Il tema di questo volume non è una finzione letteraria. Travalica la letteratura e l'arte cinematografica, mettendo a nudo alcuni nodi decisivi della nostra esperienza umana: la giustizia nel suo rapporto con il potere; la fede nella sua distinzione dal fanatismo; la libertà di soggetti che restano inevitabilmente corporei e sessuati, persino nell'atto del loro odiare così come nei loro affetti; la democrazia, di fronte alle rivendicazioni di sopravvivenza di un potere che sempre cerca di andare al di là di quanto stabilito e concesso dai tracciati costituzionali. Come filo conduttore, una questione: quella della generazione nella sua più concreta e cruda materialità, quando una radicale crisi ecologica - secondo il tracciato da cui origina Il Racconto dell'Ancella - mette in crisi la capacità dei corpi di generare, mentre antiche vicende bibliche fanno da sfondo a narrazioni ipercontemporanee intrise di scenari distopici che attingano dalle nostre peggiori paure. Su questo sfondo si collocano le tre diverse letture del volume, una filosofico-bioetica, una giuridica e una legata ai media studies, come un'occasione per capire di più noi stessi e il nostro tempo.
Femminile, corpi e potere. Tre letture de «Il racconto dell'ancella»

Titolo | Femminile, corpi e potere. Tre letture de «Il racconto dell'ancella» |
Curatore | A. Musio |
Argomento | Storia, Religione e Filosofia Filosofia |
Collana | Il caffè dei filosofi, 179 |
Editore | Mimesis |
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Pagine | 134 |
Pubblicazione | 2025 |
ISBN | 9791222316864 |
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