Libri di Giuseppe Vico
Non lasciatevi rubare la speranza. L'orizzonte educativo di papa Francesco
di Giuseppe Vico
editore: Rubbettino
pagine: 146
Il volume si propone di cogliere ciò che papa Francesco semina, in terreni con un po' di erbacce, e in termini di possibili re
L'esigenza di educare
Atti del Convegno di Dipartimento. Milano, 22-23 ottobre 2009
editore: Vita e pensiero
pagine: 192
Questo libro raccoglie gli Atti del Convegno "L'esigenza di educare", promosso dal Dipartimento di Pedagogia dell'Università C
Perché sciupare la spiritualità dei giovani?
di Giuseppe Vico
editore: Vita e pensiero
pagine: 128
La spiritualità è la più alta espressione dei
talenti della natura umana. Riavvertiamo il
richiamo di questa voce interiore che è anche
segno dell’intenzione di fedeltà dell’uomo alla
sua presenza nel mondo. Sono tanti i giovani
che, scoprendo il valore della loro spiritualità
e la difficile impresa di difenderla dalle vulnerabilità
e dai condizionamenti, scelgono di
ripensarsi e di interpretare la verità interiore
con gli occhi aperti ad azzardi sulla realtà
esterna. Gli adulti disquisiscono e sono educatori
fragili, spesso superficiali. Bambini e
adolescenti attendono testimoni e presentano
il conto sulla ‘commedia umana’ di una
responsabilità educativa che non sa calarsi
nella spiritualità individuale e in quella delle
interazioni.
Parlare della spiritualità dei giovani non può
prescindere da un ripensamento degli adulti
sui fondamenti e sui fini dell’educazione e su
quel presupposto di ogni agire educativo che
è il talento proprio di ciascuna persona: l’educabilità.
Precondizione per tenere ben fermo
che l’educazione è sempre un risorgere. Non
può essere intesa come un inutile e frivolo
riempire vuoti. È, invece, scelta di senso,
opzione per l’uomo e per ciò che lo costituisce
nella sua interiorità e responsabilità. C’è
di che stupirsi: il tempo delle emergenze porta
in luce nostalgia verso la quiete interiore e
l’ascolto del demone che ci sollecita a una
‘rivoluzione educativa’. Credere nella spiritualità
dei giovani appare la scelta migliore per
educare a trascendersi, a risorgere in noi stessi
e con gli altri proprio nell’agire della pedagogia
delle piccole cose quotidiane.
Emergenza educativa e oblio del perdono
di Giuseppe Vico
editore: Vita e pensiero
pagine: 192
Il volume coglie il senso della sfida, assai problematica, che l'emergenza educativa ormai incombente sta portando alla societ
Aldo Agazzi
L'amore per l'uomo e la teoresi pedagogica. Convegno di studio nel centenario della nascita (1906-2006)
editore: Vita e pensiero
pagine: 208
Il volume raccoglie gli atti del Convegno tenutosi presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano il 22 marzo 2007 sul tema Aldo Agazzi. L’amore per l’uomo e la teoresi pedagogica, organizzato dalla Facoltà di Scienze della formazione e dal Centro studi e ricerche sul disagio e le povertà educative della stessa Università. I saluti introduttivi e le relazioni della giornata, che ha visto un’ampia partecipazione di studiosi e di studenti, hanno ricordato e posto in risalto la peculiarità della persona, la profondità teoretica del pensiero, il vasto e articolato impegno per la scuola e per l’educazione e la produzione scientifica di Aldo Agazzi nel centenario della nascita (1906-2006).
Giornata intensa di ricordi, di riflessioni e di sintesi significative sulla pedagogia del grande Maestro, rivisitata e, per certi aspetti, anche riscoperta nei suoi risvolti e nelle sue alte declinazioni educative e di impegno istituzionale.
Orientamenti per educare alla cittadinanza
editore: Vita e pensiero
pagine: 160
Il problema dell’educazione alla cittadinanza nel nostro tempo si presenta con esigenze nuove, fortemente connotate in una dimensione ormai planetaria. Sempre meglio i problemi dell’uomo vengono assunti come questioni dell’umanità intera, anche se nuovi fenomeni di intolleranza, povertà e sfruttamento rendono la qualità della vita e l’emancipazione degli ‘ultimi’ una questione complessa e spesso drammatica. In questo quadro si fa forte l’esigenza di conoscere e agire per sviluppare le condizioni minime di una reale cittadinanza in sede locale e in una prospettiva globalizzata; cittadinanza che non può essere ridotta al prendersi cura sul piano assistenziale o alla pura ‘prossimità’, ma la cui creazione necessita di specifici supporti per promuovere una partecipazione attenta alle singole identità. Il fine è quello di evitare, intervenendo sul piano educativo e su quello etico-politico, che alcuni possano ritenersi o costruirsi socialmente o culturalmente ‘più cittadini degli altri’.
