Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Live! I migliori album «dal vivo» degli anni '60 e '70

Live! I migliori album «dal vivo» degli anni '60 e '70
titolo Live! I migliori album «dal vivo» degli anni '60 e '70
Autori ,
Argomento Scienze Umane Comunicazione
Collana Odoya cult music
Editore Odoya
Formato
libro Libro
Pagine 267
Pubblicazione 2013
ISBN 9788862881739
 

Scegli la libreria

Prodotto al momento non ordinabile.
Vuoi essere avvisato quando sarà disponibile?
18,00
 
Compra e ricevi in 5/10 giorni
20 dischi inglesi e 20 dischi americani. Dai Grateful Dead di "Live/Dead" a "The Concert In Central Park" di Simon & Garfunkel. Dal festival di Monterey (1967) a quello di Woodstock (1969) si consuma, nel giro di appena tre anni, la grande stagione dei concerti rock che, simile a un rito orgiastico o a una festa mobile, ha come scopo principale quello di mettere a punto nuove forme di società e nuovi modi di stare insieme, in attesa di una palingenesi totale che cambi il mondo sotto la spinta di una forza giovane. Ma, alla fine degli anni Sessanta, l'industria discografica impone un brusco ritorno all'ordine, impadronendosi dello spirito originario dei raduni rock, alterandone finalità e modalità, dettandone svolgimenti e tempi. Non sfuggono alle principali majors i lauti guadagni che si possono ricavare considerando la Nazione Hippie alla stregua di un consumatore passivo di quel rock 'n' roll circus che offre, come a Woodstock, "three days of peace, love & music". La normalizzazione del rock spinge le etichette discografiche a organizzare estenuanti tour planetari utili non solo a promuovere gli album, ma anche a favorire una vera e propria discografia parallela, tratta dai concerti live, che si affianca a quella realizzata negli studi di registrazione.
 

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.