Università Bocconi Editore
La sanità futura. Come cambieranno gli utenti, le istituzioni, i servizi e le tecnologie
editore: Università Bocconi Editore
pagine: 297
Come saranno i sistemi sanitari tra dieci o vent'anni, alla luce delle dinamiche e delle trasformazioni in corso sul piano finanziario, istituzionale, organizzativo, tecnologico, epidemiologico e la conseguente evoluzione della medicina e dei modelli di consumo dei pazienti? In questo volume si analizzano e si discutono i possibili "futuri", utilizzando la tecnica degli scenari, che per ogni variabile rilevante indica le possibili traiettorie evolutive e ne delinea i principali impatti. Gli scenari sono costruiti cercando di cogliere i "segnali" presenti nel sistema, i pareri di opinion leader del settore, i trend di alcune variabili rilevanti e il dibattito nella letteratura internazionale, oltre a quelle che potrebbero essere le principali aree di discontinuità. Per ogni scenario sono discusse le possibili implicazioni strategiche per gli attori del sistema: le aziende pubbliche e private del Servizio Sanitario Nazionale, le imprese farmaceutiche e tecnologiche e gli erogatori di servizi di supporto.
Il buono dell'economia. Etica e mercato oltre i luoghi comuni
editore: Università Bocconi Editore
pagine: 200
Non occorre essere anticapitalisti o baciapile per cogliere l'attualità del dibattito sul rapporto tra etica ed economia, spesso viziato dalla confusione su tre ambiti che devono rimanere distinti, perché sono ciascuno cosa diversa: globalizzazione, mercato e capitalismo.Perché ci possono essere un capitalismo che non è liberale e una globalizzazione che non rispetta le regole; mentre non è mercato quello che rifiuta le regole e non si riconosce in un corpus di principi. Tale dibattito ha finito con l'arenarsi sulle secche del risentimento popolare verso le crescenti diseguaglianze, alimentato dalle iperboliche retribuzioni di manager, trascurando invece di approfondire gli aspetti fisiologici che dovrebbero contribuire a definire il sistema di mercato. In questo non si è sfruttata appieno l'occasioneofferta dalla crisi, che qualcuno ha auspicato possa trasformarsi, per la sua dimensione e il suo significato, in una sorta di "correttivo morale" dei comportamenti tenuti finora. Naturalmente, il punto è: come?
Angelo Sraffa. I maestri della Bocconi
editore: Università Bocconi Editore
pagine: 328
L'iniziativa è volta a ricordare persone e opere che costituiscono le radici di quanto questo orami grande e ricco albero che è l'Università Bocconi, senza le quali non sarebbe quella che è. È nato così il progetto "I maestri della Bocconi". Tutti i libri sono articolati su quattro principali sezioni: una biografica, riguardante le vicende esistenziali; una sul profilo umano e gli aspetti personali; una sui contributi scientifici; l'ultima sui lasciti culturali ancora sulla base, e al cuore, del nostro operare.
L'Africa cinese. Gli interessi asiatici nel continente nero
di Stefano Gardelli
editore: Università Bocconi Editore
pagine: 156
Che cosa ci fanno centinaia di operai edili cinesi ammassati in cantieri-dormitorio organizzati come piccole Chinatown nel bel
Libro bianco sulla creatività. Per un modello italiano di sviluppo
editore: Università Bocconi Editore
pagine: 400
Il "Libro bianco sulla creatività" è il risultato del lavoro svolto dalla Commissione di studio ministeriale, incaricata di elaborare un Rapporto sulla creatività e produzione di cultura in Italia, che ne stimasse, tra l'altro, il valore economico. Il libro si propone due obiettivi. In primo luogo, delineare il profilo essenziale di un modello italiano di creatività e di produzione culturale, nella convinzione che si debba ritrovare appunto la creatività, per aiutare lo sviluppo del paese. In secondo luogo, offrire un contributo alla conoscenza e alla definizione del macrosettore delle industrie culturali, che per diffusione, trasversalità e immaterialità di molte sue componenti non ha nel nostro paese un'identità statistica chiara e ben percepita. Per contribuire al successo dell'industria culturale italiana il "Libro bianco" traccia, inoltre, alcune strategie di azione coordinate per i diversi settori: le città creative, il design e la cultura materiale, la moda, l'architettura, l'economia della conoscenza, la pubblicità, il cinema, la tv, la radio, l'editoria, l'industria del gusto, l'arte contemporanea, la musica e il patrimonio culturale.
