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Medusa Edizioni: Rhythmós

Interludi. Testo neerlandese a fronte

di Karel Van de Woestijne

editore: Medusa Edizioni

pagine: 499

Il sogno della Grecia. Un sogno nordico e decadente, di una Grecia preclassica e ancora barbara. Un sogno nordico, fiammingo, fatto da un fiammingo dell'inizio del secolo scorso. Dopo la traduzione parziale dei "Sette contro Tebe" di Eschilo e dell'"Iliade", Karel van de Woestijne si dedica alla stesura di poemi o meglio poemetti epici, raccolti nei volumi "Interludi I", "Interludi II" e "Il sole alle spalle" (del 1912, 1914 e 1924). Il lettore scoprirà in questo libro i poemetti epici "greci" di Van de Woestijne: quattro sono dedicati all'eroe Eracle, alle sue Fatiche (contro il re Diomede, il gigante Alcioneo, il cinghiale di Erimanto) e al matrimonio, nel suo nuovo statuto di dio dell'Olimpo, con Ebe; uno alla regina Elena di Sparta (ma già, in sogno, di Troia); uno alla guerriera Pentesilea, regina delle Amazzoni, corsa in aiuto del vecchio re Priamo e segretamente innamorata di Achille; infine un testo incompiuto è dedicato al dio Apollo diventato pastore. Il libro presenta, dopo una densa introduzione sull'autore e sulla sua poetica, un corpus di oltre 5000 versi. Si tratta della prima ampia traduzione della poesia epica di Van de Woestijne. L'epica è qui un sogno decadente, sbalorditivamente moderno. I versi riecheggiano Omero e Virgilio mentre la sensibilità è vicina a quella di Baudelaire, Mallarmé, Valéry. La traduzione ha cercato, come dice Leopardi, di "conservare il carattere" dell'autore "in modo ch'egli sia tutto insieme italiano e straniero".
32,00

Le montagne russe

di Nicanor Parra

editore: Medusa Edizioni

pagine: 168

"La poesia morirà se non la si offende / bisogna possederla e umiliarla in pubblico / poi si vedrà cosa diventa". Con le armi dell'ironia e dell'autoironia, della satira e del paradosso il cileno Nicanor Parra ha rivoluzionato la poesia di lingua spagnola creando un'opera "sovversiva ma non militante" (L. Morales), dotta e popolare al tempo stesso, capace di divertire e turbare il lettore con sconvolgente immediatezza. Resta più che mai valido l'invito, contenuto in un celebre testo degli anni Sessanta, a fare un giro sulle sue montagne russe: "Salite, se credete. / Se poi scendendo perderete sangue / Da bocca e naso io non ne rispondo". La poesia di Parra, la più studiata e discussa, insieme a quella di Neruda e Vallejo, del Novecento ispanoamericano, è in larga misura sconosciuta al pubblico italiano. Questa edizione ne ripercorre la traiettoria dai Poemas y antipoemas del 1954 fino alle raccolte più recenti, che testimoniano la vitalità di uno sguardo beffardo e irriverente.
16,50

Stanco di vedere. Testo spagnolo a fronte

di Luis G. Montero

editore: Medusa Edizioni

pagine: 219

Un libro, "Stanco di vedere", scritto quando l'autore aveva già compiuto cinquant'anni e dove s'impone il ricordo, il sentimento del tempo e della giovinezza, con i suoi gesti d'amore e i momenti difficili della vita. Però continua la linea fondamentale della poesia di Luis Garcia Montero: il canto alla vita e la traccia della biografia intima che comprende gli affetti familiari, l'amore per sua moglie - la scrittrice Almudena Grandes, alla quale sono dedicati i versi iniziali del libro -, la politica e la città di Granada, dove il poeta insegna e vive. Un libro maturo, nel quale, una volta di più, con un accento personale e malinconico, Garcia Montero dialoga con le cose, le persone, registra i fatti della vita di tutti i giorni, ma anche commenta le vicende della cronaca nazionale spagnola con una consapevolezza attenta alla difesa dei valori autentici della giustizia e della solidarietà umana.
19,00

Senza Eden. Poesie scelte (1929-1980)

di Carmen Conde

editore: Medusa Edizioni

pagine: 120

Carmen Conde è voce tra le più intense della poesia spagnola moderna, capace di esprimere il doppio registro dell'innovazione e del rispetto della misura classica; la sua notorietà è consacrata nel 1978 dal suo ingresso nella Real Academia Española, prima donna a ottenere tale prestigioso riconoscimento che, comunque, giungeva a un'età avanzata. Il ritardo si spiega da una parte con il lungo interregno della dittatura franchista, che non poteva certo perdonare alla poetessa il coinvolgimento politico a fianco del marito, lo scrittore Antonio Oliver, militante repubblicano, e dall'altra con il processo di emarginazione a lungo subito dalla figura femminile nel campo delle arti e delle lettere spagnole. Si potrebbe aggiungere che è anche esistito nei confronti dell'opera della Conde un certo pregiudizio, motivato per alcuni ma si tratta di una lettura superficiale - dall'interesse limitato al tema d'amore, alla ricerca dell'Eden perduto e all'unione mistica con Dio, al quale con slancio e angoscia la scrittrice di continuo si rivolge. Motivi tutti presenti nell'opera di Carmen, autrice di una vasta produzione letteraria che comprende prose poetiche, libri di versi e anche numerosi libri per bambini, oltre agli studi e le antologie poetiche dedicate all'attività letteraria che ha come protagonista la donna.
12,50

