Mondadori: Ingrandimenti
Una libertà felice. La mia vita
editore: Mondadori
pagine: 178
«...E ora registro me stesso. Una penna, un foglietto, anche un microfono. Non è che mi senta pronto per stendere le memorie di un rompicoglioni. Voglio soltanto sistemare la mia gioia e, quando c'è, anche il mio sconforto. Per questo annoto, per questo registro. Perché la conquista della democrazia passa anche in un abbraccio, in una discussione sul liberalismo e un'altra sulle rivoluzioni, passa per ogni uomo e per ogni idea capace di migliorare il mondo. Passa per ognuna delle cazzate che ci vengono in mente e che abbiamo la voglia e la forza di comunicare e condividere. L'importante è osare e usarsi, l'importante è accettare ogni sfida che può guadagnare un grammo in più di libertà.» Un libro, Marco Pannella, non aveva mai voluto scriverlo. Come spiega Matteo Angioli, che ha raccolto e curato questa autobiografia: «... poi un giorno ha smesso di sentirsi immortale, ha avvertito che la battaglia, la sua battaglia, poteva concludersi presto. D'un tratto, però, si è trovato anche al cospetto del passato e deve aver cominciato a osservarlo, come forse non aveva mai fatto prima. Eccolo, dunque, il suo libro. Ecco il senso delle pagine che abbiamo costruito con lui, parola più aggettivo meno, sensazione dopo sensazione, giornata dopo giornata. Non è stato facile, ma è stato meraviglioso». Questo libro è una sorta di resoconto intimo di una passione totalizzante per la libertà e i diritti, di battaglie, digiuni, infinite discussioni, «come se la vita fosse una lunga riunione politica». Ma è anche il diario dell'amore e del dolore dei suoi ultimi mesi di vita, una lezione involontaria di saggezza e nobiltà d'animo di un uomo che non ha paura dei sentimenti e del loro scandalo radicale.
Lo spazio tra le nuvole. Il viaggio come cura
di Camila Raznovich
editore: Mondadori
pagine: 180
"Non importa quanto il cielo sia plumbeo: il sole, prima di scomparire, scosta appena le nuvole all'altezza dell'orizzonte e si affaccia attraverso una striscia sottile, tutta rossa. Basta avere pazienza: si trova sempre uno spazio tra le nuvole." "Si parte per curiosità, per conoscere l'altro, per scoprire se stessi, per cercare nuovi mondi, per guadagnarsi nuovi inizi, per vendetta, per amore, per nostalgia, per scappare, per mettere un oceano tra sé e il dolore. Il viaggio è uno strano mezzo di trasporto per l'anima: ci porta fuori da noi stessi per ricondurci al nostro centro, finalmente pronti ad accogliere il cambiamento che allora, potente come un fiume in continuo e armonioso divenire, potrà attraversarci senza far rumore, portando via con sé parti care ormai superflue, e purificando tutto il resto... Il viaggio mi ha sempre aiutato a resettarmi: sono partita piena di punti interrogativi, di ansie e di pensieri e sono tornata più leggera, lucida e libera. Nel frattempo, ho tagliato rami secchi, mi sono svuotata del superfluo per fare spazio al nuovo." Camila Raznovich - madre italiana e padre di discendenza ebrea russa, entrambi cresciuti a Buenos Aires - in questo libro racconta ciò che ha imparato in quarant'anni di partenze e ritorni. Dal primo viaggio, appena diciassettenne, in Grecia, all'ultimo, con le figlie Viola e Sole, in Thailandia, passando per Berlino, Londra, New York, ma anche l'India, l'Argentina, e il Sudest asiatico. Ogni volta Camila è partita con una domanda e ogni volta ha fatto ritorno con la risposta di cui aveva davvero bisogno, aggiungendo un prezioso tassello alla consapevolezza di sé: "Si parte sempre per lo stesso motivo: per crescere. Perché solo così si riesce a svuotarsi per ritrovare poi un equilibrio; a fare spazio a ciò che sta per accadere".
