«Sono affetto da molto tempo da una malattia, una strana malattia [...] si chiama proustite, ed è ormai in uno stato cronico, perché da circa cinquant'anni non smetto di leggere o rileggere tutto ciò che riguarda la persona che mi ha contagiato, e che risponde al nome di Marcel Proust. Sul romanziere francese si sono scritte montagne di libri in tutte le lingue del mondo; la sua importanza nella letteratura è tale che non c'è grande scrittore o critico che non si sia misurato in qualche modo con l'opera proustiana. Tuttavia, nella consapevolezza di poter aggiungere poco o niente alla sterminata produzione critica e biografica esistente, si può almeno sperare di avvicinare a Proust i lettori che non lo conoscono o che vogliono sapere di più di colui che è considerato da molti il più grande romanziere del Novecento. [...] In particolare, è all'infanzia e alla giovinezza di Proust che mi sono dedicato, nella consapevolezza che quel tempo retrospettivo, illuminato dalla doppia luce della memoria volontaria e della memoria involontaria, andrà a costituire il magico lievito della sua produzione letteraria.» (dall'introduzione dell'autore)
È un demonio, quel Proust! L'infanzia e la giovinezza del più grande romanziere del Novecento

titolo | È un demonio, quel Proust! L'infanzia e la giovinezza del più grande romanziere del Novecento |
Autore | Armando Santarelli |
Argomento | Letteratura e Arte Narrativa |
Collana | Saggi, 3 |
Editore | Il ramo e la foglia edizioni |
Formato |
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Pagine | 184 |
Pubblicazione | 2022 |
ISBN | 9791280223265 |