Nel mondo che verrà

di Roberta Spear

editore: Medusa Edizioni

pagine: 72

Walt Whitman, Ted Hughes, H.D. Lawrence, Neruda, Szymborska sono alcuni fra gli autori che, come scrive il poeta americano Philip Levine nella presentazione a questo libro, più influenzano il modo meravigliato e sorpreso con cui Roberta Spear guarda il mondo che le sta attorno. Un mondo in disfacimento, che tuttavia la poetessa californiana osserva, nomina e consacra con la parola poetica; un mondo desolato dal quale riesce a fare emergere "un alone di inattesa spiritualità". Con lo stesso sguardo stupito Roberta Spear osserva i paesaggi italiani a lei molto familiari per i frequenti periodi trascorsi in Italia, e con la stessa curiosità legge e traduce Dante, Ungaretti, Sinisgalli. Questo libro raccoglie le poesie dedicate da Roberta Spear all'Italia. Non solo i paesaggi liguri o le architetture religiose del Veneto, ma anche le storie che quei luoghi sollecitano alla mente immaginifica dell'autrice. I luoghi ordinari si fanno straordinari e le visioni trasformano gli oggetti comuni in oggetti magici. Un'Italia vista con gli occhi stranieri di una poetessa capace di lasciarsi sedurre, e di sedurre con la stringata e lirica semplicità delle storie della gente comune (una zingara che chiede la carità davanti alla cattedrale di S. Zeno, un gruppo di turisti in visita a un santuario sul lago d'Orta, i bambini che corrono sulla riva a Monterosso), storie che trova dappertutto, come nelle pagine di Pavese, poeta continuamente letto e molto amato.
10,00

Invocazioni. Poesie scelte 1927-1962

di Luis Cernuda

editore: Medusa Edizioni

pagine: 192

Uomo dai mille volti, combattuto tra realtà e utopia, ma sempre alla ricerca di un vano equilibrio degli opposti, Luis Cernuda
18,00

Lontano dall'Eden

di Ben Cami

editore: Medusa Edizioni

pagine: 171

Una poesia classica e moderna, una lingua arcaica e quotidiana, il mito biblico della cacciata di Caino dall'Eden che si fa viaggio errante attraverso deserti, nebbie e fango, dove il paesaggio risulta pesantemente nordico e nello stesso tempo astratto, trasparente, dove convivono il ricordo dell'Eden e il sogno della Terra promessa: siamo noi gli abitanti del paese destinato a Caino, noi che siamo i suoi discendenti e continuiamo a coltivare la violenza. Dalla Genesi all'attualità più bruciante, alla quotidianità più disarmante... Il libro raccoglie i momenti più salienti della ricerca del poeta belga in lingua nederlandese Ben Cami (Ben sta per Benjamin e Cami è un cognome brabantino), nato in Inghilterra nel 1920 da madre inglese e da padre fiammingo e morto in Fiandra nel 2004: da La Terra di Nad del 1954 (che viene qui tradotta interamente) a A ovest dell'Eden del 1998 (di cui viene tradotta la sezione principale), mentre altre pagine tratte dall'intera produzione del poeta mostrano l'origine, la continuità e la direzione della vena epica e mitica che più caratterizza tale scrittura. La critica sta finalmente riscoprendo quello che appare ormai un classico troppo a lungo ignorato della poesia novecentesca, un classico che ha saputo fondere l'esperienza avanguardistica (che ha condiviso col suo conterraneo Hugo Claus) e prima ancora modernista (vedi anzitutto Eliot e la sua Terra desolata) con il mito biblico fondatore della nostra società.
17,50

Neonato. Poesie scelte

di Kate Clanchy

editore: Medusa Edizioni

pagine: 128

Tra le voci poetiche di lingua inglese delle ultime generazioni Kate Clanchy è senza dubbio una delle più popolari e allo stesso tempo più stimate dalla critica. La sua poesia è fresca, audace e immediata. È accessibile, intensa, ricca di sensualità e di metafore inaspettate, di originalissime immagini. Di grande abilità formale, e di forte musicalità. Clanchy non ama una lingua "poetica", ma usa con grande efficacia tutta la ricchezza e la pienezza della lingua quotidiana. Il suo è un mondo positivo, ottimista, solare. Le tematiche sono universali: eros, amore, desiderio, affetti familiari, maternità. Tanto la sua esperienza di insegnante in una scuola londinese, quanto la ristrutturazione della casa di cui lei e il marito personalmente si occupano, vengono sublimate in poesia. Questo volume presenta 50 poesie tratte dalle sue principali raccolte.
13,00

