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Libri di M. Ferrara

Territori. La trilogia della banlieu

di Olivier Norek

editore: Rizzoli

pagine: 320

A Malceny, nel dipartimento parigino della Seine-Saint-Denis, un'infilata di esecuzioni sommarie ha fatto piazza pulita dei bo
18,00

Hashish

di Théophile Gautier

editore: Passigli

pagine: 93

In un antico palazzo dell'isola Saint-Louis, a Parigi, si riuniscono i membri di un misterioso "club" per sperimentare gli effetti dell'hashish: tra gli adepti ci sono anche scrittori del calibro di Balzac, Nerval, Baudelaire e Gautier. Ed è proprio Théophile Gautier a rivelare per primo, in un articolo e poi in un lungo racconto diventato giustamente celebre, "Il club dell'hashish", i retroscena di quelle riunioni dove la droga suscita delizie voluttuose, ma anche incubi e brividi d'orrore. Del resto l'ambiguità dei paradisi artificiali tanto ricercati dalla generazione romantica, sarà messa in luce qualche anno dopo in modo magistrale da Baudelaire. Da parte sua Théophile Gautier, la cui opera narrativa e poetica, a furia di "cambiare il dizionario in tavolozza", rivaleggia spesso con la pittura, sa descrivere le allucinazioni, siano esse causate dall'hashish o dall'oppio con il talento di un maestro del genere fantastico.
8,50

L'harem

di Gérard de Nerval

editore: Passigli

pagine: 93

Il racconto "L'harem" fa parte di quel "Viaggio in Oriente" che Nerval pubblicò prima in una serie di articoli, poi in due edizioni incomplete dal titolo "Scene della vita orientale", e, infine, nella versione definitiva apparsa nel 1851, quattro anni prima del suicidio dello scrittore. Il viaggio, in realtà, Nerval lo effettuò in due riprese, fra il 1843 e il 1844, ma la sua opera, e dunque anche il racconto qui pubblicato, non rappresenta un mero resoconto di quell'itinerario. Nerval scrive in effetti un 'romanzo-viaggio', e all'interno di esso l'episodio narrato ne "L'harem" si staglia fra tutti come quello più 'romanzesco'.
7,50

Sognando Maldini

di Fatou Diome

editore: Edizioni lavoro

pagine: 190

Una galleria di ritratti di emigrati africani in Francia è il fulcro di questo romanzo d'esordio, per vari mesi in vetta alle classifiche di vendita francesi. Tra i vari personaggi spiccano la protagonista, Salie, una donna ormai in bilico tra due continenti, e il suo interlocutore privilegiato, Madické, il fratellino rimasto al villaggio con il sogno di diventare un famoso calciatore, come il suo idolo Maldini. Lucida visione dei mille risvolti dell'emigrazione nella società globalizzata, la narrazione mette in primo piano le aspettative e gli squilibri vissuti da chi lascia una realtà povera di mezzi, ma ricca di umanità, per trovarsi immerso in un mondo che mortifica la dignità e infrange tutti i sogni.
11,00

Il velo di draupadi

di Ananda Devi

editore: Edizioni Lavoro

pagine: 196

In una narrazione carica di drammaticità, interamente ambientata nella comunità indiana dell'isola di Mauritius, a cui appartiene, Ananda Devi indaga il lato oscuro della vita quotidiana di figure femminili intrappolate in una spirale di eventi distruttivi. La protagonista di questo romanzo, Anjali, sopraffatta dalla grave malattia del figlio, accetta in piena autonomia il tradizionale rituale del fuoco, che segnerà per lei la nascita a nuova vita. Ananda Devi, tra le voci più significative dell'attuale panorama letterario mauriziano, fa dell'isola - mai ridotta a paradiso esotico e nemmeno a chiuso ghetto insulare - l'ambiente ideale per rivelarci quello che di più profondo l'India ha da offrire all'essere umano, la sua spiritualità.
8,00

Rimbaud il figlio

di Pierre Michon

editore: Passigli

pagine: 104

Pubblicato in Francia da Gallimard nel 1991, "Rimbaud il figlio" è divenuto nel giro di pochi anni un piccolo grande 'classico' dei nostri giorni. Il libro ripercorre, nello stile di Pierre Michon, il 'prodigio' Rimbaud, gli anni della scrittura e del silenzio che hanno rivoluzionato la letteratura moderna; e lo fa non tanto per restituirci una precisa realtà biografica, ma per affrancare l'enigma Rimbaud dalla sua vulgata, dandoci così un'originale visione del poeta, percorsa soprattutto da intuizioni e affidata in primo luogo al ritmo incantatorio di una scrittura considerata con ragione, oggi in Francia, davvero magistrale.
10,00

Bicentenario

di Lyonel Trouillot

editore: Edizioni lavoro

pagine: 99

Il libro narra la giornata particolare di due fratelli haitiani agli inizi del 2004 mentre si festeggiano i duecento anni dell
10,00

