Il Mulino: Le vie della civiltà
Le vie della seta
editore: Il Mulino
pagine: 281
Questo volume fa luce su quello che costituì il principale motore dei rapporti fra Cina e Europa: il commercio della seta. Le autrici ripercorrono i differenti itinerari, sia terrestri sia marittimi, lungo i quali esso si svolse nel corso di millecinquecento anni, dal secondo secolo a.C. al 1300, dedicando una particolare attenzione al mutare delle condizioni politiche, economiche e anche religiose che di volta in volta favorirono oppure ostacolarono lo sviluppo delle comunicazioni eurasiatiche. Seguire le vie della seta in una prospettiva globale, come fa questo libro, ci permette di comprendere l'impatto decisivo che gli scambi tecnologici e culturali, favoriti dallo sviluppo dei trasporti e delle comunicazioni, ebbero sulle popolazioni e sulle aree interessate. Lungi dall'essere appannaggio esclusivo della modernità, tali scambi rivelano come molto di ciò che consideriamo originario della nostra cultura regionale o locale in realtà è stato importato da un'altra zona del mondo.
La Controriforma. Il mondo del rinnovamento cattolico (1540-1770)
di Ronnie Po-chia Hsia
editore: Il Mulino
pagine: 345
La rottura dell'unità della Chiesa con la riforma protestante nel XVI secolo è uno dei grandi fenomeni che hanno segnato l'età
Storia dei trasporti in Italia
di Stefano Maggi
editore: Il Mulino
pagine: 337
Gli ultimi due secoli hanno visto profondi cambiamenti nel modo di viaggiare: nella prima metà dell'Ottocento il treno e il battello a vapore inauguravano l'applicazione dell'energia meccanica ai mezzi in movimento, consentendo di vincere le incertezze atmosferiche e garantendo così la sicurezza e la regolarità del viaggio; con il Novecento veniva poi esaltata la velocità, grazie all'aereo e alla "vettura automobile". Simbolo della libertà di spostarsi, l'auto sarebbe diventata anche il più vistoso prodotto di consumo, imprimendo un segno indelebile sulla società, sugli stili di vita e sulla cultura del nostro paese. Aggiornato agli ultimi sviluppi, relativi all'alta velocità, il libro offre una lettura d'insieme sull'evoluzione dei trasporti italiani, ricostruendo le politiche condotte dai governi e gli effetti sull'economia portati dallo sviluppo dei singoli mezzi, seguendo le vicende della ferrovia, dell'auto, della navigazione, dell'aeronautica civile, e illustrando il ruolo della "mobilità" nella modernizzazione dell'Italia contemporanea.
L'impero britannico
di Philippa Levine
editore: Il Mulino
pagine: 293
L'Inghilterra è stata la principale potenza coloniale e ancora in pieno Novecento il suo impero si estendeva su tutti i continenti, dall'Africa all'Asia, dall'America all'Oceania. L'impero britannico non è dunque un fatto di storia inglese ma letteralmente di storia globale. A questo impero Philippa Levine ha dedicato un profilo che presenta forti elementi di originalità: non si limita infatti a tracciare la parabola politica dell'impero, dalla sua prima formazione alla decolonizzazione dell'ultimo dopoguerra, ma racconta con vivezza anche che cosa ha significato vivere in un impero per gli uomini e le donne che vi si sono trovati, tanto da dominatori quanto da dominati, e come l'impero abbia permeato di sé ogni aspetto della loro vita, dal cibo alla lingua, dal lavoro all'istruzione, senza dimenticare di mettere in luce come l'esperienza dell'impero si sia diversamente modulata nelle varie aree geografiche. Il volume offre così un racconto che affianca all'indispensabile narrazione fattuale un vivace e moderno approccio di storia sociale e culturale.
Europa del diritto
di Mauro Barberis
editore: Il Mulino
pagine: 319
L'Europa e l'Occidente hanno inventato una forma particolare di regolazione della condotta, chiamata "diritto" ("law", "Recht"
Charles de Gaulle
editore: Il Mulino
pagine: 252
Questo agile e documentato volume ricostruisce la biografia politica di de Gaulle concentrandosi in particolare su quattro fasi della sua esperienza storica e politica. La prima lo vede affermarsi come il protagonista indiscusso della Resistenza francese e della transizione post-bellica, sino al temporaneo ritiro dalla scena politica, nel gennaio 1946. La seconda è la fase del cosiddetto "gollismo d'opposizione" (1947-1958), gli anni della contrapposizione frontale di de Gaulle con il sistema della IV Repubblica. La terza fase comprende lo snodo cruciale degli anni 1958-65: dalla fondazione della V Repubblica (di cui il 4 ottobre ricorre il cinquantesimo anniversario) alla stabilizzazione politico-istituzionale del sistema con la soluzione della questione algerina, l'introduzione dell'elezione a suffragio universale diretto del capo dello Stato e la vittoria alle presidenziali del 1965. La parte conclusiva è dedicata agli ultimi anni della presidenza, contrassegnati dal notevole attivismo di de Gaulle sulla scena internazionale e dal contemporaneo indebolimento della sua leadership sul piano interno, come testimoniarono gli eventi del maggio '68 e il progressivo emergere della figura di Georges Pompidou.
