"Jules-Amédée Barbey d'Aurevilly (1808-1889) fu dandy, cattolico e legittimista proprio nei tempi in cui questi tre modi di essere potevano a buon diritto dirsi passati di moda. E lo fu con un'intransigenza tale da lasciar dubitare che a sorreggere la sua convinzione partecipasse in misura niente affatto indifferente il piacere di contraddire, di non uniformarsi alle "idées reçues" dei suoi giorni, il che varrebbe forse a spiegare il suo amore per l'eccezionale, la sua tesa e instancabile ricerca del grandioso nel bene come nel male, il continuo e trasparente desiderio di sorprendere, quando non addirittura di "épater" un lettore assunto sempre in una duplice veste di complice e tuttavia di nemico." (Mario Praz)
Le diaboliche

Titolo | Le diaboliche |
Autore | Jules-Amédée Barbey d'Aurevilly |
Curatore | M. Praz |
Traduttore | C. Sbarbaro |
Collana | Testi e documenti |
Editore | Se |
Formato |
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Pagine | 241 |
Pubblicazione | 2004 |
ISBN | 9788877105950 |
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