Einaudi: Einaudi tascabili. Classici
Il fantasma di Canterville
di Oscar Wilde
editore: Einaudi
pagine: 88
Che cosa può spingere un vecchio fantasma, Sir Simon de Canterville, sull'orlo della depressione? Forse i nuovi abitanti del s
Padri e figli
di Ivan Turgenev
editore: Einaudi
Nella grande Russia conservatrice e patriarcale dei latifondi e dei primi timidi moti liberali, il rapporto conflittuale tra tradizione e rinnovamento trova una rappresentazione esemplare in "Padri e figli", pubblicato nel 1862. È la vicenda di due amici appena usciti dall'università di Pietroburgo: Arkadij Kirsanov, figlio di un proprietario terriero, e Evgenij Bazarov, il giovane medico che crede soltanto nelle scienze sperimentali, il nichilista, campione di una società di tecnici, che non è ancora nata. Sarà una passione non corrisposta ad avviarlo a un destino emblematico dei turbamenti di un'intera generazione.
Grandi speranze
di Charles Dickens
editore: Einaudi
La misteriosa fortuna che la sorte assegna all'orfano Pip, il suo altezzoso rifiuto dei vecchi amici, le sventure e le sofferenze che segnano il suo percorso esistenziale verso una consapevole maturità costituiscono la base di un racconto dove il senso di colpa e la violenza si fondono con spunti grotteschi nei quali la commedia assume connotazioni caustiche e crudeli. Dal momento in cui, nelle spettrali paludi del Kent, Pip si imbatte in Magwitch, un forzato evaso, fino all'ultimo incontro con la bella e cinica Estella che suscita in lui sterili emozioni e turbamenti, il lettore si trova coinvolto in una vicenda tanto drammatica quanto affascinante.
Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino
di Carlo Collodi
editore: Einaudi
pagine: 212
Le famosissime avventure del burattino creato da Collodi vengono riproposte in una nuova edizione Einaudi, dopo la prima edizi
Simposio. Testo greco a fronte
di Platone
editore: Einaudi
In una nuova traduzione e cura, uno dei più celebri dialoghi platonici nel quale il filosofo mette in scena tutto ciò che i Gr
Viaggio al centro della terra
di Jules Verne
editore: Einaudi
pagine: 172
Un antico e misterioso documento scritto da uno scienziato e rinvenuto per caso; il sogno di giungere al centro della Terra; l
Le affinità elettive
di Johann Wolfgang Goethe
editore: Einaudi
È un libro sul matrimonio, sulla morale familiare, sulla violazione delle convenzioni sociali, sulla necessità del sacrificio
Edipo re-Edipo a Colono-Antigone. Testo greco a fronte
di Sofocle
editore: Einaudi
pagine: 388
"Edipo re" è uno dei momenti più alti del pensiero greco
Decameron
di Boccaccio Giovanni
editore: Einaudi
Proprio nella Firenze contemporanea e nel cerchio dell'attività commerciale e artigiana più caratteristica, quella tessile, il
Elogio della follia
di Erasmo da Rotterdam
editore: Einaudi
pagine: 280
La celebre operetta di Erasmo immagina che la Follia sia una dea, la quale, davanti a una piccola folla meravigliata, mostra q
Il rosso e il nero. Cronaca del XIX secolo
di Stendhal
editore: Einaudi
pagine: 619
Scritto tra la fine del 1829 e la prima metà del 1830, "Il rosso e il nero" è il secondo romanzo di Stendhal. L'autore ne corregge le bozze proprio durante le giornate della Rivoluzione di luglio, che liquida la Restaurazione e inaugura la monarchia borghese di Luigi Filippo. Di questo passaggio cruciale della storia francese Stendhal restituisce con crudele fedeltà non la cronaca (malgrado il sottotitolo del romanzo), ma lo spirito, muovendo dalla realtà della provincia per approdare a Parigi, dove da sempre si annodano e si sciolgono i destini politici della Francia. L'impietosa analisi storica non esaurisce tuttavia la complessità della vicenda e del suo protagonista. L'ostinata rivolta di Julien Sorel non è riducibile semplicemente all'acuto senso della propria inadeguatezza economica e sociale. La sua non è coscienza di classe, e "II rosso e il nero" non è il romanzo dell'ambizione e della scalata ai vertici della società: Stendhal non è Balzac. Julien Sorel affronta il mondo brandendo la propria inferiorità sociale come un'arma, ma il mondo creato dalla potenza del denaro lo disgusta, anche se tanto spesso deplora l'umile condizione in cui la sorte lo ha fatto nascere. Perciò rimpiange l'epoca napoleonica (di cui questo romanzo rafforza il mito, nato già all'indomani di Waterloo), convinto com'è che allora fosse possibile affermarsi soltanto grazie ai propri meriti. Edizione con nuova traduzione. Nota introduttiva di Emilio Faccioli.