Einaudi: Piccola biblioteca Einaudi. Big
Politica e negazione. Per una filosofia affermativa
di Roberto Esposito
editore: Einaudi
pagine: 200
Il libro ricostruisce la genealogia del reciproco avvitamento tra negazione e politica
Fuori controllo. Un'antropologia del cambiamento accelerato
di Thomas Hylland Eriksen
editore: Einaudi
pagine: 229
Densa, veloce, surriscaldata,- contraddistinta da ineguaglianze e iniquità
Nella tua breve esistenza. Lettere 1918-1926
editore: Einaudi
Per la loro natura di diario quotidiano e di ininterrotto colloquio con un destinatario che doveva conoscere tutti gli sforzi e i pensieri dell'altro, queste lettere costituiscono il filo conduttore della straordinaria storia intellettuale di Piero e Ada Gobetti. Inoltre, rispecchiando un'attività che fu intensissima fin dai suoi esordi, esse restituiscono una fitta trama di relazioni, contatti, esperienze, e possono essere considerate un osservatorio privilegiato della vita culturale italiana in anni cruciali della sua storia. Grazie a questo carteggio, l'icona severa del Gobetti intellettuale e antifascista intransigente si arricchisce della dimensione privata, mostrando il processo della sua formazione umana, politica e intellettuale. Allo stesso tempo, l'immagine di Ada consorte e vedova del martire antifascista viene sostituita da quella di una giovane donna combattiva e pensosa, capace di sostenere l'arduo rapporto con Piero e di smussare le rigidezze intellettualistiche di lui. Questa edizione del carteggio, che si aggiorna con nuovi documenti recentemente affiorati, intende avvicinare anche il pubblico non specialista a due straordinarie personalità del Novecento che non hanno mai smesso di parlarci attraverso la loro struggente storia d'amore e il loro inestinguibile ed eroico impegno civile e politico.
Nell'occhio del pittore. La visione svelata dell'arte
di Giuseppe Di Napoli
editore: Einaudi
pagine: 325
Il soggetto che contempla un dipinto è portato a credere che lo strumento principale di un pittore sia la mano, più che il suo occhio. In verità è con il suo sguardo che il pittore lavora quasi incessantemente e comunque per un tempo incomparabilmente maggiore di quello che utilizza con i pennelli in mano. Il pittore conosce l'occhio meglio di chiunque altro, perché anche quando non dipinge con le mani continua a dipingere con lo sguardo, individuando in tutte le cose che osserva le qualità formali che in un secondo momento verranno utilizzate per configurare la loro immagine sulla tela. Per acquisire questa capacità il pittore deve farsi lo sguardo, cosi come il cantante si fa la voce, attraverso un lungo esercizio. Il pittore mentre dipinge non è altro che un occhio capace di vedere dentro il suo vedere. Fin dalla sua prima apparizione nella storia dell'umanità, l'immagine dipinta, oltre a raffigurare contenuti iconici, simbolici ed espressivi, ha sempre rivelato, in diverse modalità, gli enigmi della visione umana: l'occhio non vede mai niente, non vede mai tutto, ma vede sempre molto di più di quanto appare. L'intento di questo testo è quello di portare il lettore a guardare le cose con gli occhi dei pittori, al fine non solo di fargli comprendere meglio la loro personale poetica, ma anche di fargli fare l'esperienza di vedere attraverso l'immagine dipinta quegli aspetti e proprietà che abitualmente non vede affatto o che ignora possano trovarsi in quelle cose. La magia della pittura, infatti, ha origine sulla retina dell'occhio del soggetto che la dipinge e continua su quella dell'occhio che la contempla: è questo il luogo in cui la pittura rivela il suo mistero.
Mal fare, dir vero. Funzione della confessione nella giustizia. Corso di Lovanio (1981)
editore: Einaudi
L'avventuroso ritrovamento del corso di Lovanio conferma quale sia stato il problema che ha orientato, dall'inizio alla fine,
Storia dell'architettura italiana 1985-2012
editore: Einaudi
pagine: 400
Continuazione ideale della "Storia dell'architettura italiana" di Manfredo Tafuri, questo testo non si limita ad aggiornarne i
Martin Lutero
di Bainton Roland H.
editore: Einaudi
In un'afosa giornata di luglio dell'anno 1505 un viaggiatore solitario avanzava a fatica sulla strada riarsa alle porte del vi
Lo sterminio degli ebrei
Un genocidio
di Bloxham Donald
editore: Einaudi
Il saggio affronta la Shoah secondo una logica comparatista che passa in rassegna i fattori invarianti che attraversano la sto
Asylums
Le istituzioni totali: i meccanismi dell'esclusione e della violenza
di Goffman Erving
editore: Einaudi
pagine: 415
Un'istituzione totale può essere definita come il luogo di resistenza e di lavoro di gruppi di persone che - tagliate fuori da
Neoclassicismo
di Honour Hugh
editore: Einaudi
pagine: 160
Hugh Honour traccia un profilo completo dell'arte neoclassica cercando di sgombrare il campo da forzature interpretative e inu
Che cos'è la filosofia antica?
di Pierre Hadot
editore: Einaudi
pagine: 309
Se l'epoca attuale identifica genericamente la parola "filosofia" con "amore per la saggezza", ciò accade perché i Greci trasmisero una determinata accezione del termine al Medioevo e all'epoca moderna. In realtà, la rappresentazione che gli antichi si facevano della filosofia era profondamente diversa da quella che si affermò in epoche successive, e ciò che va evidenziato innanzitutto, al di là della loro straordinaria capacità di sviluppare una riflessione filosofica sui problemi più sottili della logica o della teoria della conoscenza, è la peculiarità dell'atteggiamento individuale. Almeno a partire da Socrate, l'opzione per un determinato modo di vita non si pone infatti al termine del processo dell'attività filosofica, come una sorta di appendice accessoria, ma al contrario all'origine di essa, in una complessa interazione di visione del mondo e posizione esistenziale, che condiziona in modo decisivo la stessa dottrina e la modalità del suo insegnamento. Il pensiero antico non si risolve soltanto in una successione dialettica di dottrine scientifiche, ma anche in un altissimo esercizio spirituale e in un'idea complessiva dell'universo derivante dalla decisione di vivere la filosofia in comunità. Con chiarezza esemplare il saggio di Pierre Hadot si propone di definire nel suo insieme la peculiarità di quell'irripetibile fenomeno storico e culturale costituito dalla filosofia antica.