DeriveApprodi: Labirinti
Il sapere che viene dai folli
editore: DeriveApprodi
pagine: 526
Quando nel 1967, rivolgendosi a un pubblico di giovani psichiatri dell'ospedale Sainte-Anne di Parigi, Jacques Lacan dichiara
Il rovescio dei diritti umani. Razza, discriminazione, schiavitù
di Thomas Casadei
editore: DeriveApprodi
pagine: 133
Neorazzismo e neoschiavismo tracciano una linea divisoria tra esseri umani e 'corpi d'eccezione' - vite discriminate, disumanizzate, ridotte a cosa. Per combattere queste pratiche, per spezzarne il sicuro "avvenire", non basta un "diritto di ingerenza" per cause umanitarie. Gli abolizionisti del Settecento e dell'Ottocento ritenevano che i valori propugnati dalla loro lotta potessero fornire le basi per la riscrittura del diritto positivo. Oggi non si tratta solo di riscrivere il diritto quando questo è "contro" (in funzione escludente), ma di applicarlo integralmente quando contrasta e previene razzismo, discriminazioni, nuove schiavitù, ovvero quando è "a favore" di una piena tutela degli umani diritti, nessuno escluso.
Il silenzio della tortura. Contro un crimine estremo
di Marina Lalatta Costerbosa
editore: DeriveApprodi
pagine: 129
"La sfida di questo libro è definire la tortura nella sua autentica natura, perché soltanto così è possibile ampliare lo spettro degli argomenti a favore della sua condanna e capire di che cosa c'è bisogno perché coloro che hanno subito torture possano riacquistare col tempo la salute, la capacità e il desiderio di riallacciare rapporti con il mondo: con gli altri e con la propria stessa storia di vita. Un veto coerente sulla tortura comporta la sua pubblica condanna, un divieto socialmente condiviso e preteso nei riguardi di ogni politica che più o meno direttamente vi faccia ancora ricorso. Fuori discussione è qualsiasi ipotesi di rilegalizzazione della tortura da parte di comunità fondate su concetti democratici di diritto e di autorità. Altrettanto ineludibile appare la traduzione giuridica delle ragioni di un divieto senza eccezioni, attraverso l'introduzione del reato di tortura in ogni Stato di diritto. Se si riconosce la natura della tortura e se non se ne banalizza strumentalmente la gravità, si comprenderà che non ci si può dire democratici senza al tempo stesso accettare che una fattispecie penale ne punisca il crimine. Questo libro cerca di offrire il proprio contributo al progetto di una società più giusta, perché non più disposta ad accettare una violenza brutale ed estrema, ancora oggi troppo tollerata".
Politiche della filosofia. Istituzioni, soggetti, discorsi, pratiche
editore: DeriveApprodi
pagine: 221
La "filosofia politica" è da sempre sospesa in un limbo fra il campo della filosofia e quello della scienza politica: qual è il suo statuto? Come si differenzia da una storia delle dottrine politiche? Esiste una specificità italiana nel praticarla? Per rispondere a tali questioni, è necessario operare un radicale spostamento di prospettiva: passare dalla "filosofia politica" a una "politica della filosofia". Perché la filosofia è anzitutto una pratica: pratica del sapere che produce significati, discorsi, forme di verità, istituzioni e da qui effetti sull'ambito sociale e della vita politica. Per questi occorre interrogare l'istituzione all'interno della quale avviene l'insegnamento di questa disciplina, sede di validazione dei saperi filosofici: l'Università. Si scopre allora che l'Università non è un luogo neutro di trasmissione del sapere, né è sempre stata la sede nella quale veniva praticata la filosofia. Si tratta tutto sommato di un'invenzione recente, la quale ha effetti di potere sui filosofi stessi e sulla pratica del pensiero. Effetti non positivi quando Università diventa un'istituzione del neoliberismo. Per questo alla filosofia oggi spetta il compito di fare politica.
La democrazia assediata. Saggio sui principi e sulla loro violazione
di Lalatta Costerbosa Marina
editore: DeriveApprodi
pagine: 186
Perché un libro, un ennesimo libro, sulla democrazia? E perché oggi, quando persino coloro che propugnano ideali antidemocrati
L'avventura della filosofia francese. Dagli anni Sessanta
editore: DeriveApprodi
pagine: 200
Non esiste un pensiero contemporaneo a prescindere dalla filosofia francese dell'ultimo mezzo secolo
Un secolo di passioni e politica
Hobbes, Descartes, Spinoza
di Cerrato Francesco
editore: DeriveApprodi
pagine: 172
Alla fine del XVI e per tutto il XVII secolo si assiste in Europa a una complessiva e socialmente diffusa ridefinizione dei va
Le reti del valore. Migrazioni, produzione e governo della crisi
editore: DeriveApprodi
pagine: 259
Nella nuova composizione di classe i migranti costituiscono un elemento centrale, proprio perché sono irriducibili alla figura
Orgoglio e genocidio. L'etica dello sterminio nella Germania nazista
editore: DeriveApprodi
pagine: 350
Negli anni Trenta e Quaranta del Novecento, nell'Europa sottomessa al giogo nazista, accaddero due fatti sconvolgenti. Decine di migliaia di persone "normali" si dedicarono all'assassinio di milioni di esseri umani inermi. Gran parte di una popolazione tra le più civilizzate collaborò a un genocidio perpetrato in suo nome. Assistette indifferente alle deportazioni. Ascoltò partecipe racconti che narravano di massacri di donne e di bambini e dello sterminio dei reclusi nei campi della morte. Come avvenne tutto ciò? Perché tanti vollero macchiarsi di crimini così orrendi? E soprattutto: come poterono considerarli, con orgoglio, gesti eroici, premesse di un'era gloriosa?
Le due modernità. Critica, crisi e utopia in Reinhart Koselleck
di Gennaro Imbriano
editore: DeriveApprodi
pagine: 411
Reinhart Koselleck è uno dei più importanti storici e teorici della storia del XX secolo. La sua storiografia politica ha contribuito in maniera determinante al ripensamento dei nodi fondamentali della modernità, dei suoi ritmi temporali, delle sue cesure epocali. E ha offerto uno sguardo non usuale, scettico e disincantato sui problemi del presente. Questo libro ne ricostruisce analiticamente il pensiero, indagandolo a partire da una ricerca di archivio su importanti inediti: tra tutti, i carteggi con Carl Schmitt, Hans-Georg Gadamer e Hans Blumenberg - oltre ad altri materiali inediti conservati negli archivi di Dusseldorf e Marbach am Neckar. La ricerca condotta sul lascito manoscritto di Koselleck, oltre che sui suoi testi pubblicati in vita, fa di questo lavoro la più completa e aggiornata sintesi critica sulla vita e l'opera di questo "maestro affascinante" che, per dirla con Rudolf Vierhaus, "nella terminologia del XVIII secolo sarebbe stato definito come "filosofo"".