Le porte di eucalipto. Poesie scelte

di Allen Mandelbaum

editore: Medusa Edizioni

pagine: 185

Allen Mandelbaum è conosciuto e apprezzato soprattutto come eccezionale traduttore di classici (ha tradotto in inglese l'Odissea, l'Eneide, le Metamorfosi e la Divina commedia) e di grandi poeti italiani del Novecento (Ungaretti, Quasimodo, Turoldo). Questo volume antologico presenta per la prima volta al pubblico italiano la sua importante attività di poeta. Partendo dai rapidi, intensi ritratti di Artigiano, raccolta d'esordio del 1967, il lettore potrà scoprire la straordinaria complessità culturale e la sapienza immaginativa delle pagine più significative di Chelmaxioms, il grande poema della diaspora ebraica pubblicato da Mandelbaum nel 1977. La città di Chelm, in Polonia, ha avuto lo strano destino di essere un luogo reale e insieme la località immaginaria dove venivano ambientate le barzellette e le storielle bizzarre della cultura yiddish. Ma dal 1942, quando i suoi ebrei furono deportati e uccisi dai nazisti, tanto che alla fine della guerra si poterono contare sì e no quindici sopravvissuti, Chelm ha iniziato a esistere come un terzo luogo, del tutto reale anche se inesistente. È il luogo della poesia di Allen Mandelbaum, che con i suoi versi dedicati a Chelm ha creato una straordinaria metafora della diaspora ebraica, una città d'aria e di porte d'encalipto, completa di geografia, di toponomastica e di undici tribù che la abitano, ciascuna rappresentante di una particolare interpretazione della Legge e dei suoi Commenti.
18,00

La corona di fuoco. Poesie scelte

di Andrej Belyj

editore: Medusa Edizioni

pagine: 213

Andrej Belyj, uno dei vertici del simbolismo russo, amico di Ivanov e di Florenskij, è ancora troppo poco conosciuto dal pubblico italiano. Questo volume presenta una scelta di circa cinquanta testi poetici che compongono un distillato lirico fra i più alti nella storia della poesia del Novecento. Sullo sfondo del decadentismo europeo, della Grande Guerra, della rivoluzione bolscevica, mentre il mondo è in ebollizione, Belyj mette in campo Argonauti, centauri e giullari; macina colori e suoni, oro, azzurro, porpora, fruscii, sibili, sciabordii d'acque e musica: un impasto poetico intriso di misticismo, che compone quella che Belyj stesso chiamava "melodia dell'insieme". Scrive Giuseppina Giuliano nella Postfazione: "La sua "filosofia dell'unità assoluta", la teoria del ricongiungimento dell'umano e del divino, il ristabilimento dell'armonia universale attraverso il regno della "Sofia" si traducono nell'opera di Belyj in cangianti spoglie di "Eterno Femminino". Convinto che il mondo sia governato dal dualismo, Belyj cerca attraverso la poesia di trovare il punto di incontro tra gli opposti principi dell'esistenza. Questo poeta-cantore, lungo la sua vita nasconde dietro una serie variegata di maschere il suo vero volto, perché "da sotto la maschera del visibile si spalanca l'invisibile"."
19,50

Gatti come angeli. L'eros nella poesia femminile di lingua inglese. Testo inglese a fronte

editore: Medusa Edizioni

pagine: 232

È cambiata l'idea dell'amore nel pensiero delle donne di oggi? Certamente sì. Ed è cambiato il modo in cui la poesia delle donne parla apertamente di erotismo e desiderio, quasi autorizzando il lettore a farsi complice confidente della loro ricerca di gioia e di libertà. La posta in gioco non è scontata: alla sfida seduttiva, al caleidoscopio delle fantasie d'amore, al risveglio dei sensi, al simbolismo degli oggetti, ai corpi dell'uno o dell'altra, si contrappongono gli elementi dissonanti, le disarmonie, i fraintendimenti, a volte amari, a volte gustosamente comici. Troviamo le voci più affermate della poesia angloamericana contemporanea: Marge Piercy, Erica Jong, Sharon Olds, Maxine Kumin e Carol Ann Duffy; la più importante poetessa nativa americana, Joy Harjo; le afroamericane Lucille Clifton, Rita Dove, June Jordan; la canadese Anne Michaels; e accanto a loro le indiane Sujata Bhatt e Suniti Namjoshi, la chicana Ana Castillo, la palestinese Suheir Uammad, la neozelandese Fleur Adcock. La parola amorosa delle donne in un'antologia multiculturale dove le diverse identità sono tenute insieme in un "unico corpo". Diversissimi gli stili: onirico, ironico, sarcastico, ma anche colloquiale e attento alla quotidianità. Un'antologia unica nel suo genere.
21,00

Il mio inferno

di Catherine Pozzi

editore: Medusa Edizioni

pagine: 107

"Io non so perché muoio e affogo
12,00

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