Emi: Vita di missione
Solo contro Hitler. Franz Jägerstätter, primato coscienza
di Francesco Comina
editore: Emi
pagine: 160
«Uccidete me, non la gente». La suora coraggio del Myanmar racconta la sua storia
editore: Emi
pagine: 84
Mentre il mondo è attanagliato dal covid, in Myanmar si scatena un colpo di stato
A casa nostra. I nuovi ragazzi della famiglia Calò
di Nicoletta Ferrara
editore: Emi
pagine: 136
«Basta, stanno morendo tutti, non si può continuare così, dobbiamo fare qualcosa
Il primato della contemplazione. Scritti inediti
di Thomas Merton
editore: Emi
pagine: 172
In un mondo segnato dalla fretta e dalla superficialità, leggere pagine sulla contemplazione può essere un gesto controcorrent
Lo sconosciuto accanto. Storie di conversione nel Giappone di oggi
di Tiziano Tosolini
editore: Emi
pagine: 158
Chiara Eiko Shindo, insegnante di musica
I narcos mi vogliono morto. Messico, un prete contro i trafficanti di uomini
editore: Emi
pagine: 160
Rosemary Nyirumbe. Cucire la speranza. La donna che ridà dignità alle bambine soldato
editore: Emi
pagine: 234
Trentamila morti, centomila minori schiavizzati come baby soldato, oltre due milioni di profughi. In queste cifre si condensa la folle eredità dell'Esercito di Resistenza del Signore (Lra), milizia che da anni semina morte in Africa centrale. Ma dentro uno dei drammi più sconvolgenti di oggi brilla l'esempio e l'azione di una piccola, grande donna: Rosemary Nyirumbe. Una religiosa ugandese che ha una visione chiara del cristianesimo: "La fede è meglio praticarla che predicarla". Rosemary ha dedicato tutte le sue forze per sostenere le vittime delle violenze dell'Lra, in particolare le ragazze sequestrate, brutalizzate e fatte schiave sessuali dei miliziani, le baby soldato cui è stata rubata ogni innocenza, donne rese strumenti di morte nelle foreste d'Africa. Con delicatezza e passione Rosemary conduce da anni una pacifica battaglia fatta di istruzione, lavoro e riscatto attraverso ciò che sa fare meglio e che insegna alle sue ragazze: cucire e cucinare. Con risultati straordinari. Queste pagine, coinvolgenti e sconvolgenti, ci raccontano drammi quasi inconcepibili. Ma ci fanno anche conoscere l'azione di una suora che ha restituito vita e dignità a migliaia di donne e di bambini. Un impegno che ha contagiato tanti volontari in tutto il mondo. Leggere la storia di Rosemary e delle sue ragazze rafforzerà la nostra speranza nel bene. Prefazione di Toni Capuozzo.
Amiamo chi non è amato. Testi inediti
di Teresa di Calcutta (santa)
editore: Emi
pagine: 91
"Dedichiamo il nostro servizio a quelli che consideriamo i più poveri tra i poveri spiritualmente, coloro che non sono amati, non sono voluti, non sono assistiti, persone che nessuno ama". Il nome di Madre Teresa è indissolubilmente intrecciato all'amore per i più bisognosi: i derelitti di Calcutta, gli emarginati delle tante baraccopoli del pianeta, i dimenticati delle periferie di ogni dove. In questo libro, che raccoglie alcuni suoi interventi inediti, la donna che Francesco ha proclamato santa rivela il cuore della sua missione: "La povertà, per noi, è la libertà di servire i più poveri tra i poveri". La consonanza di Madre Teresa con papa Bergoglio (che ha steso di suo pugno la Prefazione a questo testo) è eloquente: "I poveri sono speranza - afferma la suora con il sari, e sembrano parole del pontefice argentino -. La speranza non è altro che gioia. Quando veramente conosceremo i poveri, potremo sperimentare la gioia che loro sanno donare". Sono pagine da gustare, queste, per entrare, credenti e non credenti, nell'intimo di una donna che ha segnato la nostra epoca, testimoniando come la carità sia lo stile di vita migliore per realizzarci come persone.
