Come fare poesia? Testo russo a fronte

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"Come fare poesia?" fu composto tra marzo e maggio del 1926, esposto dall'autore in numerose conferenze e pubblicato in opuscolo nel luglio del 1927. Si tratta di un agile trattato a difesa della poesia come duro mestiere quotidiano e rigorosa dedizione al pubblico, un'utilissima finestra su quello che è il laboratorio creativo di chi fa versi. La poesia, come qualsiasi opera d'arte, è creazione e richiede un progetto architettonico ben preciso: studio continuo, innovazione del materiale letterario e un buon quaderno d'appunti sono alcuni degli strumenti che non devono mai mancare nell'arsenale del poeta.
 

Biografia dell'autore

Vladimir Majakovskij

Nasce a Bagagadi, in Georgia, nel 1893. Suo padre è un nobile decaduto che si presta a lavori umili, come forestale. Giovanissimo, Vladimir si appassiona alla poesia, che legge e che recita in un costante monologo interiore. Presto conosce e diviene amico di Velimir Chlebnikov, poeta sperimentalista che ha fondato il gruppo Hyleano. Anche per l'entusiasmo teorico profuso da Majakovskij, il gruppo iniziale si allarga e si tramuta nella leggendaria cerchia dei cubofuturisti. La voracità intellettuale di Vladimir Vladimirovic Majakovskij è leggendaria, la sua presenza fisica imponente ne fa una sorta di divo spettacolare. Il successo del poema Tu!, steso durante gli anni della Prima Guerra mondiale, è debordante e del tutto imprevisto. L'adesione di Majakovskij alla Rivoluzione d'Ottobre lo rende ancor più popolare e amato. La celebrazione dell'industrializzazione sovietica, poi, non fa altro che proiettarne la figura ai ranghi elevati dell'intellighentsija rivoluzionaria. E' una situazione destinata però a incrinarsi. L'avvento di Stalin e la palese trasformazione degli ideali rivoluzionari in gestione del potere nelle mani di un tiranno non possono essere esenti da un violento attacco, che Majakovskij non intende negarsi. La sua situazione sentimentale (per anni partecipa a un devastante triangolo amoroso che vede protagonisti, oltre a Vladimir, la bellissima Lili Brik e suo marito Josip) e le contingenze politiche gettano tuttavia il poeta in uno stato di estrema prostrazione psicologica. La morte, avvenuta per supposto suicidio il 14 aprile 1930, è ancora un capitolo ambiguo della storia sovietica: alcuni storici hanno messo in dubbio la versione del suicidio amoroso e hanno indicato la probabilità che Majakovskij sia stato "suicidato" da sgherri del regime.