L'Italia in gabbia. Il volto politico della crisi economica
di Guido Tabellini
editore: Università Bocconi Editore
pagine: 252
Perché l'Italia rimane intrappolata nella stagnazione economica? Quali sono le cause di una crisi che dura da trent'anni? È cambiato il sistema politico, la lira non esiste più, molti protagonisti sono usciti di scena, ma i problemi economici dell'Italia sono sempre gli stessi. Riusciremo a liberarci da questa maledizione? Il libro affronta questi interrogativi esaminando i principali nodi irrisolti del governo dell'economia nel nostro paese. L'analisi rivela che i problemi economici in realtà sono problemi politici. La crescita economica è a portata di mano. Se non riusciamo ad afferrarla, è perché la politica ha fallito. Ma non vi è un unico fallimento della politica: vi sono tanti errori sistematici, che si rinforzano l'un l'altro. Smascherarli è il primo passo per tornare a crescere.
Patto di lucidità. Come avvicinare istituzioni e paese reale
editore: Università Bocconi Editore
pagine: 170
Molti paesi occidentali vivono oggi una fase di rinnovamento nella quale problemi economici, sociali, politici, ambientali e religiosi interagiscono rendendo ogni previsione sempre più complessa. In questo scenario l'Italia sembra essere maggiormente in difficoltà e in ritardo. I dati economici e finanziari dimostrano che il processo di rinnovamento e rilancio del paese stenta a decollare. I vari esecutivi che si sono alternati fino a oggi al governo hanno cercato di dare risposte ai singoli problemi senza una visione sistemica degli stessi, in grado di chiarire che in fondo sono tra loro tutti collegati: il ruolo della pubblica amministrazione. il controllo della spesa, la fiscalità, la competitività dei territori, i processi di liberalizzazione, il governo e la regolazione dei mercati. Inoltre, la mancata individuazione di un più chiaro modello di stato a cui tendere, da centrale a federale, condiziona l'efficacia delle politiche di riforma, lasciando il paese in mezzo a un guado e rendendo sempre più disallineati gli assetti istituzionali e quelli reali. Di tale disallineamento è necessario prendere atto, definendo anzitutto i contenuti di quello che chiameremo "il patto di lucidità", una chiave di lettura dei fenomeni politici, economici e amministrativi e della loro interdipendenza, che consenta al paese di intraprendere un reale processo di cambiamento.
La rivoluzione nella culla. Il declino che non c'è
editore: Università Bocconi Editore
pagine: 212
È diffusissima l'idea, divenuta da tempo un luogo comune, che la popolazione italiana sia in declino, a causa dell'invecchiamento e della bassa natalità. Ma davvero le cose stanno così? A leggere questo libro si scopre una realtà molto diversa: in Italia non esiste un vero problema di popolazione, perché una rivoluzione demografica muove oggi i suoi primi passi. Nell'ultimo decennio la rapidità dell'invecchiamento è diminuita, malgrado il continuo aumento della sopravvivenza degli anziani, mentre la crescita della popolazione è stata superiore a quella degli anni Settanta. Le forti immigrazioni, l'aumento della sopravvivenza, la ripresa della natalità, la tenuta dei legami fra genitori e figli interagiscono tra loro in modo positivo, spingendo la popolazione verso nuovi equilibri e aprendo alla società italiana nuove possibilità. Già oggi questa rivoluzione sta cambiando la vita di tutti gli italiani. Tuttavia la rivoluzione demografica non è un pranzo di gala. Servono scelte coraggiose: politici e scienziati sociali hanno grandi responsabilità, affinchè questi mutamenti non generino nuove paure, ma aumentino il benessere e diminuiscano le disuguaglianze.
Lo spazio intermedio. Rete, individuo e comunità
di Silvano Tagliagambe
editore: Università Bocconi Editore
pagine: 248
Oggi spazio pubblico e spazio privato si intrecciano e si intersecano sempre più. Sarebbe però sbagliato ritenere che la contaminazione di questi due poli sia un fenomeno del nostro tempo. Al contrario, esso parte da lontano: a determinare la rivoluzione che ha portato alla nascita del pensiero scientifico sarebbe stato il formarsi di una comunità transnazionale di ricercatori, che poteva fruire di uno strumento efficace di comunicazione, il libro stampato, ma anche dello sviluppo di un sistema postale efficiente e sufficientemente veloce. Il rapido affermarsi della scienza sarebbe da ascrivere soprattutto alla sua natura di istituzione sociale, al cui interno si è da subito riusciti a far convergere l'aspetto privato del calcolo, dell'intuizione, dell'osservazione e della sperimentazione, frutto del lavoro di ogni singolo ricercatore, e quello pubblico della comunicazione e dell'interscambio reciproci. Internet e il world wide web hanno certamente dato un contributo enorme all'arricchimento di uno "spazio intermedio" tra privato e pubblico, tra individuale e sociale. Questo processo non è nato grazie alle tecnologie contemporanee, ma affonda le radici nei primi passi della scienza. Il libro delinea questa storia, ricostruendone il capitolo più recente, quello che parte dagli inizi del secolo scorso.