Storia del pensiero antropologico
di Alan Barnard
editore: Il Mulino
pagine: 291
Alan Barnard, integrando l'antropologia sociale inglese e l'antropologia culturale americana, ci fornisce un panorama della disciplina che parte dal contributo dei precursori e dei classici (Tylor, Frazer, Malinowski, Mauss, Lévi-Strauss), affronta le grandi correnti del pensiero antropologico (evoluzionismo, diffusionismo, funzionalismo, approcci marxisti, relativismo, strutturalismo) e infine considera gli sviluppi recenti, soffermandosi in particolare sui punti di contatto con la linguistica, le scienze cognitive, la critica femminista e gli orientamenti postmodernisti.
Walter Benjamin
di Graeme Gilloch
editore: Il Mulino
pagine: 360
Walter Benjamin (1892-1940), filosofo, letterato e teorico della cultura ebreo-tedesco, è oggi riconosciuto come uno dei più originali e acuti pensatori dell'intero Novecento. Le sue opere, da "Il dramma barocco tedesco" (1928) a "L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica" (1936), sono altrettante pietre miliari nella riflessione critica ed estetica del secolo scorso. La sua vicenda personale, segnata dal fallimento accademico, dall'esilio a Parigi e infine dalla tragica morte sulla strada della fuga verso gli Stati Uniti, appare tipica di un certo tipo di intellettuale, emarginato in vita ma acclamato successivamente come uno "che apre il cammino", un precursore per eccellenza. Sulla base di una lettura ravvicinata non soltanto dei suoi scritti più noti, ma anche di alcuni dei suoi saggi e frammenti meno conosciuti, il volume di Gilloch fornisce una lucida introduzione alla figura e all'opera benjaminiana. Ne deriva così un'interpretazione originale dei suoi lavori, che mette in luce la fitta trama di interconnessioni che lega insieme una produzione apparentemente disparata.
Cultura di massa e società italiana. 1936-1954
editore: Il Mulino
pagine: 441
Il cinema, la musica leggera, i rotocalchi, i fumetti, i fotoromanzi, la radio: sono i primi strumenti del consumo culturale d
Gadamer
di Donatella Di Cesare
editore: Il Mulino
pagine: 319
Nato nel 1900 e scomparso nel 2002, Hans Georg Gadamer è una delle figure che meglio rappresentano, anche sul piano biografico
Leibniz
di Michael-Thomas Liske
editore: Il Mulino
pagine: 294
L'intera vicenda di uomo e di studioso di Gottfried Wilhelm Leibniz è segnata da tendenze fortemente contrapposte. Impegnato nei campi più disparati del sapere -filosofia, scienze, matematica, storia, diritto - ebbe un atteggiamento al tempo stesso sistematico, enciclopedico e dialogico, pronto ad accogliere sollecitazioni di ogni provenienza. Le sue opere fondamentali i "Saggi di teodicea", volti a giustificare la presenza del male nel mondo, e la "Monadologia", in cui si formula una vera e propria concezione dell'universo - hanno esercitato un influsso decisivo stilla riflessione successiva. Nel volume sono illustrate e documentate storicamente le idee leibniziane, ma anche ricostruite le questioni teoriche e gli obiettivi scientifici ad esse sottesi.
La scuola degli italiani
di Adolfo Scotto di Luzio
editore: Il Mulino
pagine: 423
Il volume traccia la storia dell'istituzione scolastica in Italia dalle sue origini risorgimentali alla riforma Moratti. Specchio delle speranze e dei progetti della classe dirigente liberale nel momento della nascita dello Stato unitario, la scuola riveste un ruolo di primo piano nella complessa fase dell'edificazione della nazione; in questa prospettiva una speciale attenzione è dedicata alla storia dell'istruzione tecnica e professionale. L'autore segue l'evoluzione dell'istituzione nel succedersi dei regimi e delle riforme, sottolineando in particolar modo la centralità della questione scolastica nell'Italia repubblicana e ricostruendo il confronto avvenuto in merito fra cultura comunista e cattolica. Il forte legame con la carica utopica della nascita della repubblica e della costituzione rende conto per l'autore sia della sua forte ideologizzazione, sia della crisi di legittimazione che la scuola, pur conservando elementi di forza, si trova a vivere oggi.