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Editoria

Il libro. Editoria e pratiche di lettura nel Settecento

editore: Storia e Letteratura

pagine: 464

Attraverso un confronto tra discipline e approcci metodologici diversi, in questo volume gli autori affrontano il tema del lib
48,00

Le forme del libro. Dalla tavoletta cerata all'e-book

di Marco Cursi

editore: Il mulino

pagine: 285

Il volume ripercorre la storia delle principali forme librarie dall'antichità romana fino a oggi attraverso le innovazioni che si sono succedute nei supporti (legno, papiro, membrana, carta), nelle tipologie (tabula, rotolo, codice, libro a stampa), nelle figure professionali impegnate nella produzione (copista, miniatore, compositore, tipografo), nelle pratiche di elaborazione, ricezione e circolazione del testo presso il pubblico dei lettori. La rivoluzione digitale e l'avvento dell'e-book hanno scisso il binomio finora indivisibile tra il piano del testo e quello del libro, rendendo possibile la realizzazione dell'antico sogno di una biblioteca universale capace di contenere l'intero patrimonio scritto dell'umanità.
24,00

Come nasce un best seller. Gli editori, il mercato, le strategie, il successo di Piero Chiara

di Giampaolo Borghello

editore: Forum Edizioni

pagine: 176

Per analizzare genesi e dinamica del best seller l'autore propone tre percorsi correlati: si comincia con un vivace viaggio terminologico attorno alle nozioni, spesso variegate, di letteratura di massa e di consumo, Trivialliteratur, paraletteratura, mettendo a fuoco la vasta rete di pregiudizi, la dinamica dei canoni e l'evoluzione storica dei sistemi letterari. L'attenzione si sposta poi su un ricco e frastagliatissimo dibattito, sorto attorno al libri di Gian Carlo Ferretti, che investe la storia dell'industria culturale in Italia nel suo rapporto con le scelte degli intellettuali e le tendenze della narrativa (da Eco a Calvino). Nella terza parte del libro l'obiettivo si sposta su uno dei tipici e prestigiosi autori di best seller, Piero Chiara. Il primo e indiscutibile successo di Chiara Il piatto piange si lega significativamente alla storia stessa della Collana mondadoriana 'Il Tornasole'. Nel microcosmo di Luino (luogo al contempo reale e immaginario) le chiacchiere al caffè e il 'romanzesco' del pettegolezzo siglano efficacemente il passaggio dalla narrativa orale alla pagina.
16,00

L'Einaudi in Europa (1943-1957)

di Tommaso Munari

editore: Einaudi

pagine: 285

Con la caduta del fascismo ma soprattutto alla fine della guerra, la casa editrice Einaudi avvia una politica di sprovincializzazione della cultura italiana che si traduce in un'attività di consolidamento delle relazioni con i paesi e gli editori europei. Se già durante gli anni dell'esilio in Svizzera Giulio Einaudi inizia a riallacciare i contatti interrotti progettando con Ernesto Rossi una collana di "Éditions européennes", è solo nel dopoguerra che riesce a stringere rapporti e contratti con case editrici come Gallimard, Albin Michel, Allen & Unwin, Lawrence & Wishart, Suhrkamp o con agenzie letterarie come la sovietica Mejdunarodnaia Kniga. I libri che importa subiscono trasformazioni: cambiano lingua, veste, forma, si adattano al nuovo contesto. Una molteplicità di figure interviene in questo processo: traduttori, redattori, direttori di collana, perfino correttori di bozze. Allo stesso periodo risalgono i primi tentativi di esportare la cultura italiana all'estero, come quello condotto in Inghilterra per far tradurre le "Lettere dal carcere" di Antonio Gramsci. Piero Sraffa, professore a Cambridge, svolge un ruolo cruciale in queste trattative. Così come è cruciale, in altre mediazioni, quello svolto dai consulenti Einaudi che i percorsi della vita hanno condotto all'estero: Giaime Pintor, ufficiale di stanza a Vichy durante la guerra; Franco Venturi, addetto culturale all'ambasciata italiana a Mosca nel 1947-50...
28,00

