Effigie: Stellefilanti
A due voci. Diario argentino
editore: Effigie
pagine: 84
Un resoconto sulle attuali condizioni dell'Argentina condotto da due diversi, ma complementari punti di vista. Fantini registra con sguardo lucido non privo di amarezza i dialoghi, le sofferenze della popolazione, accanto allo spettacolo, alle anomalie e alle contraddizioni del potere. Dal Masetto racconta con piglio divertito il mondo picarescoe disperato della gente comune. Tra le conversazioni e le burle dello scrittore argentino e la desolazione e l'ira del cronista italiano non pare esserci contraddizione.
Lo dittatore Amore. Melologhi. Con CD Audio
di Lo Russo Rosaria
editore: Effigie
pagine: 86
Una serie di poesie in cui prevale la vitalità irridente dei "melologhi", dove si impone la vocalità e la melodia è a volte as
L'amore morale
di Tzamiotis Konstantinos D.
editore: Effigie
pagine: 39
Un paese ai margini del Centroeuropa, in un qualsiasi giorno dell'aprile 1904
Zingari di merda
di Antonio Moresco
editore: Effigie
pagine: 93
In un reportage di grande intensità e ferocia Antonio Moresco racconta un viaggio tra i Rom di Slatina e Listeava in Romania,
Via Pietro Azzario 20
di Milani Mino
editore: Effigie
pagine: 71
Chi è Madeleine? Le sue mani guantate passano carezzevoli sul volto di Matteo, promessa e insieme minaccia che risveglia l'eco
Loro non come loro
di Elfriede Jelinek
editore: Effigie
pagine: 80
Due testi - un monologo e una pièce teatrale - che hanno per protagonisti (in forma di maschere, fantocci o chimere) tre figure centrali della cultura del Novecento. In lui non come lui la Jelinek segue le orme di Robert Walser sul sentiero malsicuro della scrittura poetica che scompone e scardina, fino a svelare, per frammenti, il punto in cui il linguaggio funge da ponte tra la follia e la poesia. Totenauberg invece mette in scena un allucinato incontro tra Heidegger e la sua allieva-amante Hanna Arendt. Sullo sfondo di quel Todtnauberg, già evocato da Celan e da Thomas Bernhard, dove Heidegger trascorse gli ultimi anni di vita, incuranti di una natura ormai corrotta, di un mondo che va in rovina, i due testimoni pronunciano i loro monologhi portando a collisione i rispettivi linguaggi, del restare e del partire: la patria e l'emigrante, l'ovvio e la precarietà.
Calco
di Castaldi Marosia
editore: Effigie
pagine: 123
In una notte di esplosioni di bombe e del vulcano, la Madre partorisce la sua Bambina dai capelli di fiamma
Labambina
di Mehr Mariella
editore: Effigie
pagine: 153
Mariella Mehr è nata Zurigo da madre zingara di ceppo jenische
Nud'e cruda. Taranto mon amour
di Cosimo Argentina
editore: Effigie
pagine: 93
Una città, Taranto, descritta con un taglio inconsueto e a volte spiazzante. Materia del libro sono i corpi, le vie, i mercati tarantini, gli occhi dei ragazzi di strada, la sensualità delle donne affacciate ai balconi, uomini persi in periferie senza scampo e insenature tanto belle quanto aggredite dalla violenza del progresso scriteriato. Per questa narrazione, Cosimo Argentina segue un itinerario personale, scrive una sorta di pamphlet, che si discosta dal saggio restando però sempre fedele a un principio di verità e onestà intellettuale. Ne consegue che per staccarsi dal modo canonico di descrivere la città, l'autore deve prendere le distanze da un linguaggio formale, letterario, e tentare di aderire con la lingua ai suoni, agli schiamazzi dei vicoli della città dei due mari, al rumore della risacca lungo il litorale ionico; rivisitare il contrasto tra i resti del tempio di Poseidone e i veleni ossessivi delle acciaierie, ma mimare anche il respiro dei mercati ortofrutticoli. 25 brevi capitoli che vanno dalla Marina militare alla baia di lido Silvana; dal popolo tarantino alla strada simbolo della città; dai quartieri periferici alle vie dove ancora palpita il cuore urbano; dal cibo al difficile rapporto di Taranto con l'lIva; dal mercato Fadini vero souk mediterraneo - all'impressionante elenco di omicidi che ha segnato un periodo della vita cittadina.
Il petrolio delle stragi. Postille a «L'eresia di Pasolini»
di Gianni D'Elia
editore: Effigie
pagine: 73
Per il trentennale dell'assassinio di Pier Paolo Pasolini le edizioni Effigie hanno pubblicato L'eresia di Pasolini di Gianni D'Ella, una rivisitazione dell'opera di questo "fratello maggiore", considerato una "avanguardia della tradizione". Ora Gianni D'Elia è tornato sul suo pamphlet arricchendolo attraverso la sua lettura di Petrolio come uno strumento per leggere il nostro ieri e l'oggi. Pasolini non è stato ucciso da un ragazzo di vita perché omosessuale, ma da sicari prezzolati dai poteri, occulti o no, in quanto oppositore, corsaro, a conoscenza di verità scottanti. Motivo è stato Petrolio e trappole un "ragazzo di vita" e il furto delle "pizze" di Salò, l'ultimo film di questo poeta necessario.
La casa della cognizione. Immagini della memoria gaddiana
di M. Antonietta Terzoli
editore: Effigie
pagine: 61
L'autrice di questo testo ha sottratto all'oblio le "immagini della memoria" che sottostavano all'opera di Gadda, "La cognizione del dolore", e ne ha fatto reagire le pagine sul materiale documentario che lo stesso Gadda consultò per esse.