Libri di D. Borso
L'oggetto amato. Testo francese a fronte
di Alfred Jarry
editore: La Vita Felice
pagine: 224
Negli ultimi anni della sua vita, Alfred Jarry tornò al suo primo amore con una serie di operette buffe che portarono a conseg
In opera. Racconti empatici
editore: Armando editore
pagine: 128
Molti grandi letterati pativano le forme più svariate di disagio psichico, rifiutando però ogni forma di cura; sentivano che i
Paesaggio lacustre con Pocahontas
di Arno Schmidt
editore: Zandonai
pagine: 98
Qualche giorno di vacanza su un lago dell'Oldemburgo, dove due reduci di guerra, uno scrittore disoccupato e un imbianchino che ha fatto fortuna, incontrano due stenodattilografe. Arno Schmidt lancia la sua sfida linguistica nel segno di un erotismo lacustre e utopico, e di un ateismo impertinente, da maestro d'irriverenza: dare voce alla sessualità gli valse un procedimento penale per pornografia, giocare con le istanze della fede l'accusa di vilipendio della religione. Eppure questa prosa, definita da Bernd Rauschenbach "una delle più belle storie d'amore di tutta la letteratura tedesca", è una via d'accesso privilegiata al mondo artistico del grande scrittore tedesco e un geniale controcanto a ogni nazificazione del corpo e dell'anima. Non solo. Con estremo rigore la scrittura di Schmidt ha saputo trasformarsi in sguardo affilato to che libera la visione da tutto ciò che di solito la ingombra. Ne scaturiscono descrizioni paesaggistiche che rimandano a mille altri filamenti di vita, pagine la cui eco riverbera al limite del dicibile.
Sul concetto di ironia in riferimento costante a Socrate
di Sören Kierkegaard
editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
pagine: 338
Sul concetto di ironia in riferimento costante a Socrate
di Sören Kierkegaard
editore: Guerini e associati
pagine: 255
Il pensiero filosofico di Marx
di Mario Dal Pra
editore: Shake
pagine: 222
Nel novembre del 1956, a guidare i carri armati sovietici in Ungheria non fu solo l'esercito, né solo il politburo: fu il marxismo-leninismo, ossia la versione di stato del marxismo. Tra i pochi intellettuali italiani di sinistra ad avversare tale aberrazione si trovò Mario Dal Pra, che sulla scia di poche intuizioni offertegli dall'amico Giulio Preti si dette a ricostruire liberamente (ossia senza i paraocchi terzinternazionalisti, ma con gli attrezzi della filologia) l'itinerario intellettuale del giovane Marx. Così adesso, che con l'Oriente sovietico parrebbe crollato il marxismo stesso, queste pagine scritte per pochi allievi restano, fresche e incontaminate, per le nuove generazioni.
I profughi
di Arno Schmidt
editore: Quodlibet
pagine: 158
Questo romanzo breve ("svelto", secondo la definizione dell'autore), scritto nel 1952, narra una storia d'amore e miseria che si svolge in un momento tragico, e poco noto, della storia d'Europa. Immediatamente dopo la Seconda guerra mondiale, più di dieci milioni di tedeschi vennero espulsi dalle zone a est dell'Oder, passate alla Polonia e alla Cecoslovacchia. Ammassati verso il Reno e costretti a reinsediarsi presso compatrioti tutt'altro che fraterni, dovettero attraversare regioni devastate dalla guerra, affrontando la fame, l'odio e le difficoltà politiche dell'epoca. E durante questo esodo, in treno, che si incontrano i due protagonisti: lui uno scrittore che campa di traduzioni, lei una giovane vedova di guerra che vive con una pensione minima e ha perso una gamba durante un bombardamento. Continueranno insieme il viaggio, condividendo disagi, cibo e sentimenti. In uno stile crudamente naturalistico Schmidt racconta la sopravvivenza strenua di cultura, umorismo, pietas, miracolosamente intatti nello sfacelo.
La sabbia delle urne. Testo tedesco a fronte
di Paul Celan
editore: Einaudi
pagine: 183
Fra il 1947 e il 1948, dopo avere lasciato Bucarest, Celan visse qualche mese a Vienna e cercò di pubblicare la sua prima raccolta di poesie. Un tentativo iniziale abortì in bozze, ma un secondo sembrò andare a buon fine e il libro fu stampato in 500 copie numerate. Con questo libro Celan intendeva esordire sulla scena letteraria di lingua tedesca, ma quando si accorse della quantità di refusi impose all'editore di non distribuire il volume. Dunque "La sabbia delle urne" è un libro fantasma, che Celan non ristampò mai, ma fece rifluire parzialmente in pubblicazioni successive. Rimase per lui l'autentico inizio della sua opera poetica, tanto che nel 1970, per le progettate "Opere complete", Celan l'aveva indicato come testo d'apertura. Anche questo progetto fu interrotto, e questa volta per una ragione piú drammatica: il suicidio dell'autore. La raccolta è stata recuperata solo in anni recenti nell'edizione critica pubblicata da Suhrkamp. In Italia, e nel mondo, viene tradotta ora per la prima volta. Vi sono già presenti i temi e i modi poetici delle raccolte successive, ma la lingua è piú trasparente e non ancora sintatticamente terremotata. È il libro ideale, non solo storicamente e filologicamente, per un primo approccio al grande poeta tedesco.
Dalla Bassa
di Gianni Brera
editore: Slow Food
pagine: 96
Quattro racconti che svelano la passione di Gianni Brera per il cibo e per l'umanità che si aggira attorno alla tavola
Timore e tremore. Lirica dialettica di Johannes de silentio
di Søren Kierkegaard
editore: Morcelliana
pagine: 160
«Quando si tratta di pensare ad Abramo, sono come annichilito