L' avvento educativo dei 'poveri cristi'
di Giuseppe Vico
editore: Vita e pensiero
pagine: 460
Perché un libro sui poveri cristi? A questo interrogativo si intende dare qualche risposta richiamando, anche in chiave critica, natura e ragioni del discorso pedagogico. ‘Povero cristo’ può significare un poveraccio, una persona da poco, ma anche l’uomo delle Beatitudini: il povero, l’umiliato, l’afflitto, il perseguitato, il non-oggetto di perdono. Povero è colui che ha poco o nulla e sa cogliere la vita con una ricchezza interiore a volte insperata; povero è chi rischia sulla quotidianità che spesso opprime; è colui che viene sopportato ma non ascoltato; colui il quale coglie ipocrisia e retorica con un mutismo denso di significato educativo. La cultura pedagogica è stata assai latitante su queste problematiche. Il ‘povero cristo’ ha sete di educazione, di perdono e deve spesso eclissarsi dai canali formativi ufficiali. Da queste sacche di povertà, così ricche di talenti, può emergere un’umanità nuova o questa umanità è già presente con una forza che gli altri non sanno e/o non vogliono ascoltare? Giuseppe Vico non indugia su colpevoli o condizioni negative ma sulla responsabilità intrinseca al vivere accanto, al servire, al prendersi a cuore la vita di chi soffre, ha fame e sete, non si vede riconosciuti pari opportunità e integrale rispetto della propria umanità. Difficile e inutile distinguere tra ‘poveri cristi’: la sintesi trascende le distinzioni grammaticali e di primato: ‘cristo’ è parola-avvento che si rivela, irrompe, supera frontiere e apre alla fede, alla speranza e alla carità nell’incontro personale con il Cristo. E ‘povero’ assurge a protagonista di rinascita e di resurrezione nel ristagnare della condizione umana su divari sempre più incolmabili. Vico è convinto che, anche nel nostro tempo, la povertà sia un’‘opera d’arte’ e che gli artisti conservino ricchezza ispirativa ed espressiva per dare vita al bello, rompere il silenzio, accompagnare il cammino creativo delle comunità e promuovervi il desiderio di autonomia e l’educazione concreta all’autogestione e all’autogoverno.
Pedagogia generale e filosofia dell'educazione
Seminari itineranti interuniversitari di pedagogia generale
di Giuseppe Vico
editore: Vita e pensiero
pagine: 248
Questo volume raccoglie i contributi dei relatori al Seminario itinerante interuniversitario sul tema «Pedagogia generale e filosofia dell’educazione», svoltosi a Milano, nell’Università Cattolica, il 4 novembre 2005.
La condizione attuale della pedagogia è stata colta nella sua identità e dignità scientifica e nella sua complessità articolata e sempre più presente nelle risposte ai bisogni educativi e formativi del nostro tempo. Presenza non certo facile ma che sollecita a confermare fiducia e speranza nella ricerca pedagogica. Non si poteva escludere il rapporto peculiare e determinante con la filosofia, con la filosofia dell’educazione e con gli snodi fondamentali che hanno arricchito la pedagogia di molte opportunità fondative e di più puntuali attenzioni alla persona, alla società e a un’umanità sempre più connotata dalla mobilità e dal bisogno che qualcosa di forte e di condiviso permanga nell’educazione dell’uomo.
La sostanza e l’originalità degli interventi assumono, in questo particolare momento culturale, un significato di riconsiderazione del sapere pedagogico e di rilancio dello stesso alla luce di una nuova motivazione presente nei vari contesti universitari.
Erranza educativa e bambini di strada
Teoria e narrazioni
di Giuseppe Vico
editore: Vita e pensiero
pagine: 144
Questo volume offre un approccio teorico e narrativo ai problemi educativi dei bambini di strada
Memoria della Shoah e coscienza della scuola
editore: Vita e pensiero
pagine: 208
«Purtroppo non possiamo affermare che in questi cinquant’anni la scuola abbia brillato per elaborazione culturale ed educativa sui grandi, drammatici eventi della storia contemporanea. Solo di recente si è avuto un significativo risveglio intorno ai temi dei vari olocausti del nostro secolo. Ciò documenta e al tempo stesso sollecita il presente volume, raccogliendo esperienze, percorsi didattici, riflessioni sulla scuola come luogo di trasmissione alle nuove generazioni della memoria del genocidio ebraico.
Certo, la portata dell’evento-Shoah è complessa, variegata, tale da indurre a elaborare interpretazioni solo a lunga scadenza e attraverso un lavoro graduale di ascolto delle testimonianze e di raccolta del materiale. La Shoah è diventata, insomma, un grande libro della memoria. Ma se è vero che per fare coscienza della Shoah occorrono tempo e preparazione educativa, è pur vero che la memoria va sostanziata, soprattutto per le giovani generazioni, da un’attenzione altrettanto forte ai problemi del presente. Sarebbe un grave errore educativo indulgere sulla memoria del passato e lasciare i giovani soli ad affrontare le urgenze di oggi. La tematica della Shoah è, quindi, questione di recupero culturale, di ridefinizione dei fini dell’educazione, di ricomposizione dell’unità delle coscienze individuali e collettive attraverso l’opportunità di vivere esperienze significative e condivise. Per questo proprio la scuola – una scuola ricca di valenze educative e formative – rappresenta il terreno più idoneo per ‘fare memoria’, per tenere desta la coscienza sul presente, per sollecitare all’immaginazione e al progetto» (dall’Introduzione di Giuseppe Vico).