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Nottetempo: Figure

La società della trasparenza

di Byung-Chul Han

editore: Nottetempo

pagine: 93

La società contemporanea è al servizio della "trasparenza": da una parte le informazioni sulla "realtà" sembrano alla portata di tutti, dall'altra tutti sono trasparenti - cioè svelati, esposti - alla luce degli apparati che, nel mondo postcapitalista, esercitano forme di controllo sugli individui. Cosi il valore "positivo" della trasparenza maschera, sotto l'apparente accessibilità della conoscenza, il suo rovescio: la scomparsa della privacy; l'ansia di accumulare informazioni che non producono necessariamente una maggiore conoscenza, in assenza di un'adeguata interpretazione; l'illusione di poter contenere e monitorare tutto, anche grazie alla tecnologia. In questo saggio, Byung-Chul Han interpreta la trasparenza come un falso ideale, come la più forte delle mitologie contemporanee, che struttura molte delle forme culturali più pervasive e insidiose del nostro tempo.
12,00

La caduta del cielo. Parole di uno sciamano yanomami

editore: Nottetempo

pagine: 1069

La caduta del cielo è un resoconto della vita e del pensiero cosmoecologico di Davi Kopenawa, sciamano e portavoce dell'Amazzo
35,00

Politica della vergogna

di Zizek Slavoj

editore: Nottetempo

pagine: 117

Il potere, secondo Zizek, abita l'inconscio e struttura i comportamenti umani attraverso forme e dispositivi "osceni": forme c
14,00

Il pianeta malato

di Debord Guy

editore: Nottetempo

pagine: 61

Tre saggi dello scrittore e cineasta francese, scritti nel 1971, di una straordinaria, preveggente attualità: uno scritto sul
11,00
16,00

L'espulsione dell'altro

di Byung-Chul Han

editore: Nottetempo

pagine: 108

In questo nuovo saggio, che è una sorta di summa delle sue opere precedenti, Byung-Chul Han mostra la scomparsa della figura d
13,00

L'alleanza dei corpi. Note per una teoria performativa dell'azione collettiva

di Judith Butler

editore: Nottetempo

pagine: 347

Al centro di questo libro di Judith Butler è l'indagine sulla "politica della strada" e sul diritto plurale e performativo di
17,00

Psicopolitica. Il neoliberismo e le nuove tecniche del potere

di Byung-Chul Han

editore: Nottetempo

pagine: 110

Un'infinita possibilità di connessione e di informazione ci rende veramente soggetti liberi? Partendo da questo interrogativo, Han tratteggia la nuova società del controllo psicopolitico, che non si impone con divieti e non ci obbliga al silenzio: ci invita invece di continuo a comunicare, a condividere, a esprimere opinioni e desideri, a raccontare la nostra vita. Ci seduce con un volto amichevole, mappa la nostra psiche e la quantifica attraverso i big data, ci stimola all'uso di dispositivi di automonitoraggio. Nel panottico digitale del nuovo millennio - con internet e gli smartphone - non si viene torturati, ma twittati o postati: il soggetto e la sua psiche diventano produttori di masse di dati personali che sono costantemente monetizzati e commercializzati. In questo suo saggio, Han pone l'attenzione sul cambio di paradigma che stiamo vivendo, mostrando come la libertà oggi vada incontro a una fatale dialettica che la porta a rovesciarsi in costrizione: per ridefinirla è necessario diventare eretici, rivolgersi alla libera scelta, alla non conformità.
12,00

Il partito preso degli animali

di Bailly Jean-Christophe

editore: Nottetempo

pagine: 124

Come Francis Ponge dedicò una geniale raccolta di testi al partito preso delle cose, incitando gli uomini a uscire dal solco u
12,50

Nello sciame. Visioni del digitale

di Byung-Chul Han

editore: Nottetempo

pagine: 105

La trasparenza e i dispositivi digitali hanno cambiato gli uomini e il loro modo di pensare. Alla comunicazione in presenza, alla capacità di analisi e alla visione del futuro si sono sostituiti interlocutori fantasmatici immersi in un presente continuo e sempre visualizzabile attraverso uno schermo. Il soggetto capace di annullarsi in una folla che marcia per un'azione comune, ha ceduto il passo a uno sciame digitale di individui anonimi e isolati, che si muovono disordinati e imprevedibili come insetti. Han si interroga su ciò che accade quando una società - la nostra - rinuncia al racconto di sé per contare i "mi piace", quando il privato si trasforma in un pubblico che cannibalizza l'intimità e la privacy. E su che cosa comporta abdicare al significato e al senso per un'informazione reperibile ovunque ma spesso inaffidabile.
12,00

Il fuoco e il racconto

di Giorgio Agamben

editore: Nottetempo

pagine: 150

Che cos'è in gioco nella letteratura, qual è il "fuoco" che il "racconto" ha perduto e cerca a ogni costo di ritrovare? E che cos'è la pietra filosofale che gli scrittori, con altrettanto accanimento che gli alchimisti, si sforzano di produrre nella loro fornace di parole? E che cosa, in ogni atto di creazione, ostinatamente resiste alla creazione e conferisce in questo modo all'opera la sua forza e la sua grazia? E perché la parabola è il modello segreto di ogni narrazione? Come in "Profanazioni" e "Nudità", Giorgio Agamben ha raccolto qui in dieci saggi i motivi più urgenti e attuali della sua ricerca. Come sempre nei suoi scritti, l'ostinata interrogazione del "mistero" della letteratura, perseguita anche nei suoi aspetti più materiali (la trasformazione della lettura nel passaggio dal libro allo schermo), s'intreccia con una meditazione sull'altro, più oscuro, "mistero" della modernità, etico e politico, questa volta.
14,00

Critica della vittima. Un esperimento con l'etica

di Daniele Giglioli

editore: Nottetempo

pagine: 128

La vittima è l'eroe del nostro tempo. Essere vittime dà prestigio, impone ascolto, promette e promuove riconoscimento, attiva un potente generatore di identità, diritto, autostima. Immunizza da ogni critica, garantisce innocenza al di là di ogni ragionevole dubbio. Come potrebbe la vittima essere colpevole, e anzi responsabile di qualcosa? Non ha fatto, le è stato fatto. Non agisce, patisce. Nella vittima si articolano mancanza e rivendicazione, debolezza e pretesa, desiderio di avere e desiderio di essere. Non siamo ciò che facciamo, ma ciò che abbiamo subito, ciò che possiamo perdere, ciò che ci hanno tolto. È tempo però di superare questo paradigma paralizzante, e ridisegnare i tracciati di una prassi, di un'azione del soggetto nel mondo: in credito di futuro, non di passato.
12,00

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