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La scuola di Pitagora

Diritto e giustizia. Interroghiamo la Costituzione

di Rodota` Stefano

editore: La scuola di Pitagora

pagine: 48

Il grande problema di questo momento è fino a che punto possiamo trascurare la necessità di un'etica pubblica come punto di ri
5,90

Dante vivo

di Giovanni Papini

editore: La scuola di Pitagora

pagine: 348

Pochi anni dopo la firma dei Patti Lateranensi, il convertito Papini dà alle stampe un libro sul più illustre dei fiorentini, "più moderno di tanti moderni, più vivo di tanti morti che si credon vivi". A settecento anni dalla morte, Papini trova che le aspirazioni e le speranze di Dante sono le medesime dei cattolici moderni del ventesimo secolo: una Chiesa non implicata nella politica e negli affari, ma impegnata ad insegnare "agli uomini ad essere perfetti sì da meritare la pace sulla terra e la beatitudine in cielo". Chiesa e Impero debbono cooperare per "il trionfo della pace". Negli anni in cui Papini scrive il secondo conflitto mondiale non era all'orizzonte, ma il timore per la pace in bilico era di certo sentito. Ai suoi occhi di convertito ed ex interventista la pace può essere garantita soltanto dalla restaurazione di un Impero, non nel senso dantesco, ma nel senso di un "organismo molteplice, retto da una legge unica, da una medesima autorità": tale impero dovrebbe mettere fine alle mai sopite rivalità fra gli stati. Nel 1933 Papini, sulle orme del suo grande concittadino eletto a guida spiritale del proprio secolo, auspica l'unità politica almeno dell'Europa. Quattro anni dopo, nel 1937, si farà promotore in un celebre discorso per l'appunto di un'Europa unita.
25,00

La città, il sole, le stelle. Temi astrologici e astronomici in Tommaso Campanella

di Fabio Seller

editore: La scuola di Pitagora

pagine: 245

Nella storia del pensiero filosofico occidentale tra la fine del Cinquecento e la prima metà del Seicento si assiste alla progressiva inarrestabile affermazione di nuovi modelli cosmologici, nonostante la tenace resistenza dei vecchi paradigmi aristotelico e tolemaico. Tommaso Campanella (1568-1639) si inserisce nell'acceso dibattito cosmologico con una riflessione per molti versi originale, che prende le distanze tanto dalla tradizione aristotelicotolemaica ereditata dal Medioevo, quanto dai più recenti sistemi proposti da Copernico e Brahe. Per lo Stilese, infatti, i saperi cosmologico e astronomico non si esauriscono nella pretesa di fornire coerenti descrizioni dell'universo, ma assumono il ruolo di premesse indispensabili per una più profonda analisi sul senso e il/la fine della storia umana. Alla luce della tradizione profetologica e apocalittica, la cosmologia assume nell'opera di Campanella un senso del tutto peculiare, che rivela al contempo l'utilità dei saperi astronomici ma anche i limiti intrinseci delle vane pretese degli astronomi.
20,00

La lunga guerra per l'ambiente

di Elena Croce

editore: La scuola di Pitagora

pagine: 254

"Se non si tenta di salvare tutto ciò che è stato fatto a misura d'uomo, tutto ciò che ha un valore per l'ambiente, non si salva nulla". Ogni cosa che testimoni la relazione tra civiltà e natura - dal paesaggio ai centri storici, dagli spazi verdi all'architettura minore - è degna d'essere salvata da quella "dittatoriale economia di sviluppo" che già dal secondo dopoguerra si andava profilando in Italia. È questo sentimento epico a muovere per un'intera vita Elena Croce nella "sua" lunga guerra per l'ambiente. Una lunga guerra che in queste pagine l'autrice narra con maestria, restituendoci una storia di impegno e passione civile di cui oggi, più che mai, s'avverte il bisogno. Introduzione di Salvatore Settis.
15,00

