Tres novelas ejemplares y un prologo fu pubblicato da Miguel de Unamuno nel 1920, raccogliendo sotto questo titolo tre racconti scritti in anni precedenti, a cui aggiunse un prologo che è, a tutti gli effetti, una specie di quarto racconto o, meglio, "il racconto dei miei racconti". Per la comprensione di ogni opera di Unamuno è fondamentale evidenziare la compenetrazione tra filosofia e letteratura, che ha come scopo il cercare di personificare (cioè dare un volto che è al contempo autobiografico e "mitologico") l'hombre de carne y hueso. Questo è il motivo per cui nell'universo unamuniano la speculazione filosofica coincide con l'arte del romanzo. Molto spesso, anzi, nell'opera di Unamuno la filosofia non solo coincide con l'arte del romanzo, bensì è romanzo: l'aspetto letterario, cioè, fa tutt'uno con quello filosofico o, meglio, la filosofia contro-razionale unamuniana trova nella forma letterario-poetica la possibilità di esprimersi comprensibilmente. "Tre novelle esemplari e un prologo" è un perfetto esempio di tale compenetrazione filosofico-letteraria. In quest'opera, infatti, sono rappresentati entrambi i punti fondamentali della peculiare Weltanschauung unamuniana, e cioè la problematica sulla morte (e sulla sopravvivenza dopo la morte) e quella sulla volontà dell'uomo che ricrea il mondo.
Tre novelle esemplari e un prologo

Titolo | Tre novelle esemplari e un prologo |
Autore | Unamuno Miguel de |
Argomento | Narrativa Classici |
Collana | Le belle lettere |
Editore | Asterios |
Formato |
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Pagine | 171 |
Pubblicazione | 2015 |
ISBN | 9788893130011 |
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