Cazzi miei
di Gianna Nannini
editore: Mondadori
pagine: 210
«Ci ho lavorato ma è dura in tour, come sai, due ore e mezzo di concerto e nei giorni off poi sono senza forze
Colazione al Grand Hotel. Moravia, Parise e la mia Roma perduta
di Marina Ripa di Meana
editore: Mondadori
pagine: 139
"Verso la metà degli anni Settanta mi sistemai per alcuni mesi al Grand Hotel. Fu un periodo come fuori dal tempo. Non avevo una lira in tasca, ma vivevo come una miliardaria, viziata e coccolata. Per alleviare quella specie di clausura di lusso invitavo spesso a colazione due amici, Alberto Moravia e Goffredo Parise. Erano i miei dioscuri, i miei cavalieri del cielo, Castore e Polluce, miei complici di avventure, miei paladini e più tardi anche miei testimoni di nozze." L'autrice de "I miei primi quarant'anni" scrive una nuova, inedita puntata della sua vita raccontando l'amicizia con due grandi della nostra letteratura, Alberto Moravia e Goffredo Parise. Un'amicizia lunga trent'anni, in cui l'insolito terzetto si frequentava quotidianamente nei luoghi canonici della dolce vita romana, come il Grand Hotel e il bar Rosati a piazza del Popolo, e si scambiava pettegolezzi, racconti e confidenze. Ne emerge il ritratto di un'epoca irripetibile e di un ambiente, tra mondanità e cultura, in cui ci si divertiva davvero: "A quel tempo a Roma si viveva con niente, si campava di fantasia". Un libro fittissimo di aneddoti e personaggi, da Gianni Agnelli a Henry Kissinger, da Maria Callas a Liz Taylor, da Pier Paolo Pasolini a Elsa Morante. Ma in primo piano ci sono loro, Moravia e Parise, con le loro abitudini di scrittura ma anche i loro amori, i loro odi, i vizi, i cibi preferiti. Aspetti privatissimi che nessuna biografia ha mai raccontato.
Il secondo figlio di Dio. Vita, morte e misteri di David Lazzaretti, l'ultimo eretico
di Simone Cristicchi
editore: Mondadori
pagine: 235
Simone Cristicchi racconta l'incredibile storia di David Lazzaretti, il mistico ed eretico cristiano che all'alba delle prime pulsioni repubblicane in Europa fondò la Chiesa giurisdavidica. Dopo aver narrato la fantasia dei matti, la tragedia dei soldati italiani in Russia e il genocidio degli italiani d'Istria, il cant-attore romano riporta alla luce una vicenda meravigliosa e coinvolgente, intrisa di utopia e spiritualità, sporca di sangue e misteri ancora da chiarire, infilandosi nei panni di Antonio Pellegrini, il militare che sparò al Cristo dell'Amiata. David Lazzaretti nacque nel 1834 ad Arcidosso, in una Toscana matrigna e madre, terra di indigenza e sfruttamento, più vicina al Medioevo che al Rinascimento. Barrocciaio per necessità, fin da ragazzo venne assalito da febbri e visioni mistiche che lo portarono a elaborare un personalissimo percorso spirituale nel seno della Chiesa cattolica. Il simbolo della sua missione era formato da due C contrapposte con la croce nel mezzo, l'annuncio di un nuovo Cristo in arrivo. La sua predicazione richiamò migliaia di persone tra la Toscana e la Sabina, in una convivenza armoniosa che si rifaceva alle prime comunità cristiane in cui solidarietà, uguaglianza e istruzione erano le fondamenta, e il lavoro in comune un mezzo per elevare lo spirito. Se da una parte fu perseguitato dalla Legge e considerato un pazzo sovversivo, dall'altra l'"uomo del mistero" conquistò seguaci e protettori tra nobili, intellettuali e alti prelati - anche in Francia, dove vennero pubblicati i suoi libri - godendo del sostegno sia di don Bosco sia di Pio IX. Ma il suo messianesimo mise in allerta sia la Chiesa di Roma che il neonato Stato Italiano. Il 18 agosto del 1878 la pallottola di un carabiniere pose fine alla sua esistenza.
