Il maestrale: Tascabili. Narrativa
Chiaroscuro
di Grazia Deledda
editore: Il maestrale
pagine: 304
Chiaroscuro (Treves 1912) è una delle raccolte di novelle più celebri di Grazia Deledda e anche una delle più fortunate nelle
Quelli dalle labbra bianche
di Francesco Masala
editore: Il maestrale
pagine: 144
Pubblicato per la prima volta nel 1962, "Quelli dalle labbra bianche" rappresenta un capitolo fondamentale nella scoperta poetica e narrativa di una Sardegna senza compiacimenti etnici. Ma il romanzo di Masala è soprattutto l'invenzione letteraria del villaggio-universo di Arasolè. Ad Arasolè la storia mondiale è passata col suo luttuoso lascito di guerra. Ad Arasolè, un giorno, il campanaro Daniele Mele, suonando "a doppio", chiama a raccolta i compaesani per rendere omaggio, dopo vent'anni, ai caduti in guerra. Daniele Mele, unico superstite fra i compaesani spediti nella disastrosa avventura, è la voce recitante della memoria di una sottostoria che riporta alla trincea, al caposaldo tre della linea K sul fronte russo. Fra gli orrori del fronte e i ritorni al villaggio e alle sue storie nasce in queste pagine la poesia della solidarietà contro la retorica e la logica dell'eroismo.
Notte a Is Arenas
di Pansa Giampaolo
editore: Il maestrale
In un angolo nascosto della Costa Verde in Sardegna si è rifugiato Bruno Viotti
Ero quel che sei
di Todde Giorgio
editore: Il maestrale
pagine: 184
Nella città dai due nomi, Epipanormo e Talattone (il quartiere alto sulla rocca bianca e quello basso umido del porto), ai gio
Ricuore
editore: Il maestrale
Era l'infanzia dell'Italia: una non-nazione, somma di popoli e linguaggi diversi
Alba dei giorni bui
di Angioni Giulio
editore: Il maestrale
A trentasei anni Alba Pistis osserva smarrita le macerie della propria famiglia
Il paese del vento
di Grazia Deledda
editore: Il maestrale
pagine: 176
"Nonostante tutte le precauzioni e i provvedimenti del caso, il nostro viaggio di nozze fu disastroso. Ci si sposò di maggio, e si partì subito dopo la cerimonia: un bel mezzogiorno ventilato, fragrante di fiori. Rose, rose, ci accompagnavano: le fanciulle le gettavano dalle loro finestre, con manciate di grano e sguardi d'invidia amorosa: la stazione ne era tutta inghirlandata; e rosseggianti anche le siepi della valle. Rose e grano: amore e fortuna: tutto ci sorrideva. La mèta del nostro viaggio era sicura, adatta alla circostanza: una casetta fra la campagna e il mare, dove il mio sposo aveva già qualche volta villeggiato: una donna anziana, discreta, brava per le faccende domestiche, da lui già conosciuta, doveva incaricarsi di tutti i nostri bisogni materiali. E noi si sarebbe andati a spasso, lungo la riva del mare, o fra i prati stellati di ligustri, o più in là fra i meandri vellutati di musco della pineta canora".