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Eleuthera

L'ecologia della libertà

di Murray Bookchin

editore: Eleuthera

pagine: 558

"L'ecologia della libertà", opera della maturità intellettuale di Bookchin, si conferma a distanza di decenni dalla sua uscita
24,00

Homo cyborg. Il corpo postumano tra realtà e fantascienza

di Naief Yehya

editore: Eleuthera

pagine: 187

Siamo (o saremo) tutti cyborg? C'è già più scienza che fantascienza in questa domanda
15,00

La condizione umana nel pensiero libertario

di Codello Francesco

editore: Eleuthera

pagine: 343

L'idea di una natura umana perversa e malvagia ha sempre dominato l'immaginario occidentale, alimentando la convinzione che so
16,00

Una morale per la vita di tutti i giorni

editore: Eleuthera

pagine: 118

Che regole ci si dà quando si vive in uno stesso luogo? Osservando la vita quotidiana in Sicilia come in Nuova Guinea, nei villaggi tribali come tra chi usa il telefonino, ci si accorge che esistono forme di accordo non scritte su cui si costituisce una reciprocità. Una forma di morale, elastica, che sfuma in un'arte del vivere. Se questa morale manca, o si perde, come accade nelle società in crisi, allora l'idea di legge, di etica, di diritti umani, rimane senza presa. Le società sanno produrre le proprie regole di convivenza e sono capaci di cambiarle e adeguarle alle trasformazioni che le investono. Una conoscenza antropologica e una visione non umiliante della vita quotidiana - una visione che non crede all'individuo isolato e nemmeno al potere supremo delle istituzioni - ci apre un affresco colorato e vivo di come la gente se la cava nel convivere e nel costruire i propri giorni insieme.
12,00

Il deserto della critica

di Garcia Renaud

editore: Eleuthera

pagine: 224

Contemplando la desolazione di un mondo ormai ampiamente decostruito, sulla scorta di pensatori influenti come Foucault, Derrida, Deleuze, Guattari, Butler, l'autore riflette sulle ricadute, anche politiche, di un processo di frammentazione sociale e immaginaria che ha portato alla «morte del pensiero comune», il solo che consenta di riconoscere ciò che è rilevante da ciò che non lo è. Da qui quel «cretinismo delle rivolte» che è il sintomo più evidente di una frenesia decostruttiva che ha dissolto il pensiero emancipatore nelle pieghe dei discorsi infiniti propri della postmodernità. Pur avendo plasmato, soprattutto in ambito radicale, lo «spirito del tempo», le teorie della decostruzione si sono rivelate inadatte a capire il mondo contemporaneo e soprattutto a cambiarlo. Perché non solo sono operativamente inconcludenti - anzi disarmanti nel senso letterale del termine - ma addirittura partecipano a quella marcia verso il caos dell'inintelligibilità cui ci spinge, con ben altra consapevolezza, la follia capitalista.
16,00

Cultura e controcultura

di Francesco Spagna

editore: Eleuthera

pagine: 143

In senso antropologico, il termine controcultura riflette tanto una richiesta di più cultura, quanto la volontà di attingere a
13,00

Segno libero

di Ferro Piludu

editore: Eleuthera

pagine: 143

Come afferma l'autore, Segno libero non è libro, ma piuttosto un cacciavite, un pennello, uno strumento per imparare a comunicare. Pubblicato per la prima volta nel 1981, è stato il frutto di un quindicennio di lavoro, di discussioni e di appunti sterminati sull'analisi dei messaggi e sulla loro scomposizione, sulla costruzione del layout e sulle tecniche a basso costo per poterli riprodurre «in casa». Libro cult adottato negli anni in moltissimi corsi di comunicazione e di basic design, in questa nuova edizione è arricchito da una prefazione storico-critica e sedici nuove pagine a colori, in cui Riccardo Falcinelli racconta la vita e l'opera di Ferro Piludu e del Gruppo Artigiano Ricerche Visive: dal lavoro per le grandi committenze all'impegno politico, dal metodo progettuale alla collaborazione con l'editoria libertaria (a cominciare da elèuthera, sin dagli esordi).
20,00

