Libri di A. Savignano
Poesia e filosofia
di María Zambrano
editore: Morcelliana
pagine: 368
Il volume raccoglie due opere, Pensiero e poesia nella vita spagnola e Filosofia e poesia, composte da María Zambrano durante
Persona. Mappa del mondo umano
di Julián Marías
editore: Marietti 1820
pagine: 166
Questo lavoro di Julián Marías è metodicamente, tematicamente e strutturalmente personalista
Filosofia della religione. Indagini storiche e riflessioni critiche
editore: Marietti 1820
pagine: 235
Conversione della Chiesa al regno di Dio. Per annunciarlo e realizzarlo nella storia
di Ignacio Ellacuría
editore: Queriniana
pagine: 268
Il medico e il malato
di Pedro Laín Entralgo
editore: Alberto Perdisa Editore
pagine: 176
L'autore si inserisce nel tradizionale solco dei cosiddetti "filosofi-medici" ed è fautore di una medicina umanistica che nell'età della tecnica sappia proporsi come valida alternativa all'atteggiamento codificatore e di tipo oggettivo oggi prevalente nella pratica sanitaria. Questo lavoro presenta la teoria da lui elaborata in merito al rapporto medico-malato sia sul piano storico che su quello dottrinale. La concezione dell'amicizia medica che nel malato presuppone fiducia e confidenza e da parte del medico una chiara volontà di aiuto tecnico è basata sull'antropologia medica, la quale implica una concezione della salute e della malattia, come impresa creativa di perfezionamento l'una e come sviluppo di possibilità personali l'altra.
Struttura dinamica della realtà. Il problema dell'evoluzione
di Xavier Zubiri
editore: Marietti 1820
pagine: 340
Nell'attuale dibattito sull'evoluzionismo e sul darwinismo, questo libro di Zubiri offre un interessante contributo da una pro
Meditazioni del Chisciotte
di José Ortega y Gasset
editore: Mimesis
pagine: 121
Con le meditazioni chisciottesche, Ortega indaga sulla peculiarità unica e irriducibile della vita umana, anche se il suo modo d'essere gli appare sotto forma di eroismo e tragedia, la cui espressione è affidata al romanzo. Dei molteplici approcci ermeneutici con cui è stata analizzata quest'opera unanimemente ritenuta fondamentale nell'evoluzione del pensiero orteghiano prediligiamo il significato filosofico con speciale riferimento al tema della vita circostanziale, che dev'essere salvata attraverso un rinnovato rapporto con la cultura, senza eludere la decisiva questione della verità, intesa come verità vitale e prospettiva. Benché incompiuto, da questo primo libro è possibile arguire uno schema sufficientemente organico, basato sull'insinuazione di una teoria metafisica del reale. Così il Proemio contiene la celebre definizione della vita come l'io interagente con la circostanza, con l'imperativo di salvezza di entrambi. La Meditazione preliminare sviluppa una critica della circostanza personale di Ortega e delle condizioni della Spagna del suo tempo. Infine, la Meditazione Prima delinea un'originale concezione del romanzo.
L'esilio come patria
di María Zambrano
editore: Morcelliana
pagine: 176
Il volume raccoglie gli scritti sull'esilio - e dall'esilio - di María Zambrano, qui per la prima volta tradotti in italiano,
Il problema filosofico della storia delle religioni
di Xavier Zubiri
editore: Morcelliana
pagine: 304
Zubiri intende l'indagine teologale - che accompagna il suo pensiero fino a diventarne la dimensione irradiante - come il fond
L'esilio come patria
di Maria Zambrano
editore: Morcelliana
pagine: 256
L'esilio è, per così dire, la cifra del pensiero di Marìa Zambrano. Una condizione esistenziale, vissuta e pensata nei suoi fondamentali momenti (sradicamento, abbandono, solitudine, esser nulla), a partire dalla quale elabora la sua originale teoria della conoscenza: l'essere che noi siamo non è solo un cogito, un soggetto cartesiano, ma appunto un essere che patisce. La ragione in grado di coglierlo, che esce allo scoperto nell'esilio, è una ragione intuitiva prima che discorsiva e razionale: capace di rivelare. Emblematici in tal senso gli scritti sull'esilio - e dall'esilio - qui per la prima volta tradotti in italiano e tratti in gran parte da un'opera progettata dalla filosofa e rimasta incompiuta: l'esilio appare il luogo metafisico di tale "rivelazione", vera patria dove l'essere rinasce libero dalle coercizioni del pensiero dogmatico.