Caro misantropo. Saggi e testimonianze per Manlio Sgalambro

editore: La scuola di Pitagora

pagine: 336

Con questo volume, ad un anno dalla scomparsa, si dà l'avvio alla ricognizione critica della figura di Manlio Sgalambro (Lentini 1924 - Catania 2014). L'obiettivo è quello di stabilire il luogo dell'attività multiforme del grande autore, percorritore di strade inusitate e impervie: se la filosofia del Novecento italiano fu crociana, marxista ed heideggeriana, Sgalambro la attraversò come un cristallo alieno. Alla filosofia contemporanea, che avrebbe ribadito la confusione del pensare con le altre discipline, Manlio oppose la lucidità del pessimismo. Imperterrito fustigatore della banalità, Sgalambro ha sempre fatto mostra di una singolare forma di comprensione superiore delle cose, alla cui luce, confrontandosi con ciò che il tempo miserabile offriva, ha denunciato i tratti di un universo in rapido peggioramento: la crisi della Forma, l'impossibilità di ogni prassi o morale operativa, il congedo progressivo dal concetto assoluto di verità. A tracciare il profilo di un'attività così multiforme Pino Aprile, Alessio Cantarella, Antonio Carulli, Giordano Casiraghi, Antonio Contiero, Maurizio Cosentino, Rolando Damiani, Mariacatena De Leo, Marcello Faletra, Francesco Iannello, Massimo Iiritano, Luigi Ingaliso, Gianluca Magi, Alan Magnetti, Antonio Mocciola, Massimiliano Perrotta, Fabio Presutti, Giuseppe Pulina, Franco Rella, Mario Andrea Rigoni, Calogero Rizzo, Angelo Scandurra, Giuseppe Testa, Domenico Trischitta, Patrizia Trovato.
23,00

La contestazione ecologica. Storia, cronache e narrazioni

di Giorgio Nebbia

editore: La scuola di Pitagora

pagine: 228

"Mentre il movimento di Liberazione e il movimento operaio hanno avuto cura di conservare i propri archivi non esiste niente di simile per il movimento 'ecologico', soprattutto per la parte relativa alla 'contestazione ecologica'. Si ha l'impressione che il potere non voglia affatto che si crei un archivio storico che rappresenti un serbatoio di informazioni sulle proprie contraddizioni, una fonte da cui appaiano gli errori di previsione e di pianificazione dei fenomeni relativi al territorio, all'ambiente, all'energia, alle menzogne". Gli scritti di Giorgio Nebbia raccolti in questo volume rappresentano il primo tentativo sistematico compiuto in Italia di delineare una "storia" della "contestazione ecologica". A rileggerli oggi sorprendono per la loro attualità e per la loro capacità di delineare con chiarezza e rigore una panoramica storica e teorica sulle tante lotte combattute in difesa del paesaggio, dell'ambiente e della natura.
13,00

La coscienza del futuro

editore: La scuola di Pitagora

pagine: 320

22,00

Discorso sulle passioni d'amore

di Blaise Pascal

editore: La scuola di Pitagora

pagine: 52

4,00

Giorni di festa. Dispute umanistiche e strane storie di sogni, presagi e fantasmi. Testo latino a fronte

di Alessandro D'Alessandro

editore: La scuola di Pitagora

pagine: 254

In una cornice frammentaria, nella quale affiorano i ricordi personali dell'autore e che dà alla sua enciclopedica operazione antiquaria il sapore e la vivacità del dibattito culturale umanistico, i Giorni di festa (Geniales dies) del giureconsulto napoletano Alessandro d'Alessandro (1461-1523) procedono di capitolo in capitolo affrontando al di fuori di un'organica architettura e di un ordine prestabilito gli argomenti più eterogenei riguardanti il mondo antico: dalla storia agli ordinamenti militari, sociali e religiosi, al diritto pubblico e privato e alla vita quotidiana, da questioni di filosofia, scienze naturali, archeologia, grammatica e critica testuale alle curiosità, alle leggende, alle arti magiche e alla superstizione.
22,00

Non-violenza e guerra fredda. Gli equivoci di Aldo Capitini

di Trotta Aldo

editore: La scuola di Pitagora

pagine: 400

Pacifismo, antimilitarismo e non-violenza
29,00

Aneu metròs-Senza madre. L'anima perduta dell'Europa: Maria Zambrano e Simone Weil

di Stefania Tarantino

editore: La scuola di Pitagora

pagine: 272

La ricerca di Stefania Tarantino porta alla luce le riflessioni di Maria Zambrano e di Simone Weil sull'origine della violenza
18,00

Estraneità

di Rigoni Mario A.

editore: La scuola di Pitagora

10,00

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