L'economia del noi. Dall'azione collettiva alla partecipazione politica
di Nicolò Bellanca
editore: Università Bocconi Editore
pagine: 251
L'origine delle democrazie moderne, secondo Albert Hirschman, non sta nel consenso sui "valori", ma sul dato per cui "gruppi diversi, che per lungo tempo s'erano ferocemente combattuti, hanno dovuto riconoscersi incapaci d'imporre il proprio dominio: la tolleranza e l'accettazione del pluralismo sono state, alla fin fine, il risultato di uno stallo tra gruppi contrapposti aspramente ostili". Oggi però le asimmetrie di potere tra i gruppi sociali sono talmente profonde e persistenti da impedire quello stallo: con amara lucidità, Bertrand Russell profetizzava, già tre quarti di secolo fa, un mondo nel quale "un'autorità centrale avrà nelle sue mani il controllo del mondo intero". Non nella forma di un governo planetario; ma "una società di finanzieri, persuasi che la pace è nel loro interesse". Che Russell avesse ragione? Sono molti gli studiosi che sembrano adattarsi a questa pessimistica conclusione: l'autore non l'accetta. E articola con finezza e rigore, originalità e passione l'ipotesi che si possano formare processi di partecipazione collettiva, e specialmente di partecipazione politica, in grado di modificare gli assetti di potere e determinare nuove strutture istituzionali. La democrazia è allora il potere costituente con cui l'azione collettiva, nelle sue molteplici forme, può modificare le Costituzioni formali date. Il tema è decisivo e l'autore lo esplora nelle sue sfaccettature, offrendo motivi di riflessione forti e innovativi.
Manager oggi
editore: Università Bocconi Editore
pagine: 176
"Management come esperienza": così si potrebbe definire il distillato della parabola professionale, tanto significativa quanto riservata, di un manager che ha svolto un ruolo importante nel processo di diversificazione e sviluppo di un grande, e molto conosciuto in tutto il mondo, gruppo familiare italiano, partecipando a importanti processi di privatizzazione quali SME e Autostrade e a significative operazioni finanziarie, alcune delle quali tuttora in corso. La riflessione nasce dal confronto serrato e senza riserve con uno studioso che conosce a fondo l'evoluzione storica e le caratteristiche della disciplina che ha informato di sé l'economia dell'ultimo secolo: suo è il saggio introduttivo che inquadra il tema del management con preciso riferimento alla realtà italiana che ha visto nelle imprese pubbliche, prima, e ora nelle imprese a controllo familiare la nascita e lo sviluppo di una peculiare classe di manager. Il volume si conclude con il profilo di due gruppi industriali, uno pubblico, GEPI, e l'altro privato, Edizione Holding, nei quali il manager ha svolto la sua attività e ha maturato la sua esperienza.
Cinquant'anni di valutazioni aziendali. Dal pionerismo all'internazionalizzazione
di Luigi Guatri
editore: Università Bocconi Editore
pagine: 560
"La storia del "valore" e delle "valutazioni d'azienda" è una storia tipicamente (seppure non esclusivamente) bocconiana. Avendola vissuta, ho desiderato testimoniarlo in questo libro. E l'ho fatto anche avvalendomi di una condizione in cui ormai pochi si trovano: ho vissuto interamente questo periodo. La "Scuola del valore bocconiana" unita attorno alle riviste "Finanza, Marketing e Produzione" (dal 1983) e "La Valutazione delle Aziende" (dal 1996) e alle collane dedicate di Egea, ha svolto per decenni in Italia un'opera importante nella ricerca e nelle proposte operative in tema di valore e di valutazione delle aziende. Sia sul piano accademico sia sul piano applicativo e di contributo alla professione: aspetti che non sono mai stati disgiunti, nel solco di una tradizione che si è consolidata nel tempo. Di qui è nata l'ispirazione di comporre un quadro dell'evoluzione storica della ricerca accademica e delle applicazioni professionali riguardanti questi temi nella seconda metà del Ventesimo secolo nel nostro Paese (anche se negli ultimi vent'anni l'orizzonte si è allargato gradualmente a tutto il mondo.» (Luigi Guatri).