Maestro Zacharius o l'orologiaio che aveva perduto l'anima

di Jules Verne

editore: Passigli

pagine: 89

A Ginevra, nel medioevo, l'orologiaio più famoso della città, il vecchio mastro Zacharius, è convinto di esser riuscito a padroneggiare il tempo, avendo racchiuso una parte della propria anima in ogni pezzo da lui fabbricato. Ma un giorno gli orologi si fermano all'improvviso l'uno dopo l'altro e per Zacharius è la fine del suo orgoglioso sogno di dominio, a meno che non riesca a trovare l'unico orologio che ancora funziona. Seguito dalla figlia Gérande e dall'apprendista Aubert, il vecchio impazzito percorre dunque le solitudini alpine fino al castello di Andernatt, dove alla fine il tempo gli si mostrerà nei panni di un vecchietto grottesco e malefico...
8,00

La marchesa di Brinvilliers. Delitti celebri

di Alexandre Dumas

editore: Passigli

pagine: 147

Come gli altri "Delitti celebri" anche "La marchesa di Brinvilliers" si basa su una rigorosa documentazione, comprovata dalle fonti adoperate da Dumas: gli atti del processo e talune testimonianze del tempo. Marie Madeleine d'Aubray, marchesa di Brinvilhiers, è degna di figurare negli annali criminali del Grand Siècle: assassina del padre e dei fratelli, senza contare i tentativi andati a vuoto di avvelenare la sorella, il pur compiacente marito, qualche amante e persino una figlia ritenuta un po' tarda di mente, la marchesa ha anche sperimentato "in anima vili" i suoi veleni, usando come cavie i malati degli ospedali. Una vita scellerata dunque, che Dumas indaga e ricostruisce con grande attenzione, senza rinunciare al piacere della narrazione.
8,50

Luminarie di città

editore: Lupetti

pagine: 109

Il libro pubblica i progetti per le luminarie, realizzate nel centro storico di Palermo nel 2005, di sette designer: Studio Bellini, Pierluigi Cerri, Michele De Lucchi, Italo Lupi, Italo Rota, Paolo Rizzato e Denis Santachiara. Si presentano anche gli atti del convegno "Luci della città - Luminarie a Palermo" dove si discutono temi quali il rapporto innovazione-tradizione, il design della luce, la nuova attenzione alle luci della città, agli allestimenti e agli eventi su scala urbana.
13,00

Gli amanti di Kandahar

di Joseph-Arthur de Gobineau

editore: Passigli

pagine: 82

Il nome di Arthur de Gobineau (1816-1882) è legato soprattutto ad uno studio molto controverso, poco scientifico e di scarsa presa sui suoi contemporanei (per esempio venne criticato dallo stesso Tocqueville, che di Gobineau era amico), ma che doveva divenire poi uno dei capisaldi del razzismo otto-novecentesco: il Saggio sulla disuguaglianza delle razze umane (1853-1855), nel quale Gobineau affermava il privilegio della razza ariana, e che dunque sarebbe arrivato, peraltro non senza interessate manipolazioni, ad influenzare le stesse teorie del nazismo. Ma Gobineau non fu solo questo. Fu innanzitutto un importante diplomatico, e, come scrittore, ha lasciato alcune opere storiche, di viaggio e di fantasia di grande rilievo. Fra queste ultime, un posto particolare hanno le Nouvelles asiatiques (1876), delle quali il racconto Gli amanti di Kandahar rappresenta forse l'espressione più alta e convincente, storia tragica in cui l'onore cavalleresco fa la parte del leone, ma insieme bellissima storia di un amore contrastato.
8,00

Paesaggi originari. Borges, Hemingway, Kawabata, Michaux, Nabokov

di Olivier Rolin

editore: Passigli

pagine: 114

L'infanzia si nutre di paesaggi che persistono nel corso di tutta l'esistenza, paesaggi che la memoria continua a riproporre anche quando si crede di averli abbandonati per sempre. Le opere degli scrittori, come scrive Olivier Rolin, "non scaturiscono da un'unica origine, ma da un groviglio di origini", e fra queste proprio i paesaggi "originari" che hanno visto crescere e che hanno dato una "forma" alle prime scoperte ed esperienze di ciascun individuo. Questo volume è il risultato di una serie di viaggi attraverso le opere, i luoghi, il tempo. Scritto nel 1999, l'interesse dell'autore si è concentrato su cinque grandi scrittori nati nello stesso anno del secolo precedente: Jorge Luis Borges, Ernest Hemingway, Yasunari Kawabata, Henri Michaux, Vladimir Nabokov. Cinque scrittori fondamentali del Novecento, "dispersi" fra loro da una geografia vasta come il mondo intero e "ricollegati" da Rolin, che ha voluto rileggerne le opere confrontandole con la fisicità dei loro luoghi d'origine. Questa edizione è arricchita da fotografie e da due incisioni di Gianni Stefanon.
12,50

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