Electa Napoli
Le sculture Farnese
editore: Electa Napoli
pagine: 414
Iniziata da Alessandro Farnese, futuro papa Paolo III (1543-1549), la Collezione - composta da oltre 300 elementi - è una delle più grandi, se non addirittura la maggiore raccolta storica di sculture antiche formatasi nel Rinascimento che sia rimasta sostanzialmente intatta. Si compose nell'arco di un cinquantennio, grazie a confische, donazioni, acquisti sul mercato antiquario, ma soprattutto ai tanti rinvenimenti venuti alla luce nel corso degli scavi effettuati per la risistemazione urbanistica di Roma. Dapprima destinata ad abbellire il nascente Palazzo Farnese, la Collezione, estintosi il casato farnesiano, passò ai Borbone di Napoli, attraverso una complessa vicenda di trasmissioni ereditarie. Fu quindi trasferita nel capoluogo campano, diventando parte del patrimonio artistico della famiglia regnante. Il riordino espositivo odierno, frutto di un lungo lavoro di studio e ricerca scientifica eseguito dalla Soprintendenza in collaborazione con l'Università Federico II di Napoli, intende valorizzare le opere mediante la ricomposizione, dove possibile, dei contesti di provenienza e ricostruire il criterio collezionistico voluto dai Farnese.
Vasi antichi. Museo Archeologico Nazionale di Napoli
editore: Electa Napoli
pagine: 192
Con i suoi ottomila esemplari, la raccolta vascolare del Museo Archeologico Nazionale non teme confronti per antichità, quantità e qualità. Ha origine dagli scavi settecenteschi di Domenico Venuti, "Soprintendente Generale agli Scavi di Antichità del Regno", che riporta alla luce nelle necropoli della Campania i primi nuclei di "vasi etruschi", come venivano chiamati all'epoca. Migliaia di pezzi hanno ampliato in seguito questo corpus prezioso, frutto di scavi archeologici in Magna Grecia e di celebri collezioni acquisite dal Museo. I vasi attici firmati dal ceramografo Assteas, l'"hydria" Vivenzio con la rappresentazione della presa di Troia, gli imponenti crateri apuli da Ruvo e Canosa: un'enciclopedia esaustiva della ceramica antica tra VIII e II secolo a.C., dalla produzione a impasto dell'Età del Ferro al bucchero, alla ceramica attica figurata, ai manufatti italioti ed ellenistici.
Franz Fischnaller. Retrospettiva-Retrospective
editore: Electa Napoli
pagine: 175
Questo catalogo contiene una selezione di opere di Franz Fischnaller esposte nella retrospettiva "Espandendo i confini dell'utopia... dal Rinascimento Digitale... al Progetto Lo Spazio sulla Terra", presentato nel 2008 al MAV, Museo Archeologico Virtuale di Ercolano. La retrospettiva traccia l'evoluzione di Fischnaller in ciò che riguarda gli approcci creativi, il linguaggio e lo stile artistico dal 1980 ad oggi, attraverso diverse ricerche innovative, lavori, produzioni, design e progetti creati dai risultati di una vasta e continua sperimentazione e dalla convergenza dei nuovi media digitali, strumenti interattivi e ambienti, arte, cultura, design, architettura, scienza e tecnologia.
Olga Napoli. Dipinti
editore: Electa Napoli
pagine: 118
Olga Napoli (1903-1955) fa il suo esordio alla I Mostra Salernitana d'Arte nel 1932 a Salerno. Nell'arco della sua vita ottiene premi e riconoscimenti, partecipando a numerose mostre collettive di livello nazionale e internazionale e a mostre personali a Salerno, a Napoli, a Torino e a Milano, con una produzione pittorica (per lo più figurativa), di cui si ha riscontro, di circa seicento opere. Una vicenda artistica segnalata più volte (da testimoni come Carlo Barbieri, Raffaele de Grada, Mario Stefanile, Alfredo Schettini, L. Borgese, Pietro Girace) in saggi, cataloghi di rassegne e in recensioni apparse su quotidiani nazionali. Il volume è il catalogo della mostra di Salerno (Palazzo sant'Agostino, 13 dicembre 2008-17 gennaio 2009).
