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Einaudi: Collezione di poesia

Poesie del fiume Wang

editore: Einaudi

pagine: 77

9,50

Un pianto nascosto

Antologia poetica 1946-1983

di Pierro Albino

editore: Einaudi

14,00

Il barbagianni. L'ignorante

di Philippe Jaccottet

editore: Einaudi

pagine: 207

15,00

Morgue

di Gottfried Benn

editore: Einaudi

pagine: 112

12,00

Una distanza inseparabile

di Pennati Camillo

editore: Einaudi

Il volume riunisce la parte più significativa della produzione poetica di Pennati dal 1982 al 1997
11,36

Dispersione

di Sá-Carneiro Mário de

editore: Einaudi

pagine: 121

Non voglio dire che il cielo della mia opera è grande, non so se lo è
9,30

Poemetti: Vi amo-L'infermiera di Pisa-Il palazzo e il pazzo

di Ottiero Ottieri

editore: Einaudi

pagine: 246

Per la prima volta riuniti in un unico volume, i tre poemetti autobiografici di Ottieri mostrano la continuità che li lega e appaiono ancora più potenti. Sono tre monologhi torrenziali, un'unica confessione estrosa e tragicomica in bilico tra la sanità e la malattia, il privato e il politico, la follia e il desiderio sfrenato. L'ironia è la chiave di questa partitura in tre movimenti. L'autoironia e l'autodenigrazione sembrano uno sberleffo sull'orlo del baratro, uno sberleffo che, attraverso il caso individuale, colpisce il mondo intero. La malinconia e la disperazione sono come nascoste dalla maschera teatrale, dai giochi di parole, dalle rime impreviste, ma costituiscono la struttura profonda dei poemetti, il luogo dove immancabilmente vanno a finire le ossessioni dell'autore e il mondo esterno, risucchiato anch'esso in una spirale senza fine.
15,50

Addio mio Novecento

di Aldo Nove

editore: Einaudi

pagine: 114

Con questo nuovo volume di versi, Aldo Nove affronta la fine della memoria: dunque non la fine di un secolo, ma la fine del se
11,50

Ognuno incatenato alla sua ora

di Mariella Mehr

editore: Einaudi

pagine: 172

"Mariella Mehr - coniugando Celan, Nelly Sachs e Artaud in una prospettiva di riscatto (Notizie dall'esilio), di laica redenzione (La costellazione del lupo) o di lucido delirio (San Colombano e attesa) - rimane strettamente legata, soprattutto nella produzione più recente, al cortocircuito verbale, alla 'Wortbildung' (la parola tedesca composta che diventa trampolino di lancio per l'invenzione) cui segue la concatenazione sghemba dei versi, sempre inaspettata, provocatoria, materica e mai astratta o fine a sé stessa. Mariella Mehr arreda il suo universo linguistico come fosse un parco selvatico. Cosi la sua ricerca poetica approda a volte a una magia crudele ('Uno sguardo modesto / pieno di magia rumorosa, più terribile di qualunque ira'), altre volte a un meticoloso esercizio speleologico tra le 'caverne dove, / vivono gli uomini di ghiaccio', altre a un'esplosione che tutto scuote nei 'crepacci del tempo', altre ancora in formule alchemiche rivolte alla carne e alle sue pause di gelo ('nell'amore / togliamoci / esausti il gelo / dai capelli') il tutto avvolto e travolto da una notte che inghiotte, restituisce e sottrae: s'insinua ovunque." (dalla prefazione di Anna Ruchat)
13,50

Chiosco. Testro tedesco a fronte

di Hans Magnus Enzensberger

editore: Einaudi

pagine: 177

Una raccolta poetica che alterna interni ed esterni, situazioni più intime (come una bellissima poesia sul padre) e quadretti
14,00

Il tempo dell'istante

Poesie scelte 1985-2010. Testo francese a fronte

di Risset Jacqueline

editore: Einaudi

Se nelle prime raccolte degli anni Settanta Jacqueline Risset - in sintonia con il gruppo formatosi intorno a Philippe Sollers
14,50

La camera segreta

di Alberto Bevilacqua

editore: Einaudi

pagine: 232

Questa nuova raccolta segna il punto più altamente qualitativo della poesia di Bevilacqua, un punto di arrivo che induce a ripercorrere, con qualche citazione qui pertinente, la prestigiosa attenzione critica riservata all'attività poetica dell'autore: giudizi che qui si riassommano. Miguel Angel Asturias: "radiazioni, in chiave terrena, di un luminoso e assoluto corpo celeste"; Jorge Luis Borges: "uno stupore capace di allontanare la paura della morte anche quando la si esorcizza, evocandola... il raro potere di far apparire esseri viventi, lontani e amati"; Giovanni Testori: "l'errore di apparire su questa terribile e dolcissima terra... il senso buio del grembo, questi visceri che si aggrovigliano intorno, ogni pensiero, ogni immagine, ogni apparizione, anche quando sembrano alitare nella limpidità della grazia, si riagganciano di colpo all'uncino di quell'errore... tuttavia, nel grembo, Bevilacqua scende usando non già gli strumenti ciechi dell'istinto, bensì quelli illuminanti della coscienza e della ragione"; Carlo Salinari: "anche il sogno e il mito non mirano a eludere la realtà, a loro si fa ricorso per realizzare un impegno conoscitivo che coinvolge la condizione umana". La "camera segreta", da riordinare o sgomberare, è il luogo intimo dell'autore, l'archivio privilegiato della sua vita, ma è anche l'osservatorio, o cosmico grembo, dove si possono cogliere gli echi delle vite umane.
15,50

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