Nonostante la grandissima notorietà di Piero Manzoni, non esistono ancora monografie su di lui, né piccole né grandi, salvo il Catalogo generale, tutto attributivo e poco a portata di un pubblico più ampio. Forse sarà anche perché intorno a Manzoni persiste una perplessità tutta italiana che non lo vede all'altezza del suo ruolo storico, scandaloso senza essere maudit, troppo ironico per essere preso sul serio fino in fondo. Forse è però anche che intorno a lui ruota un nodo problematico dell'arte e della cultura italiane, quello del bivio tra continuità con una certa tradizione pittorica e rottura "concettuale". Su Manzoni si sono scritte cose diverse e tutte alquanto imbarazzate. Eppure il percorso dell'artista esiste, è chiaro, è fondante. Noto per le tele "Achromes" e la "Merda d'artista", Manzoni ha però fatto molto altro, che riserva anche delle sorprese. Questa monografia ripercorre senza preclusioni l'intero lavoro dell'artista, contestualizzato negli anni e nell'ambiente, nelle problematiche e nelle interpretazioni che ne sono state date. Provocatore neodadaista? Copiatore di Yves Klein? Artista preconcettuale? L'opera di Manzoni è sicuramente percorsa da una poetica personale e originale, tutta da ridisegnare: dalle impronte alla negazione del colore, con affermazione dell'"essere" sopra il "significare", alla materializzazione della linea così come del respiro (l'"ispirazione") e dei prodotti dell'"interno", alla vivificazione della scultura, a altro ancora.
Piero Manzoni

titolo | Piero Manzoni |
sottotitolo | In appendice tutti gli scritti dell'artista |
Autore | Grazioli Elio |
Argomento | Letteratura e Arte Arte |
Collana | Nuova Cultura |
Editore | Bollati Boringhieri |
Formato |
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Pagine | 201 |
Pubblicazione | 2007 |
ISBN | 9788833917542 |