Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Effigie

Pasolini giornalista

di Giovanni Giovannetti

editore: Effigie

pagine: 336

29,00

Zucchero

di Matteo Carminati

editore: Effigie

pagine: 108

20,00

Dentro al nero. Tredici sguardi su «It» di Stephen King

editore: Effigie

pagine: 157

Tredici fedeli lettori hanno provato a rileggere "It" di Stephen King a trent'anni dalla sua (è proprio il caso di dirlo) appa
12,00

Finché arrivano lettere d'amore. Poesie 1956-2004

di Helga M. Novak

editore: Effigie

pagine: 229

Antologia italiana della lirica di Helga M
17,00

Il geografo e il viaggiatore. Lettere, dialoghi, saggi e una nota azzurra sulla prosa di Italo Calvino e Gianni Celati

di Massimo Rizzante

editore: Effigie

pagine: 134

Questo libro smisuratamente breve, scritto in un periodo smisuratamente lungo, è un libro sull'amicizia tra Calvino e Celati
15,00

Caddi e rimase la mia carne sola

di Laura Pariani

editore: Effigie

pagine: 142

Il 7 ottobre 1967 Ernesto Che Guevara resta imbottigliato con un piccolo gruppo di guerriglieri in una "quebrada" della forest
15,00

Il castello

di Mino Milani

editore: Effigie

Il commissario Melchiorre Ferrari combatte il crimine all'Imperial Regia Delegazione di Polizia, con i suoi gendarmi e il fede
15,00

Repubblica nomade

di Antonio Moresco

editore: Effigie

pagine: 76

Apro il quaderno e mi metto a scrivere queste rapide note, seduto per terra, nella breve sosta. Faccio in tempo a leggere anche una pagina dell'Anabasi. Giornata ventosa e splendida. Abbiamo trovato un paio di alberi e ci siamo fermati alla loro ombra. Ci sono molti calzini rovesciati, messi ad asciugare e a scaldare al sole, per evitare o ritardare le vesciche ai piedi. Le grandi nuvole nere stanno diventando bianche e si spostano velocemente nel cielo. Tutt'intorno grandi contrafforti rocciosi simili a meteoriti precipitati, prati intensamente viola e campi di grano mossi come onde dal forte vento. Un ragazzo africano che non dice una parola, torvo, impietrito, si limita a far vedere a una camminatrice, sul suo cellulare, un breve video terribile che deve avere girato di persona, di sgozzamenti e sbudellamenti, per farci capire da dove è fuggito. Questi non sono solo cammini orizzontali, sono anche cammini verticali.
12,00

Altrove

di Paolo Mastroianni

editore: Effigie

pagine: 106

Sei storie dallo scenario del mondo "globale", ambientate qua e là, nel Casertano, o a Budapest, o a Londra. Ne sono precari protagonisti tipi umani di ogni razza ed età (anche bambini) che, soffocati dallo squallore di una vita senza speranze, a malapena riescono a domandarsi come sarebbe vivere altrove. E le storie si intrecciano, i personaggi - come per una capricciosa regia del destino - si sfiorano e si incontrano in un quadro animato e policromo. Dalle collocazioni e dalle date accertate degli "aggiornamenti biografici" che chiudono (e insieme dilatano) il libro, tutto induce a pensare che le storie siano vere, che l'autore le abbia raccolte dal vivo, con affetto partecipe, fossero tragiche o malinconiche, grottesche o malavitose. In questa sua prima opera narrativa, Paolo Mastroianni si dimostra capace di penetrare e raccontare la realtà polimorfa dei nostri tempi, annodandone le fila con saggezza, in assenza di ogni giudizio.
5,00

Nel nosocomio

di Rosaria Lo Russo

editore: Effigie

pagine: 90

Allegoria svelatamente scoperta dell'Italia contemporanea, Nel nosocomio restituisce, non troppo metabolizzata, l'allucinazione kafkiana di un Paese per vecchi, la protervia disgustosa della volgarità e dell'ignoranza al potere, dove l'amore per la bellezza è svanito nei vapori goduriosi di quei centri di wellness teledipendenti che hanno sostituito ogni forma civile di aggregazione sociale, dove l'eterna giovinezza apparente del vecchiume imperante uccide ogni giorno i giovani, con lo scippo e lo stillicidio del loro e nostro non futuro. "Nel nosocomio" è una tragedia classica negata, mira dritto ad una catarsi impossibile, ogni suo pezzetto è un gesto verbale apotropaico contro un orrore privo di ogni sia pur minimo fascino konradiano, l'orrore della vita affogata nel trash, parodia del kafkismo novecentesco decaduto a ridicolo. Nella terza parte, "Dal dormitorio", si alzano sparute voci di strazio, l'esaltazione disperata che tenta un parziale riscatto nelle repliche di una antologia di Spoon River glocalizzata e alla portata di una audience da successi pop. "Nel nosocomio" è il frutto atroce del lutto, del lutto per tutto, e anche del rutto per tutto.
12,00

Mal di fuoco

di Jonny Costantino

editore: Effigie

pagine: 187

"Il cuore umano è una stella di sangue"
12,00

L'ultima fede

di Marco M. Lenzi

editore: Effigie

pagine: 62

Scandito in quattro raccolte, "L'ultima fede" affronta una lingua raffinata e preziosamente articolata, un linguaggio e un pensiero perturbante: spostamenti imprevedibili di nuclei eidetici, accoppiamento di immagini a immagini ciascuna delle quali spesso diverge, per senso e suggerimento, dall'altra, finché tale assemblaggio converge verso una unità qualitativa finale. L'assieme di tale scrittura è alchimistico. In quest'opera, c'è un autentico dramma dello spirito, che si spalanca sulla natura tragica dell'Evento (non dell'accadimento) e che attraversa tutto il testo. L'intero libro si espone alla contemplazione e meditazione di vere forze in lotta, interne ed esterne, delle quali viene "narrata" la fenomenologia. L'impatto con la Notte, con il baratro e la banalità del negativo, certo esige una Fede ultima e, di quella fede, pretende l'ultimità, cioè una sua qualità indefinibilmente definitiva. E, questa, una posizione mentale accarnata e l'autore vi innesta l'autorità del sangue. La grande poesia attinge i fondali dell'abisso, si contagia col Principio.
10,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.