1894-1924, Anatolia: per tre decenni retate, stragi, saccheggi, conversioni forzate, stupri, rapimenti e deportazioni insanguinarono la Turchia per mano di funzionari arrivisti e corrotti, militari sadici o indifferenti, tribù nomadi e semplici cittadini chiamati al fanatismo del jihad. Tutti pronti a trucidare l'oppositore armeno, greco o assiro che fosse, accusato di terrorismo e fiancheggiamento del nemico, ma in realtà colpevole solo di credere in un altro dio. Come mostrano in questo volume i due grandi storici Benny Morris e Dror Ze'evi, tutto cominciò con i massacri hamidiani sotto il regno del sultano Abdülhamid II, per proseguire durante gli anni dei Giovani turchi e culminare quando al potere era già salito Atatürk: un piano coordinato che decimò la componente cristiana della popolazione, mietendo oltre due milioni di vittime, il tutto per la creazione di uno Stato utopicamente omogeneo dal punto di vista etnico e religioso. Dopo anni di ricerca spesi a vagliare migliaia di documenti di diplomatici e missionari occidentali, due esperti di storia del Medio Oriente sono finalmente pronti a raccontarci la verità.
Il genocidio dei cristiani. 1894-1924. La guerra dei turchi per creare uno stato islamico puro

Titolo | Il genocidio dei cristiani. 1894-1924. La guerra dei turchi per creare uno stato islamico puro |
Autori | Benny Morris, Dror Zeevi |
Traduttori | A. Russo, F. Serafini |
Argomento | Storia, Religione e Filosofia Storia |
Collana | BUR La storia, le storie |
Editore | Rizzoli |
Formato |
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Pagine | 816 |
Pubblicazione | 2024 |
ISBN | 9788817188036 |
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