Libri di C. De Marchi
L'assistente
di Robert Walser
editore: Adelphi
pagine: 237
Joseph Marti viene dalle «profondità della società umana, dagli angoli bui, silenziosi, meschini della grande città» e si acci
Commedia
di Robert Walser
editore: Adelphi
pagine: 234
Una Cenerentola che ama servire e farsi battere dalle sorelle; il principe che all'improvviso s'innamora della matrigna di Bia
Due Sicilie
di Alexander Lernet-Holenia
editore: Adelphi
«'Il Re delle Due Sicilie', abbreviato nell'uso in 'Le Due Sicilie', era il nome di un reggimento di ulani dell'esercito austr
I segreti della Giara
di Alfredo Casella
editore: Il saggiatore
pagine: 237
La scena musicale italiana con cui si apre il ventesimo secolo è ancorata, agli occhi di alcuni interpreti e critici coevi, a un sentimento di tradizione melodrammatica e a una provincialità "piccolo borghese" che ne rende impossibile qualsiasi evoluzione. Una forte opposizione votata al progresso inizia però a essere esercitata da coloro che per primi presentono il respiro internazionale che di lì a breve investirà il paese. Fra questi profeti, nessuno avvertì la necessità del cambiamento con la stessa intensità e profondità di Alfredo Casella. Compositore, musicista e uomo d'azione, Casella è stato un artista eclettico, impegnato non solo nella teorizzazione e nell'esecuzione della musica, ma anche nella sua rifondazione; ha misurato le temperature culturali europee, instaurando profondi rapporti di stima e amicizia con alcuni dei protagonisti del Novecento, come Schönberg e Stravinskij; ha militato con passione sul territorio italiano, fondando insieme a Gian Francesco Malipiero e Gabriele D'Annunzio la Corporazione delle nuove musiche, e dando alla luce opere come "La giara" e "La favola di Orfeo". Nei "Segreti della giara", che il Saggiatore propone in una nuova edizione, Casella intreccia la biografia familiare con quella intellettuale - in un percorso straordinario che parte da Torino, città della sua infanzia, e arriva prima a Parigi e poi a Roma -, e racconta se stesso "senza alterazioni e senza attenuazioni", non tacendo nessuna verità.
Stillbach o della nostalgia
di Sabine Gruber
editore: Marsilio
pagine: 320
Alla morte improvvisa di Ines, sua amica d'infanzia, Clara si mette in viaggio verso Roma per portarle un ultimo saluto
Il padre Goriot
di Honoré de Balzac
editore: Feltrinelli
"Balzac è romanziere assoluto, è romanziere prima che realista: il processo di riproduzione della realtà o di sue parti è in lui sempre sottoposto alle esigenze e agli intenti del narratore; e per lui sarebbe più esatto parlare, non di realismo, ma di forzatura romanzesca della realtà; ciò vale sicuramente per le scene ad effetto, in cui è innegabile l'esasperazione di elementi della trama; ma un'altrettale esasperazione è anche nei caratteri, nei gesti, nelle fisionomie: non è necessario pensare alle "fiamme d'inferno" riverberanti sul volto di Vautrin, basta prendere, proprio nella descrizione d'apertura del romanzo, le "bocche vizze" e i "denti avidi" dei pensionanti: dettagli feroci e deformanti, non realistici." (dall'Introduzione di Cesare De Marchi)
Com'è piccolo il mondo!
