Fin dalla sua prima apparizione all'Esposizione internazionale di Venezia, il padiglione sovietico ha costituito una delle mostre più attese e dibattute da critica e pubblico della Biennale. Il presente studio ne prende in esame la travagliata storia nel periodo compreso tra il brillante debutto nel 1924, a ridosso della morte di Lenin, e il 1962, anno terminale di una pioneristica stagione espositiva, avviata negli anni del disgelo promosso da Chrusc?ëv. Tra queste due date, una serie di animate partecipazioni e pianificate assenze, dettate dall'imperscrutabile politica sovietica, sullo sfondo del fascismo prima, e dell'emergere della Guerra fredda dopo. Il saggio ripercorre le alterne vicende e la ricezione critica della partecipazione dell'URSS all'Esposizione d'arte della Biennale, nel contesto delle relazioni culturali con l'Italia da una parte, e delle politiche espositive promosse da Mosca dall'altra, mettendone in luce il ruolo di strumento di diplomazia internazionale, di persuasione ideologica e di testimonianza artistica.
Arte sovietica alla Biennale di Venezia (1924-1962)

titolo | Arte sovietica alla Biennale di Venezia (1924-1962) |
Autore | Matteo Bertelè |
Argomento | Letteratura e Arte Arte |
Collana | Eterotopie |
Editore | Mimesis |
Formato |
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Pagine | 344 |
Pubblicazione | 2020 |
ISBN | 9788857557090 |