Alle periferie del mondo. La testimonianza cristiana al passo di papa Francesco
di Albanese Giulio
editore: Emi
pagine: 128
Che intende dire papa Bergoglio quando sprona la chiesa a "uscire verso le periferie esistenziali"? L'espressione ha un'ampia
Preti dalla fine del mondo. Viaggio tra i curas villeros di Bergoglio
di Silvina Premat
editore: Emi
pagine: 272
Li chiamano "curas villeros". Sono i preti che vivono nelle "villas miserias", le baraccopoli di Buenos Aires. Parroci di periferie sterminate, impegnati a portare la gioia del Vangelo tra gli immigrati senza casa né diritti, tra i ragazzi dipendenti dalla droga, in mezzo a quei poveri che papa Francesco considera il "tesoro" della chiesa. "Sono preti che pregano e lavorano", ha detto di loro il futuro pontefice, che da vescovo frequentava spesso le "villas miserias" per incontrare le famiglie, partecipare a una processione o celebrare battesimi. Ma cosa fanno questi "curas villeros"? Come vivono? Perché scelgono di essere là dove nemmeno lo stato riesce ad arrivare, in quartieri segnati da violenza e degrado, ma anche benedetti da numerose, inaspettate risurrezioni? Silvina Premat racconta i giorni e le opere di questi pastori di strada, dediti a far crescere la fede di un popolo che crede e, nonostante tutto, spera. I curas sono autentici interpreti del Movimento dei sacerdoti per il Terzo mondo, in particolare di padre Carlos Mugica, assassinato in Argentina nel 1974. Premat racconta una storia di fede e civiltà che rappresenta un esempio preciso di come Francesco vorrebbe la chiesa. I curas testimoniano che il Vangelo compie l'umanità, il cristianesimo è lievito di una società più giusta, Cristo libera realmente ogni persona. Prefazione di don Luigi Ciotti.
Vangelo dei migranti. Con gli italiani in terra inglese
di Renato Zilio
editore: Emi
pagine: 128
Pagine vive dalla meditazione che un "missionario dei migranti" fa giorno dopo giorno nella sua parrocchia londinese. A occhi aperti e coi piedi per terra. La sua comunità è un vero microcosmo in cui la vita degli emigrati italiani s'intreccia, oltre che con quella del paese ospite, anche con le comunità portoghese e filippina. Per gli uni e per gli altri - per tutti "emigrare è sempre una lotta. Lo è per il pane e la dignità". Impegno pastorale e sfida del "vivere insieme" si rivelano qui particolarmente vivi, stimolanti e attuali. Una lettura tra prosa e poesia che rinvia il lettore, come in uno specchio, alla realtà degli immigrati in Italia oggi. Strumento prezioso per capire il mondo multiculturale in cui viviamo.
Martire dell'Amazzonia. La vita di suor Dorothy Stang
di Roseanne Murphy
editore: Emi
pagine: 160
Alcuni anni fa l'omicidio in Brasile, in piena foresta amazzonica, di una suora americana settantatreenne, Dorothy Stang, della congregazione delle Suore di Notre Dame di Namur, ha attirato per qualche giorno l'attenzione del mondo. Non si è trattato di un altro esempio di intolleranza religiosa, così frequente nel mondo missionario, ma di qualcosa di ben più profondo che è venuto a scuotere la coscienza di tutti. Chi era suor Dorothy? In Brasile, soprattutto in quelle regioni remote e inaccessibili all'estremo nord del Paese, era una presenza umile e solidale a fianco di contadini in cerca di terra. Era, per loro, presenza di Chiesa, quando nessuno era ancora arrivato; e punto di riferimento per tante famiglie costantemente in balia dei grandi interessi economici che con arroganza si contendevano ogni metro di foresta. Era diventata una voce per richiamare che la persona va difesa sempre, e che la terra e la foresta non vanno aggredite e devastate, ma rispettate, protette e amate perché patrimonio di tutti. Contrastò interessi importanti; venne messa a tacere in una triste, piovigginosa mattina del febbraio 2005. Il libro raccoglie la sua testimonianza e cerca di mantenere viva la memoria, riproponendo temi, problemi e impegni che devono diventare di tutti.