Lezione di italiano. Grammatica, storia, buon uso
di Francesco Sabatini
editore: Mondadori
pagine: 224
«La lingua è dentro di te
Crescerli senza educarli. Le antiregole per avere figli felici
di Raffaele Morelli
editore: Mondadori
pagine: 143
"Si sente spesso dire 'Come è difficile il mestiere di genitori...'. È proprio questo il punto: essere genitori non è un mestiere, non è un progetto da portare a compimento. Se essere bravi genitori diventa un compito, allora sì che abbiamo fallito. I bambini non si domandano se sono bravi figli. Dovremmo imparare da loro. Educare è prima di tutto stare con i propri figli senza nessun retropensiero. Vale a dire senza un fine, senza il progetto di migliorarli. 'Migliorarli' significa sempre omologarli al pensiero convenzionale e mettere a rischio la loro unicità. Questo libro non propone modelli educativi da perseguire, che diventano vecchi subito dopo essere stati annunciati. Capovolge l'idea di educazione: non più centrata su obiettivi da raggiungere, su compiti e punizioni, ma sul talento, su cosa caratterizza i nostri piccoli. La stella polare dell'educazione è chiedersi che cosa li rende unici, chiedersi: 'Che fiore è mio figlio?'. E lasciare che cresca. Se ci liberiamo dai luoghi comuni, dai falsi miti, delle idee sbagliate che contaminano la nostra epoca, accompagnarli verso la felicità diventa la cosa più semplice, naturale e spontanea che esista." (Raffaele Morelli)
Il respiro del vino. Conoscere il profumo del vino per bere con maggior piacere
di Luigi Moio
editore: Mondadori
pagine: 503
«Vi parlerò di quel profumo coinvolgente, di quel suo respiro trattenuto, al quale è impossibile opporre resistenza, che antic
No, non sono ancora morto
di Phil Collins
editore: Mondadori
pagine: 441
"No, non sono ancora morto" è l'autobiografia sincera, ironica e senza filtri di Phil Collins: le canzoni e i concerti, i successi e i fiaschi, l'ascesa al top delle classifiche e nei titoli dei giornali. Collins è uno dei pochissimi artisti ad aver venduto oltre cento milioni di dischi, ma, pur appartenendo da tempo all'aristocrazia del pop, non ha mai perso la capacità di scrivere canzoni in grado di arrivare al cuore degli ascoltatori di tutto il mondo. La sua è la storia di una carriera leggendaria: seduto dietro un tamburo prima ancora di imparare a camminare, dopo la gavetta negli squallidi ma elettrizzanti locali della Swinging London degli anni Sessanta Collins diventò il batterista dei Genesis. Più tardi, con il congedo di Peter Gabriel dal gruppo, si sarebbe guadagnato la luce dei riflettori imponendosi come cantante, e avrebbe raggiunto fama mondiale come solista e compositore con l'uscita di "Face Value" e "In the Air Tonight". Che si tratti di partecipare a una jam session con Eric Clapton o con Robert Plant, di mettere insieme una big band con Tony Bennett come frontman, di esibirsi due volte nello stesso giorno al Live Aid o di comporre della musica per il blockbuster disneyano "Tarzan", premio Oscar alla migliore colonna sonora, Collins mantiene sempre un rapporto intimo con la propria musica, e la sua capacità di raccontare, con le note e con le parole, coglie sempre nel segno.
Le mie gioie terribili. Storia della mia vita
di Enzo Ferrari
editore: Mondadori
pagine: 298
«Le zanzare erano fastidiose quella sera d'agosto
Liberasempre. Storia vera di Ayse Durtuc
di Nina Palmieri
editore: Mondadori
pagine: 164
"Sono Ayse, ho diciannove anni. I capelli neri lunghi a cui tengo tanto. Credo di avere anche un bel sorriso. Me lo dicono tutti. Da qualche giorno ho lasciato la mia città per raggiungere il mio fratellino da mia nonna, in Turchia. Questa volta, però, non sono qui in vacanza. Questa volta sono qui contro la mia volontà. Credo che tecnicamente si dica rapita." Ayse Durtuc è una ragazza italiana, nata e cresciuta a Siracusa, figlia di genitori turchi molto rigidi e tradizionalisti. Di nascosto da loro, Ayse cerca di emanciparsi: ha un ragazzo, Antonio, e un'amica del cuore, Chiara, che le regala il primo paio di jeans e l'illusione di una vita normale. Perché è questo che Ayse sogna, poter vivere come tutte le ragazze della sua età. Ma i genitori non approvano quel suo stile di vita "troppo occidentale", e un giorno, con l'inganno, la mandano in Turchia dalla famiglia paterna, dove verrà trattenuta contro la sua volontà e le sarà impedito di mettersi in contatto con i suoi amici. Insospettita da quel lungo silenzio, Chiara contatta il programma televisivo "Le Iene", e grazie alla tenacia dell'inviata Nina Palmieri e del suo collega Nicola Barraco, e all'intervento delle forze dell'ordine, dopo alcuni mesi Ayse sarà liberata e potrà tornare in Italia. È la stessa Nina Palmieri a raccontare in questo libro la storia di Ayse. Una storia che ci mostra uno spaccato del nostro presente, e dell'eterna lotta delle ragazze contro l'ottusità e i pregiudizi.
Che cosa è il buddhismo. Un maestro e molte tradizioni
editore: Mondadori
pagine: 389
Il buddhismo è praticato da centinaia di milioni di persone in ogni angolo della terra, dalle grotte del Tibet ai templi di To