Emma la rossa. La vita, le battaglie, la gioia di vivere e le disillusioni di Emma Goldman, la «donna più pericolosa d'America»

di Max Leroy

editore: Eleuthera

pagine: 223

"Le sole idee non bastano a smuovermi. Devo sentirle in ogni fibra come una fiamma, una febbre divorante, una passione elementare". Le straordinarie vicende umane e politiche che segnano l'esistenza di Emma Goldman (1869-1940) ci parlano non solo di una militanza rivoluzionaria che ha il mondo come scenario, ma anche della "furiosa passione di vivere" di una donna insofferente verso ogni forma di fedeltà e di sottomissione, che si batte con lucida ostinazione per l'emancipazione della gente da poco. In un'epoca segnata da rivoluzioni tradite (in Russia, in Spagna) e totalitarismi trionfanti, la Goldman ripudia con forza le passioni tristi che snervano l'azione militante per porre il suo progetto rivoluzionario sotto il segno della vita. E in effetti Emma la Rossa non sa che farsene delle utopie astratte e dei grandi orizzonti schematici: il suo pensiero, risolutamente anticapitalista, internazionalista, ateo e femminista, abita il quotidiano e non cessa mai di concretizzarsi in una pratica del qui e ora che pone al centro l'individuo e la sua dimensione etica. Prefazione di Normand Baillargeon.
16,00

Anarchia e potere nella guerra civile spagnola (1936-1939)

di Claudio Venza

editore: Eleuthera

pagine: 183

Nel contesto di una feroce guerra civile tra fascismo e antifascismo, un radicato e forte movimento libertario prova a realizzare, nelle zone in cui il golpe militare è stato sconfitto, quella società di liberi e uguali per la quale si è sempre battuto. Vengono così sperimentate migliaia di collettivizzazioni urbane e rurali, e parallelamente viene combattuta una "guerra antimilitarista" basata sulle milizie volontarie. Questo peculiare intreccio di guerra e rivoluzione incide profondamente sul contrastato rapporto con il potere che segna l'azione anarchica e anarcosindacalista dell'epoca. A otto decenni da quelle vicende, questo libro racconta l'ultima rivoluzione europea, insieme ai tentativi pragmatici e talvolta contraddittori messi in atto dai suoi protagonisti libertari.
15,00

La società dei devianti. Depressi, schizoidi, suicidi, hikikomori, nichilisti, rom, migranti, cristi in croce e anormali d'ogni sorta...

di Piero Cipriano

editore: Eleuthera

pagine: 246

Ho vissuto metà del mio tempo nei luoghi dove si deposita la follia più indesiderata e tutta la possibile devianza dalla norma. E ho visto, da questo luogo privilegiato, in che modo gli uomini si trasformano, sia i curanti che i devianti. Si chiude con queste crude storie che raccontano il mal di vivere della nostra epoca la trilogia della riluttanza iniziata con "La fabbrica della cura mentale" e proseguita con "Il manicomio chimico". A partire dalla sua frequentazione quotidiana con la sofferenza psichica, Cipriano si misura con quella stanchezza esistenziale, sbrigativamente definita depressione, che la nostra società antropofaga prima alimenta e poi cerca di etichettare con quel furore diagnostico e categoriale che le è proprio. A ogni deviante la sua etichetta, medica o psichiatrica, ma anche sociologica o giudiziaria, che così diventa una sorta di tatuaggio identitario, un destino imposto da cui tutto il resto deriva: gli obblighi, i percorsi, le scuole, le cure, i farmaci, le prigioni, ciò che ognuno potrà o non potrà fare (ed essere) nella sua vita.
15,00

La guerra dei sogni. Esercizi di etno-fiction

di Marc Augè

editore: Eleuthera

pagine: 128

Nel nostro mondo "surmoderno", dominato dall'immagine, si è instaurato un inedito regime di finzione mediatica che agisce sulla vita sociale al punto di farci dubitare della realtà. I reportage giornalistici, ridotti a infotainment, prendono sempre più la forma delle fiction e queste ultime, a loro volta, mimano il reale. Su Internet si allacciano idilli e si dialoga con interlocutori anonimi. Quasi senza accorgercene, stiamo passando a un tutto fittizio in cui le mediazioni che consentono lo sviluppo dell'identità, dunque la presa di coscienza dell'alterità e dei legami sociali, sono rimpiazzate dai media della solitudine. Quella fondamentale circolazione tra i tre poli distinti dell'immaginario - immaginario individuale (il sogno), immaginario collettivo (i miti, i riti, i simboli) e finzione narrativa - viene così alterata, sfaldando le frontiere che ogni cultura istituisce tra sogno, realtà e finzione. È cominciata la "guerra dei sogni", ci avverte Augé, che dopo averci portato alle fonti dell'antropologia sociale, ci chiama a una morale della resistenza.
13,00

La sporca bellezza. Indizi di futuro tra guerra e povertà

di Raul Pantaleo

editore: Eleuthera

pagine: 127

Queste "cronache da un mondo altro" raccontano in presa diretta le sfide che l'architettura deve affrontare quando opera nei p
13,00

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