Eir
Il presidente. Un ritratto
di Pio Cerocchi
editore: Eir
pagine: 110
L'elezione di Sergio Mattarella alla Presidenza della Repubblica ha portato una sensazione di novità nel Paese. Pur non essendo "nuovo" sulla scena politica, il suo carattere schivo e discreto, i suoi modi semplici, la sobrietà essenziale dei suoi discorsi, hanno colpito il Paese. Mattarella cominciò il suo impegno politico raccogliendo il testimone di suo fratello Piersanti, ucciso dalla mafia per impedirgli di proseguire l'azione di risanamento in Sicilia. Quella tragedia ha segnato profondamente la vita della sua famiglia e ha dato contorni precisi alla sua missione politica. Nel corso di trentacinque anni di vita pubblica Mattarella ha ricoperto molti incarichi nelle istituzioni (Parlamento, Governo, Corte Costituzionale), ma anche nella Democrazia Cristiana, ed è proprio nella sua attività di dirigente del partito che si incontrano i tratti intellettuali, culturali e politici di una personalità non in cerca di protagonismo individuale, ma al tempo stesso tutt'altro che arrendevole e conformista. Proprio nelle pieghe di questa sua militanza Mattarella ha lasciato dietro di sé una traccia di coerenza e di vigore ideale che hanno fatto di lui un personaggio da studiare. Forse una delle anomalie positive di un partito, da lui sostenuto con ragionevolezza e coraggio, ma senza per questo aver rinunciato mai a contrastarne la corruzione e il malaffare. Insomma, una personalità ricca e complessa che ha scelto di agire in politica non per esercitare il potere, ma per rendersi utile...
Alienazione
di Rahel Jaeggi
editore: Eir
pagine: 256
Il concetto di alienazione ha costituito per lunga parte del '900 uno degli strumenti più importanti di diagnosi delle patolog
Il mito del sacrificio rigenerante
di Mariotti Alessandro
editore: Eir
pagine: 285
La retorica del bel morire in guerra è stato uno dei nodi cruciali della propaganda bellica, che ha fatto apparire la morte co
La felicità al potere
di Mujica José Pepe
editore: Eir
pagine: 280
Vivere per quattordici anni nelle condizioni più disumane che un uomo possa sopportare, ostaggio di una dittatura feroce fino
Riprendiamoci la vita. Lettera ai nipoti
di Alfredo Reichlin
editore: Eir
pagine: 88
"Sento l'assillo di aiutare la nascita di una nuova generazione la quale ricominci a pensare la politica come storia in atto. E così pensi all'Italia. Si misuri cioè con il fatto che l'Italia è arrivata veramente a un appuntamento con la sua storia, nel senso abbastanza preciso che siamo a un passaggio tra un "prima" e un "dopo", come del resto nella nostra storia è già avvenuto: il regicidio e le cannonate di Milano ma subito dopo la svolta del cosiddetto decennio giolittiano; la grande fuga del Re e dei generali l'8 settembre con la dissoluzione di ogni parvenza di Stato ma subito dopo un grande slancio ricostruttivo e l'avvento della Repubblica. Però senza dimenticare che tra questi esempi c'è anche il passaggio dallo Stato liberale alla dittatura mussoliniana. Ecco la sfida. La risposta a queste sfide richiede idee nuove e soprattutto strumenti nuovi". Questo libro di Alfredo Reichlin si pone il compito di riflettere sul futuro del Paese, e in particolare sul crocevia della sopravvivenza e della trasformazione della democrazia in una dimensione europea. Quali sfide ci attendono per non finire inglobati in un mondo costruito su una "cittadinanza debole" e su una democrazia debole? Quali forze si devono attivare per rispondere al grave declino economico, etico-politico e morale in corso? Questi compiti stanno di fronte alle nuove classi dirigenti del Partito Democratico e della società italiana più in generale.
L'anima della sinistra. Umanesimo, passioni e storia nel carteggio fra un vescovo e il leader del PCI
editore: Eir
pagine: 111
Sono passati quasi trent'anni dallo scambio di lettere tra mons. Luigi Bettazzi, vescovo di Ivrea, ed Enrico Berlinguer, segretario del Pci. Trent'anni che sembrano un secolo. Oggi viviamo un tempo radicalmente mutato. Eppure le radici del confronto di allora, così ricco e intenso, hanno ancora linfa. Di fronte a una crisi che in tutta evidenza non è solo economica, si sente drammaticamente il bisogno di una politica carica di senso, di passione, di valori. La politica è poca cosa se non si fonda su un'idea di uomo. E quel dialogo tra un vescovo cattolico entusiasta del Concilio e il leader del più grande partito comunista dell'Occidente ebbe come orizzonte proprio la ricerca di un umanesimo condiviso. Alla distinzione di Papa Giovanni tra "errore" ed "errante", Berlinguer rispose separando l'analisi marxista dalla "filosofia materialistica e ateistica". Né Bettazzi né Berlinguer assunsero una posizione comoda. Le loro parole costituivano una sfida anche nei rispettivi campi. Per questo furono criticati e contestati. E per questo abbiamo deciso di ripubblicarne il carteggio e di discutere nuovamente le loro idee. Sull'individualismo e la società radicale, sulla modernità e la democrazia, sulla libertà e la solidarietà, sulle comuni battaglie per la giustizia che alla fine piegano anche le ideologie. Ci sono pensieri lunghi che ci riguardano. Del resto, senza questa storia originale la sinistra e la politica italiana sarebbero diverse, probabilmente più povere.
Italicus. L'anno delle quattro stragi. 1974
editore: Eir
pagine: 427
La verità fu che qualcuno dichiarò guerra al popolo italiano
Vita di un matematico napoletano. Renato Caccioppoli, la regola e il disordine
di Gramiccia Roberto
editore: Eir
pagine: 207
Renato Caccioppoli è stato uno dei gtandi personaggi del '900 italiano
Democratici perché cattolici. Una cultura della mediazione
di Prenna Lino
editore: Eir
pagine: 159
La fine della stagione ideologica può costituire per la politica un'opportunità per ripensare le proprie ragioni e rigenerare