Museo Nazionale di Capodimonte. Dipinti del XVII secolo. La scuola napoletana
editore: Electa Napoli
pagine: 352
Nel 1815 Ferdinando I delle Due Sicilie inaugura il Real Museo Borbonico nel Palazzo dei Regi Studii (attuale Museo archeologico nazionale). Vi confluiscono, oltre alle celebrate opere d'arte di Elisabetta Farnese e Carlo di Borbone, i dipinti e gli oggetti preziosi provenienti dai numerosi monasteri soppressi, che oggi formano le Collezioni Borboniche del Museo di Capodimonte, arricchiti in seguito dagli acquisti post unitari. La catalogazione sistematica, completata la rassegna su dipinti e arti decorative della raccolta Farnese, prosegue ora con le acquisizioni dall'Ottocento a oggi, relative ala Scuola Napoletana del XVII secolo.
Capodimonte. Cinquant'anni di storia, di arte e di civiltà
editore: Electa Napoli
pagine: 120
Le testimonianze dei protagonisti, la storia, la vita quotidiana del Museo e delle Gallerie Nazionali di Capodimonte. Dai giorni dell'inaugurazione - con la regia di Bruno Molajoli, gli allestimenti di Ezio De Felice e la passione competente di Ferdinando Bologna, Raffaello Causa, Oreste Ferrari - alla crisi strutturale della metà degli anni Ottanta, al rinnovamento radicale del nuovo allestimento coordinato da Nicola Spinosa (1995). Le collezioni, le strutture, gli impianti, le mostre, i restauri, gli acquisti: il 'racconto' vivo di un'istituzione, di una 'squadra' degna delle tradizioni più generose della cultura e della civiltà europea.
Giotto a Napoli
di Pierluigi Leone De Castris
editore: Electa Napoli
pagine: 264
"Per una storia dell'arte come quella a cui penso e in cui credo, capace di svelare in profondità non solo le singole congiunture, le dinamiche dei rapporti economici, lo sviluppo dei ceti e dei gruppi sociali, l'organizzazione del lavoro o gli aspetti materiali della produzione, ma anche il dibattito delle idee, il ruolo degli artisti stessi, la loro capacità e il loro modo di rispondere ai bisogni di rappresentazione e promozione dei singoli committenti, il soggiorno di Giotto a Napoli, la sua lunga attività al servizio del "re saggio", Roberto d'Angiò, e le opere di grande impegno da lui intraprese in città, oggi in gran parte perdute, rappresentano e configurano una sorta di caso campione, una sfida e insieme un paradigma." (Pier Luigi Leone de Castris)
Le sculture Farnese. Storia e documenti
editore: Electa Napoli
pagine: 192
Nata nel XVI secolo a Roma dalla passione del "Gran Cardinale" Alessandro, la collezione Farnese comprendeva le sculture antiche ritrovate nel Foro, nel tempio di Adriano e nelle terme di Caracalla. Passata ai Borbone nel Settecento, costituì il primo nucleo del Real Museo Borbonico. Il nuovo allestimento del Museo Archeologico ripropone opere capitali come i "Tirannicidi", il "Toro Farnese", l'"Ercole" di Lisippo, in un contesto ricchissimo di sculture, rilievi ed elementi d'arredo; integrato per la prima volta da un gruppo di marmi riconosciuti grazie a ricerche sistematiche su documenti d'archivio e testimonianze grafiche. Proprio questi disegni e documenti, poco conosciuti o inediti, propongono un percorso originale nella storia del gusto e della percezione artistica dal Cinquecento all'Ottocento: da Annibale Carracci a Pietro da Cortona, Poussin, Rubens, Van Dyck, Maratta, Piranesi, Hubert Robert, Fragonard, David, Ingres.