire insegnamenti per il futuro, soprattutto grazie alla testimonianza dei santi e della loro vita ascetica. Nel contempo, le Cronache sono una preziosa miniera di informazioni per la conoscenza della cultura e della mentalità dell'epoca a cavallo tra il IV e il V secolo, in particolare dell'eresia ariana e del movimento priscillianista.
23,00

Dimostrazione evangelica

di Eusebio di Cesarea

editore: Città Nuova

pagine: 280

La Dimostraifone evangelica, composta intorno al 314-320 d.C., appartiene al gruppo delle opere apologetiche di Eusebio di Cesarea. Originariamente in venti libri, ci sono pervenuti per intero i primi dieci e alcuni frammenti del quindicesimo. L'intento dell'opera è quello di controbattere le accuse dei giudei, perciò Eusebio legge ed interpreta, in chiave cristologica, le profezie vetero testamentarie, cui riconosce un valore universale e che, come egli dimostra, si sono pienamente realizzate in Cristo. Il Cristianesimo non è pertanto una nuova forma di religione, ma la prima, sola, unica e vera forma, che attua pienamente la reale essenza del giudaismo come religione rivelata. Ricchissima di citazioni bibliche, l'opera rivela la straordinaria capacità di Eusebio di muoversi con dimestichezza all'interno del testo sacro; in essa l'Autore riassume e completa tutti i temi e i motivi cui l'apologetica aveva fatto ricorso in passato. La novità vera dell'opera rispetto alla precedente apologetica è nell'aria nuova che in essa si respira, da cui traspare che la nuova religione non è più perseguitata e costretta a difendersi, come in precedenza, ...
28,00

Oracoli sibillini

editore: Città Nuova

pagine: 256

Con il nome di Sibilla si indicava nel mondo antico, greco e romano, pagano e cristiano, fino al Medioevo, una tipologia di profetessa invasata che per volere del dio ed in preda alla possessione divina annunciava "tristi cose". Nel passaggio dal mondo pagano a quello cristiano, le profezie della Sibilla mutano di contenuto: la Sibilla continua a profetare poiché posseduta da un Dio (ora non più Apollo, ma Jahwé); i suoi oracoli sono sempre espressi in esametri e contengono l'annuncio di catastrofi che colpiranno l'umanità che ha tradito il volere divino, ma il suo è soprattutto l'invito alla conversione, poiché solo chi si affida alla "grazia" di Dio otterrà la salvezza. La presente raccolta degli Oracula Sybillina - 4230 esametri greci divisi in 12 libri - è il risultato di epoche differenti: i primi otto libri costituiscono la sezione più antica e furono probabilmente riuniti nel VI secolo da un "sibillista" senza rispettare alcun criterio filologico o cronologico. Il secondo gruppo di libri è di carattere prevalentemente storico.
26,00

Dimostrazione evangelica

di Eusebio di Cesarea

editore: Città Nuova

pagine: 296

30,00

Kontakia

di Romano il Melode

editore: Città Nuova

pagine: 280

Vissuto tra il V e il VI secolo d.C., originario della Siria, Romano il Melode è l'autore più rappresentativo della letteratura poetica della Chiesa cristiana d'Oriente. La sua opera, qui pubblicata in due tomi, raccoglie trentotto contaci - componimenti poetici costituiti da un numero variabile di stanze - che sulla base del contenuto si possono dividere in tre gruppi: gli inni che si ispirano ad episodi dell'Antico e Nuovo Testamento; gli inni parenetici o penitenziali; quelli di carattere agiografico. Rispetto ad altri innografi, ciò che caratterizza la produzione del Melode è l'estrema cura formale, ma il compito che si propone l'autore è quello del catechista più che del poeta: l'uso della retorica, i giochi di parole, le corrispondenze lessicali, le immagini grandiose e le ricercate metafore sono finalizzate a spiegare i significati sottintesi della Bibbia e l'elevazione morale degli ascoltatori.
28,00

Vita di Severino

di Eugippio

editore: Città Nuova

pagine: 128

Intorno al 511 d.C. Eugippio - scrittore cristiano della tarda latinità, nato intorno al 460 e discepolo di Severino - compone la Vita di Severino con l'intento di far conoscere la santità di vita del suo padre spirituale. Con buona probabilità romano,
13,00

Difesa dei tre capitoli

di Facondio di Ermiane

editore: Città Nuova

pagine: 344

Nel 544-545 l'imperatore Giustiniano emanò un editto di condanna contro Teodoro di Mopsuestia, Teodoreto di Cirro e Ibas di Emessa, tre vescovi vissuti nel secolo precedente, per la loro dottrina cristologica, in realtà approvata nel 451 al concilio di Calcedonia. In un contesto ancora infuocato dalla disputa sulla vera natura di Cristo, tale atto costituiva il tentativo indiretto per screditare il concilio che aveva riconosciuto la coesistenza in Cristo delle nature umana e divina. Tale editto imperiale provoca la reazione del vescovo africano Facondo di Ermiane che pubblica intorno al 548 la Difesa dei Tre Capitoli. Si tratta di un'opera di vasto respiro, in dodici libri, dove il problema della condanna dei tre vescovi è analizzata dal punto di vista teologico e giuridico. Facondo difende il dogma calcedonese e solleva obiezioni sulla legittimità di una condanna inflitta a personaggi morti da tempo, che non possono chiarire la loro posizione. Un documento fondamentale per gli studiosi di storia della Chiesa durante il regno dell'imperatore Giustiniano e per gli studiosi di patristica per le innumerevoli citazioni di documenti e di passi dei Padri che esso contiene.
34,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.