Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Effigie: Stellefilanti

Bella pugnalata

di Alessandra Saugo

editore: Effigie

pagine: 157

"Un giorno, portato dal vento, mi è arrivato tra le mani un manoscritto. L'ho letto con stupore, perché era pieno fino a scoppiare di disperazione, di rabbia, ma anche di fragilità e di delicatezza ferita. "Ma allora ci sono ancora in giro delle cose così!" mi dicevo "scritte da persone sconosciute, sepolte, che vengono fuori da dove meno ti aspetteresti, che non fiutano il vento, che non scrivono dei bei compitini in uno dei generi che vanno per la maggiore, che stanno dentro la lingua così, che la abitano completamente, da parte a parte, anche fagocitando altre lingue, che la forzano, la fanno sanguinare". Questo primo libro di Alessandra Saugo è un esordio vero, necessario, imperioso. Un libro sghembo, disarticolato, impietoso, tagliente, crudele. Vi si raccontano la vita, gli amori, i dolori, le allucinazioni e le speranze di una giovane donna "bella pugnalata". Incompletezza amorosa, iperrealismo genitale e sessuale, abbandoni, la vita di tutti i giorni e di questi anni vista con lucidità lancinante e resa vivida dalla spasmodica e ravvicinata attenzione del trauma, fuori da ogni consolatorio stereotipo femminile eppure con una voce e una forza profondamente femminili, in una lingua a volte bassa, radente, a volte piena e alta, avventurosa e poetica. Così alla fine - ora che questo libro viene finalmente pubblicato - ho pensato di chiudere il cerchio e di accompagnare con queste righe il vecchio manoscritto portato dal vento." (Antonio Moresco)
15,00

Anni luce

di Klobas Lucio

editore: Effigie

15,00

Riscritti corsari

di D`elia Gianni

editore: Effigie

pagine: 172

Nell'arbitrarietà, nella follia e nel mistero della nostra Seconda Repubblica, tra consumismo e disperazione, demenza televisi
15,00

Noctuario

di Denize Joseph

editore: Effigie

pagine: 120

Valore e furore, amore e disonore, partenze febbrili e celebrati ritorni, fulmini e bufere in alto mare, ammutinamenti, naufra
15,00

Tutti i nomi dell'estate

di Ciriello Marco

editore: Effigie

pagine: 112

L'autore ripercorre e attualizza il viaggio compiuto da Pier Paolo Pasolini nell'estate 1959, lungo le coste italiane da Venti
15,00

Dopo trent'anni

di Milani Mino

editore: Effigie

pagine: 112

Mino Milani, con la consueta passione per le storie del passato, racconta la nuova indagine di Melchiorre Ferrari, Commissario
12,00

Spezzare cuori

di Moresco Maria

editore: Effigie

pagine: 72

12,00

L'ora della morte

di Achternbusch Herbert

editore: Effigie

pagine: 80

Cresciuto in campagna, senza luce elettrica e in assoluta povertà, Herbert Achternbusch ripercorre, in questo romanzo, la stor
12,00

Comunista!: Comunista!­Anitre­Non aver paura del buio­Padre nostro

di Ferracuti Angelo

editore: Effigie

pagine: 133

Nella didascalia che introduce "Comunista!", Angelo Ferracuti allude al dipinto di Pellizza da Volpedo "Il Quarto Stato", la p
15,00

Accusata

di Mehr Mariella

editore: Effigie

pagine: 94

Accusata di omicidio e di atti incendiari, Kari Selb lotta con la psicologa del tribunale per affermare, in un monologo incalz
12,00

Rosso epistassi

di Ivano Ferrari

editore: Effigie

pagine: 87

"Niente seghe siamo spettri": è una delle due epigrafi che aprono questa raccolta poetica piena di furia distruttiva e dolcezza, bilancio non pacificato di due secoli (Ottocento e Novecento) di rivoluzioni politiche e artistiche, affrontati con insubordinazione, sarcasmo e sgomento nel cuore dei nostri giorni, senza consolazioni e senza sconti, come solo un vero poeta sa fare. Le ombre di Bakunin, Blanqui, Lenin, Marx, Rimbaud, Leopardi, Guevara, della Cvetaeva, di Georg Trakl, Artaud (Antonino), Van Gogh (compagno Vincente), del "marcitoio poetico", delle "delicature", delle "bare assorte" e delle "sommosse vespasiane" attraversano da parte a parte questo libro di grande concentrazione e sovversione poetica, che conclude idealmente un arco di decenni, da La franca sostanza del degrado a Macello. Lo conclude allargando enormemente lo sfondo: dopo il dolore e il degrado del primo libro e il mattatoio animale e umano del secondo, questo terzo libro è sulla macelleria della Storia moderna, le sue epistassi e i suoi "sogni che paiono ematomi della luce". Una voce unica e inconfondibile, quella di Ivano Ferrari, poeta di poche parole ma di molto ardimento, marginale e centrale. (Antonio Moresco)
12,00

Il primo congresso del sindacato dei profeti viventi

di Grazioli Luigi

editore: Effigie

pagine: 121

I racconti di questo libro prendono spunto da quadri, fotografie o notizie scovate sui giornali: sono suggestioni "sottotracci
14,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.