Marinotti
Parmenide. Il Poema
di Jean Beaufret
editore: Marinotti
pagine: 112
Pubblicato per la prima volta nel 1955 e presto divenuto un'opera di riferimento per ogni studioso della filosofia greco antic
Le radici dell'etica
di Jean Paul Sartre
editore: Marinotti
pagine: 160
Il volume propone la traduzione italiana del manoscritto francese Les racines de l'éthique (edito in lingua originale dalla ri
Artiste e femminismo in Italia. Per una rilettura non egemone della storia dell'arte
di Paola Ugolini
editore: Marinotti
pagine: 228
Il volume è la costruzione di un percorso visivo in cui l'arte declinata al femminile diventa progetto non solo artistico, ma
Typhus. Una storia d'orgoglio e di redenzione. Un film
di Jean Paul Sartre
editore: Marinotti
pagine: 240
Nel 1943 la casa di produzione cinematografica francese Pathé, volendo promuovere la rinascita culturale della Nazione durante
Ritorno al Barocco. Fontana, Leoncillo, Melotti. Ediz. italiana e inglese
editore: Marinotti
pagine: 100
"Nel settembre del 2019, in occasione della Biennale dell'Antiquariato di Firenze, ho sperimentato per la prima volta un accos
L'arte e i suoi pittori. Improvvisazioni
di André Masson
editore: Marinotti
pagine: 140
André Masson (1896-1987), esponente della prima ora del movimento surrealista, è noto soprattutto per la trasposizione in pitt
Architettura dell'indelebile. Due Memoriali della shoah. Milano e Drancy
di Jacques Gubler
editore: Marinotti
pagine: 93
Sia per la storia, sia per l'architettura la Memoria della Shoah presenta una difficoltà ontologica
Figurazione. Alla ricerca della forma
editore: Marinotti
pagine: 252
In un momento storico in cui finalmente l'architettura può rivelare i propri contenuti attraverso le sue intenzionalità, questo libro/dialogo-sotteso rivela l'opera di Umberto Riva, Medaglia d'oro dell'Architettura Italiana, offrendo sguardi e insegnamenti sinora sconosciuti, possibili fondamenti per il presente. La sua vita, i suoi lavori, oggetto di pubblicazioni e studi, sono rimasti al contempo ai bordi di ogni frontiera di ricerca in Italia, a causa del suo operare silenzioso e della scala d'intervento dei suoi lavori. Attraverso un'inedita lettura comparativa tra pitture e architetture di Umberto Riva, il libro porta in luce strumenti fondamentali per affrontare quanto è oggi necessario per restituire all'architettura la sua qualità originaria, di attivazione e realizzazione delle relazione con i suoi abitanti, con i contesti: non esiste forma senza relazione. Le assonanze tra i suoi dipinti e i suoi disegni di architettura, tra figure e forme, disvelano e fanno apparire un mondo dove l'aspetto figurativo dell'artista si offre quale campo di prova per le sue architetture 'inattuali' e in questo senso fortemente contemporanee. I lavori di Riva sono distanti da ogni rispecchiamento dell'attualità rumorosa, essendo capaci di affrontare qualità indispensabili all'abitare contemporaneo quali radicamento, responsabilità ed apertura; forme estese e contenuti che orientano i suoi temi salienti di ricerca, andando oltre l'opera in sé, offrendo nuovi usi e nuovi significati.
La storia dell'arte nelle esperienze e nei ricordi di un suo cultore
di Julius von Schlosser
editore: Marinotti
pagine: 248
Ancora una volta, dopo scrittori e saggisti di sensibilità difforme e al di fuori del revival, pure nostalgico, di qualche decennio fa, è data l'occasione di rinnovare l'interesse per qualche aspetto del tema "Grande Vienna", sulla base delle testimonianze di chi, in quella già gloriosa capitale imperiale, visse ed operò prima e dopo la catastrofe del 1918. L'anniversario della cui preparazione, del resto, è appena iniziato in questo 2014. E Julius Ritter von Schlosser-Magnino (1866-1938), dopo Wickhoff, Riegl e Dvorak, l'ultimo maestro di un aspetto della cultura, la storia dell'arte, non privilegiato nelle più classiche ed autorevoli ricostruzioni storiche della realtà e del mito di cui, nel tempo, la capitale asburgica è divenuta oggetto e soggetto. Grande umanista di confine si potrebbe definire lo Schlosser, il cui libro memorando e ben noto agli specialisti, ma forse dimenticato rispetto all'ineludibile "La letteratura artistica" - viene riproposto accompagnato da uno scritto autorevole di Artur Rosenauer, maestro di quella insigne Scuola universitaria e di Sandro Scarrocchia, il più originale interprete italiano di quella stessa realtà accademica e culturale.
L'aroma del mondo. Gusto, olfatto e atmosfere
editore: Marinotti
pagine: 148
L'aroma del mondo coinvolge il lettore in due avventure intellettuali
L'arte e i suoi oggetti
di Wollheim Richard
editore: Marinotti
pagine: 146
L'arte e i suoi oggetti di Wollheim è uno dei grandi classici dell'estetica americana contemporanea, e si pone accanto a opere
Estetica e modernità
di Joachim Ritter
editore: Marinotti
pagine: 182
Perché solo nell'età moderna nasce l'estetica? Perché solo allora, ossia a partire dal Settecento, si comincia ad apprezzare la bellezza della natura e si ritiene l'arte capace di dire la verità sulle cose? La risposta di Potter è tanto limpida quanto meditata: nell'età moderna solo l'arte può frenare il disincanto scientifico e razionalistico del mondo. Solo nella sfera estetica, infatti, sopravvive lo sguardo libero e contemplativo sulla totalità dell'essere che per gli antichi costituiva la massima felicità. Queste lezioni, risalenti agli anni 1947/48 e 1962, ma inedite anche in Germania fino al 2010, hanno esercitato una potente influenza su un'intera generazione di filosofi che ebbero l'occasione di ascoltarle. Ed è agevole capire perché. Esse offrono, infatti, un'introduzione didatticamente assai efficace all'estetica (filosofica) e ad alcuni suoi concetti fondamentali (bello, sublime, immagine, genio, mimesi e soprattutto natura in quanto paesaggio), ma anche una profonda e suggestiva reinterpretazione della centralità della dimensione estetica nel mondo contemporaneo.