Skira: Skira mini saggi
Raffaello. Il trionfo della ragione
di Luca Nannipieri
editore: Skira
pagine: 74
Nello "Sposalizio della Vergine" di Raffaello, il protagonista assoluto è lo spazio umano, terreno, perfettamente e armonicame
Picasso
di Gertrude Stein
editore: Skira
pagine: 69
L'amicizia di un grande artista e di una grande scrittrice, figure straordinarie e fondamentali del Novecento, entrambi portat
La corona ferrea
di Carlo Bertelli
editore: Skira
pagine: 41
Quasi tutte le corone delle case regnanti, o non più regnanti, d'Europa sono esposte nei musei
Il bacio di Hayez
di Marelli Isabella
editore: Skira
pagine: 64
...Il 'Bacio' legato dal conte Visconti di Saliceto, nonostante fosse stato consegnato nel 1887, fu esposto nella Pinacoteca di Brera solo a partire dal 1908, dove Carlo Carrà poté ammirarlo in tutta la sua bellezza e scoprirvi nuove suggestioni: 'Pensate alle linearità dolci del 'bacio' (Giulietta vestita di latta) - forse che il pittore voleva vestirla di celeste velluto? s'incurvano voluttuosamente in un miracolo di finezza e di pudore, in un disegno fatto di linee sensibili, definite'. Considerato una delle icone della città di Milano, il Bacio di Francesco Hayez diventa l'oggetto di un percorso che propone un'accurata lettura iconografica, un'analisi della genesi e del significato dell'opera entro il contesto storico, culturale e figurativo del secondo Ottocento milanese, nonché un approfondimento sulla sua fortuna critica. Il celeberrimo dipinto, presentato all'esposizione di Brera nel settembre 1859, incontrò fin da subito una fortuna straordinaria. Le figure dei due giovani innamorati infatti, al di là dell'esplicito significato sentimentale, assumevano quello di un vero e proprio "manifesto" del Risorgimento.
Il caso Palazzo Citterio. La Grande Brera
di Bon Valsassina Caterina
editore: Skira
...Gli oggetti storici si possono spiegare come soluzioni a problemi in determinati frangenti, ricostruendo col pensiero una relazione fra oggetto, problema, circostanze. (Baxandall). L'"oggetto storico" che cercheremo di spiegare è palazzo Citterio in relazione alle "circostanze" che ne hanno caratterizzato la "forma" architettonica attuale a partire dal 1972, anno dell'acquisto da parte dello Stato. Da allora a oggi sono passati oltre quarant'anni, quasi mezzo secolo nel corso del quale si sono susseguite almeno tre generazioni di Ministri e Soprintendenti e altrettante di progettisti architetti, che dovevano trovare la soluzione al "problema" dell'utilizzo del complesso. Perché viene deciso di acquistare palazzo Citterio e perché ne viene stabilita la destinazione a uso della Soprintendenza alle Gallerie di Milano e ad ampliamento della Pinacoteca di Brera? Quali erano i soggetti preposti alla decisione? Quali altri soggetti, pubblici e privati, hanno orientato le scelte sia nella fase dell'acquisto che in quella progettuale? Una ricostruzione del "caso Citterio" attraverso gli atti d'archivio delle Soprintendenze coinvolte.
La morte di Balzac
editore: Skira
pagine: 80
Le ultime, drammatiche ore della vita di Balzac vengono qui raccontate sulla base della testimonianza di un pittore da quattro
Andrea Camilleri incontra Manuel Vázquez Montalbán
di Camilleri Andrea
editore: Skira
pagine: 56
Andrea Camilleri ha voluto ricordare l'amico scomparso con la trascrizione del loro incontro, avvenuto nel 1998 a Mantova nell
L'arte in guerra
editore: Skira
pagine: 88
Il libro ripercorre alcuni momenti e casi storici in cui l'arte ha dovuto "fare la guerra" ed è divenuta terreno di conquista:
Chi ha ucciso Vincent van Gogh?
editore: Skira
pagine: 48
Il 27 luglio 1890, in un campo nei pressi di Auvers, Van Gogh si spara un colpo di pistola, che però non lede alcun organo vit
La madre dei Caravaggio è sempre incinta
di Tomaso Montanari
editore: Skira
pagine: 48
5 luglio 2012, ore 17.35: l'Ansa batte, in esclusiva mondiale, una notizia clamorosa: "Caravaggio, trovati 100 disegni mai visti". Peccato che i disegni fossero ben noti, e soprattutto peccato che non siano di Caravaggio. Ma questa è solo l'ultima di una serie di 'bufale' storico-artistiche sempre più improbabili: il 'Caravaggio' del Sole 24 ore, la 'vera' Visione di Ezechiele di Raffaello, l'Autoritratto 'di Bernini', il 'Guercino' esposto a Castel Sant'Angelo e la seconda Gioconda del Prado. E, naturalmente, il Cristo 'di Michelangelo' comprato da Sandro Bondi: per non parlare delle ossa di Caravaggio o di Monna Lisa, o della caccia alla Battaglia di Anghiari. Ma perché la storia dell'arte si è trasformata in un incredibile 'bufalificio'? Quanto pesa il modello dell'arte contemporanea? Quali sono le responsabilità dei media, e quali quelle degli storici dell'arte? Qual è il nesso con l'industria delle mostre? E l'attribuzione è una pratica magica, o uno strumento scientifico? E soprattutto: come può, un lettore, difendersi da questo bombardamento? A queste e a molte altre domande risponde il pamphlet di Tomaso Montanari. "Ogni lancio di agenzia, articolo di giornale o servizio televisivo che contribuisca a propalare la bufala figurativa di turno non solo comunica il falso e promuove l'eradicamento del senso critico, ma toglie spazio a un discorso sulla storia dell'arte che possa educare al patrimonio diffuso, denunciarne lo stato rovinoso, promuoverne la conoscenza".