di Martin Suter
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 335
Da quando a sei anni la madre l'aveva abbandonato, Konrad Lang, detto Ko-ni, era stato il giocattolo di Thomas (Tomi) Koch. E da giocattolo Koni era cresciuto, burattino senza energia propria legato ai fili dei potenti Koch, famiglia di magnati svizzeri dell'industria e della finanza. Se Tomi lasciava il Liceo a causa della sua inadeguatezza, anche Koni doveva seguirlo nel collegio per ricchi svogliati, malgrado lui non incontrasse nessuna difficoltà nello studio. Se Tomi stentava alle lezioni di piano, Koni impressionava il maestro con il suo talento che però non poteva sviluppare. Finché erano da soli, Tomi si comportava da amico, ma appena compariva qualcuno su cui voleva far colpo, ecco che Koni tornava "il figlio di una nostra ex domestica che mia madre aiuta". Col tempo, poi, ogni talento e i minimi affetti erano appassiti, e del piccolo Koni rimaneva il sessantenne di eleganza perfetta, mite e amabile ma capace solo di ubriacarsi e fare guai. Un mantenuto malsopportato, che l'ottantenne matriarca dei Koch tiene a distanza con un povero vitalizio purché stia fuori dai piedi: Elvira Senn, vedova del fondatore, matrigna di Thomas e nonna dell'erede Urs, la gran dama della finanza, che tiene nel pugno di ferro tutto il clan, gli ha rubato la vita eppure sembra avere con Koni un conto in sospeso da fargli pagare a suon di umiliazioni gratuite. Da un momento all'altro Koni si innamora e inaspettatamente smette di bere. La vita sembra finalmente si sia decisa a sorridergli, ma invece non ha finito di giocare...
L'ultimo dei Weynfeldt
di Martin Suter
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 331
Adrian Weynfeldt è l'ultimo rampollo di una ricca famiglia di industriali da cui ha ereditato beni, proprietà, quadri e mobili antichi, nonché il bellissimo appartamento in cui vive. Cinquantenne, scapolo e senza figli, collezionista ed esperto d'arte, ricco, elegante e prigioniero delle sue stesse buone maniere, Adrian conduce nel lusso una vita tranquilla e regolare, scandita da impegni lavorativi (lavora per una celebre casa d'aste internazionale, fornisce consulenze e stime su opere d'arte, e ha la fama di essere un grande esperto in materia) e momenti sociali, anche quelli all'insegna della ripetitività: il sabato sera incontra al ristorante gli amici "vecchi", della generazione dei suoi genitori, il giovedì a colazione l'altro gruppo di amici, i "giovani", nei confronti dei quali ha un atteggiamento paterno e protettivo. Amici della sua età non ne ha. Amici veri apparentemente neanche, visto che è circondato da persone che approfittano di lui in maniera abbastanza spudorata, facendosi finanziare progetti cinematografici, vernissage, viaggi in Polinesia. Una sera in un bar incontra la misteriosa Lorena, con la quale inizia una strana relazione: lei approfitta di lui e non solo economicamente, mentre Adrian non sa neanche il cognome di Lorena, né il suo numero di telefono né dove abiti e vive nell'attesa delle sue telefonate e dei loro incontri. Ma il vero protagonista del romanzo è un quadro di Félix Vallotton: "La Salamandre".
I filosofi e l'amore. L'eros da Socrate a Simone de Beauvoir
editore: Raffaello Cortina Editore
pagine: 212
Intermediario tra l'umano e il divino per Platone, in Lucrezio l'amore è una lusinga mortale
Novelle
di Arthur Schnitzler
editore: Feltrinelli
pagine: 205
"Se un denominatore comune hanno queste novelle, è l'atmosfera diffusa e il senso invincibile d'insicurezza dentro cui, volenti o nolenti, si muovono i personaggi. Le tecniche di scrittura sono diverse, e non c'è predominanza dell'una o dell'altra in un dato periodo creativo dell'autore: il quale probabilmente nella scelta si lasciava guidare dal soggetto della novella (dall'introduzione di Cesare De Marchi).
Com'è piccolo il mondo!
di Martin Suter
editore: Feltrinelli
pagine: 272
Un incendio apre il romanzo e annuncia il manifestarsi della malattia del sessantenne Konrad Lang. Le sue crescenti leggerezze si dispongono in un quadro clinico preciso e scientificamente documentato, ma rappresentano anche gli ingredienti di una trama spumeggiante. Il merito dell'autore è di aver trovato il difficile equilibrio tra una comicità contenuta e il nucleo inevitabilmente drammatico della storia.