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Piemme: Piemme ora

Ho sognato una strada. I diritti di tutti

di Kyenge ce`cile

editore: Piemme

pagine: 159

Questo libro è il manifesto della battaglia per i diritti umani che Cécile Kyenge conduce da una vita e su cui ha fondato la s
14,00

La mia lettera alla Chiesa. Il testamento spirituale di un maestro visionario

di Ermanno Olmi

editore: Piemme

pagine: 114

«Cara Chiesa di tutti i cristiani in buona fede, sono consapevole che non sei riducibile a un edificio, né alla magnificenza d
12,90

Parigi. Una dichiarazione d'amore e libertà

di Jean Cocteau

editore: Piemme

pagine: 91

Come reagirebbe Jean Cocteau, il poeta e scrittore simbolo di Parigi, cantore del suo fascino e delle sue contraddizioni, alle ferite inferte alla sua città? Con il cuore infranto, ci ricorderebbe che Parigi "possiede uno stomaco da struzzo. Digerisce tutto. Non assimila niente. È questo che le conferisce quell'aria di debolezza dietro cui si cela una capacità di resistenza senza limiti." Parigi ha visto rotolare le teste dei re, ha conosciuto le sagome nere delle bandiere uncinate prima e dei fanatici dell'Isis poi, ma "non vi è nessuna rassegnazione nel parigino" e "a poco a poco, gli strati della società meno atti a entrare in contatto finiscono per congiungersi." Questo libro è una dichiarazione d'amore incondizionata a Parigi e insieme un invito a visitare e perdersi negli angoli più belli e amati da Cocteau, grazie alle schede che ne illustrano le curiosità nascoste. Per riappropriarsi di una città "incredibilmente elaborata, stratificata, ingarbugliata, sovrapposta, fatta di ombre e di penombre", ma che dai suoi contrasti sprigiona scintille di poesia.
14,00

Che bello essere noi

di Lella Costa

editore: Piemme

pagine: 148

Io non so come funzioni tra maschi. Tra femmine succede che spesso ci si incontri e si saltino tutti i preliminari della conoscenza reciproca, tutti i passaggi progressivi di una relazione, e ci si ritrovi istintivamente e immediatamente amiche. Come se tutte le vite vissute prima, diversamente e separatamente, costituissero una sorta di alfabeto comune, fatto non solo di sentimenti ed emozioni ma anche di scelte simili, concezioni della vita analoghe, punti di vista coincidenti. Come se - beate noi - ci fosse ripetutamente concessa la possibilità di rivivere la meravigliosa sensazione di avere incontrato una persona nuova e speciale. Vuoi essere mia amica?
14,00

Gesù sorride. Con papa Francesco oltre la religione della paura

di Bartolomeo Sorge

editore: Piemme

pagine: 110

Il "fenomeno Bergoglio" è sulla bocca di tutti
12,00

Il diavolo. Un'inchiesta contemporanea

di Amorth Gabriele

editore: Piemme

pagine: 111

La più grande vittoria del Diavolo è farci credere che non esiste
12,00

Il Vangelo del sorriso. Non siate mai uomini e donne tristi

editore: Piemme

pagine: 125

Non siate mai uomini e donne tristi!
10,00

La lezione di Martini. Quello che da ateo ho imparato da un cardinale

editore: Piemme

pagine: 108

Giulio Giorello e Carlo Maria Martini
12,00

L'arte della guerra nella vita quotidiana

editore: Piemme

pagine: 184

L'antica sapienza di Sun Tzu distillata in un affascinante percorso di attualizzazione pratica
12,00

Vivo e vegeto

editore: Piemme

pagine: 106

Un profeta scomodo
12,00

I nuovi comandamenti

di Hitchens Christopher

editore: Piemme

pagine: 122

I Dieci comandamenti non reggono più
12,00

Critica della ragion satirica. Elogio della presa per il culo

di Vauro Senesi

editore: Piemme

pagine: 124

Sarcasmo, ironia, gioco, dissacrazione, paradosso, realtà, sberleffo, assoluto, rivoluzione... Elencare gli ingredienti della satira è facile: tutto! Ma attenzione a rispettare le regole, e la più importante è la prima, che recita: nella satira non ci sono regole! Irrefrenabile istinto scorpionico, riflesso pavloviano di fronte al sopruso, la satira è in fondo per parafrasare i futuristi - 'sola igiene del mondo'. O meglio, una sana maniera di prendere in giro tutti i potenti e tutti i poteri, e anche il senso del potere che ognuno di noi coltiva insensatamente dentro di sé. Perché la satira è sempre il contrario della propaganda. E, beninteso, non coincide affatto con la comicità. La risata può essere un valore aggiunto o, a volte, un danno collaterale. Dopo aver fatto arrabbiare la destra, la sinistra, il centro, dieci presidenti del Consiglio, venti ministri, quaranta sottosegretari e più di un papa, Vauro si produce in una critica della ragion satirica che azzanna e diverte.
12,00

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