Effigie: Stellefilanti
Caddi e rimase la mia carne sola
di Laura Pariani
editore: Effigie
pagine: 142
Il 7 ottobre 1967 Ernesto Che Guevara resta imbottigliato con un piccolo gruppo di guerriglieri in una "quebrada" della forest
Il castello
di Mino Milani
editore: Effigie
Il commissario Melchiorre Ferrari combatte il crimine all'Imperial Regia Delegazione di Polizia, con i suoi gendarmi e il fede
La signora ermellino
di Elena Soprano
editore: Effigie
pagine: 126
Il filo di un dramma mai chiarito del tutto inanella le immagini di questa saga familiare, che sull'arco di tre generazioni attraversa più di cinquant'anni di storia. Ma la storia rimane sullo sfondo. Tra la Grecia e l'Italia, in un mosaico di paesaggi, luoghi, luci, lingue, abitudini e in un'alternanza inesausta, per intensità, tempi e registri, si ricompongono i frammenti di una vita, le scaglie di un esistere prevalentemente femminile, pieno di attese e di corporeità sottratta o bruciata o sprecata, che coincide con gli affetti solo per brevi e dissonanti intersezioni. Gli uomini sono assenti, rimpianti o respinti. E il dolore passa di nonna in madre, di madre in figlia. Una domanda rimane sempre inespressa e funge da collante tra i vari momenti e personaggi del romanzo: gli anni Trenta con la jajà che racconta le storie ai nipoti rimasti orfani; gli anni Quaranta con le prime gravidanze della piccola Linì; il presente, con una Stecco in bilico tra un futuro metropolitano e le radici greche e contadine. Lacerata tra il bisogno di restare e la spinta verso un altrove incerto, Stecco assiste impotente alle sofferenze della sorella chiusa nella follia. Poi una forza vitale la spinge ad attraversare quel mare di amarezza che la tiene in scacco. "La signora ermellino" è un libro sulla immobilità del dolore, ma è anche un romanzo che osa raccontare la forza delle immagini che nell'ombra governano i movimenti dell'esistenza.
La madre dell'uovo
di Giulio Laurenti
editore: Effigie
pagine: 258
Parrebbe un noire invece è una vicenda realmente accaduta. Due storie che s'incontrano: quella di un ragazzo in rivolta contro la brutalità del potere, con il destino di una giovane giornalista che sette anni prima, in Somalia, indagava sul traffico di rifiuti tossici. Perché il fotoreporter testimone non parla? Quale segreto lo lega agli avvoltoi che roteano attorno ai due giovani protagonisti? Ogni generazione crede di essere la prima a ribellarsi a una realtà ingiusta, ma il potere ricorda chi si ribellò in passato e sa quindi prevedere chi lo farà in futuro; per questo colpisce con precisione. Quale ombra getta questo intrigo sulle odierne forze dell'ordine d'Europa? Questo romanzo si interroga sulla capacità delle immagini di svelare o di nascondere ciò che inquadrano. Di fronte alla rappresentazione della violenza, rileva le responsabilità tanto del fotoreporter quanto dell'osservatore nell'assumere un punto di vista: se quello di chi la esercita o quello di chi la subisce.
Abbraccia un albero per me. Lettere di Running Bear
di Christine Kaufmann
editore: Effigie
pagine: 127
Nel dicembre 1999, Christine Kaufmann inaugura una lunga corrispondenza con Running Bear, un indiano cherokee incarcerato nel 1976 e condannato a morte. Sono lettere intense, grazie alle quali nasce e si cementa uno stretto legame, un'amicizia memorabile, la testimonianza di una vita. I cavalli, il vento tra i capelli, l'amore, gli amuleti, i consigli fraterni, il sogno di libertà si scontrano con la fine di tutto, l'assurda realtà dell'esecuzione nel carcere di San Quintino nel gennaio 2006.
Corrispondenze ai margini dell'Occidente. Poema dialogico
editore: Effigie
pagine: 44
"Corrispondenze ai margini dell'Occidente" è composto oralmente a due voci, in una continua e profonda tensione all'ascolto, che si protrae passo dopo passo in un viaggio nell'inferno dei vivi, della materia, e si apre ad uno sguardo severo verso l'inciviltà contemporanea. Ed ogni cosa si snoda, prima contratta, poi enunciata o evocata nel continuo salire dei tre canti. Così dall'Infernaccio del mondo, gravido di terrore e potere, la porta del secondo canto, il Purgatoriale, si apre all'anima e alla sua intuizione cabalista. Sapere leggere i segni e le coincidenze. L'ascesa del Paradossale non è né espiazione, né sublimazione; ogni paradosso è l'immagine reale di altro. In tutto questo, la Natura regge come un grande tempio, le colonne di questa architettura visiva.
Amori al singolare
di Lorini Teo
editore: Effigie
pagine: 101
A volte i risultati migliori si ottengono per contrasto
Tempesta
di Grazioli Luigi
editore: Effigie
pagine: 122
Una donna misteriosa e dalla molte identità in fuga attraverso una città della pianura padana devastata da un'improbabile quan
Cuccare chi
di Milani Mino
editore: Effigie
pagine: 76
Come può accadere che un tranquillo pomeriggio d'amore si trasformi in un incubo? Marco, giovane commesso di un ipermercato, d