L'industria del libro a Venezia durante la Restaurazione (1815-1848)

di Callegari Marco

editore: Olschki

pagine: XVIII-288

Mediante l'analisi di documentazione archivistica in gran parte inedita, il volume delinea un particolareggiato quadro d'assie
39,00

Lib(e)ri di formarsi. Educazione non formale degli adulti e biblioteche in carcere

editore: Pacini Editore

pagine: 192

La lettura è un diritto universale di ogni soggetto, un diritto oramai sancito da diversi documenti nazionali ed internazionali. Come tutti i diritti è necessario che ne sia garantito l'esercizio e la biblioteca rappresenta sicuramente uno strumento potente soprattutto in ambienti complessi come il carcere. È tuttavia forte il rischio che attività culturali ed educative all'interno di questi ambienti rimangano, al di là delle intenzioni, strumento di perpetuazione di modalità di esclusione. Il volume, a partire da un'esperienza realizzata dalle autrici presso la Casa Circondariale di Prato, affronta l'esigenza di individuare all'interno dell'ambiente penitenziario modalità innovative di progettazione e gestione del servizio bibliotecario, tali da riuscire a esprimere anche una forte valenza educativa. Migliorare e garantire l'accesso alla biblioteca è stata la finalità del percorso di ricerca azione partecipativa realizzata attraverso l'attivazione di un circolo di studio: l'esperienza ha rappresentato la risposta educativa a un bisogno espresso dal basso ed è stata realizzata grazie al coinvolgimento diretto di un gruppo di persone detenute, delle educatrici e degli agenti di polizia penitenziaria.
18,00

La descrizione del libro antico

di Lorenzo Baldacchini

editore: Editrice Bibliografica

pagine: 246

A fronte del fermento che sta attraversando la catalogazione bibliotecaria anche nell'universo dei libri e dei documenti libra
27,00

Atti del forum dei bibliofili affamati (Gubbio, 16-17 ottobre 2015)

editore: Pendragon

pagine: 84

Rispetto ai consueti atti, quelli del Forum dei bibliofili affamati possiedono un valore aggiunto: consentono di vedere i libri - i mirabili manufatti artigianali che sono stati i protagonisti del primo incontro di cui a Gubbio si è discusso - tanto dalla prospettiva di chi li forgia quanto da quella di coloro che, sedotti dalla loro bellezza, ne diventano appassionati collezionisti.
10,00

«Un mestiere semplice». Ricordi di un librario antiquario. Per i novant'anni di Gianni Antonini

di Carlo A. Chiesa

editore: Officina libraria

pagine: 93

Libraio antiquario tra i più importanti del Novecento, Carlo Alberto Chiesa (1926-1998) è stato per molti anni un punto di riferimento non solo per bibliofili e collezionisti, ma anche per gli storici del libro e i filologi più illustri. Fu infatti Giuseppe Billanovich, che teneva la cattedra di filologia medievale e umanistica all'Università Cattolica di Milano, a invitare Chiesa - all'inizio degli anni Novanta - a parlare della sua vita di libraio: incontri intellettuali, acquisizioni di edizioni rare, aneddoti memorabili emergono vividi in questo racconto, che qui si pubblica per la prima volta.
12,00
24,00

Correggimi se sbaglio. I retroscena tra autore ed editor

editore: Edizioni Santa Caterina

pagine: 212

Dodici storie di editing che accompagnano il lettore dietro il sipario di carta dei libri
18,00

Estrosità rigorose di un consulente editoriale

di Giorgio Manganelli

editore: Adelphi

pagine: 332

Nel 1967 Manganelli dirige la serie italiana di una collana Einaudi. A preoccuparlo è la veste grafica, che con il suo opaco grigio rende i volumetti simili ad "antichi, nobili epitaffi": "E si veda il bell'egualitarismo del procedimento, che pareggia miopi, presbiti, ipermetropi, daltonici ed astigmatici in una comune, edificante inettitudine a leggervi alcunché" commenta. Basterà questo passaggio di una comunicazione "di servizio" per far capire che tipo di consulente editoriale sia stato Manganelli: eccentrico e brillante, sempre pronto a sfoderare uno humour di volta in volta giocoso, paradossale, corrosivo. Ma non ci si inganni: Manganelli è stato un editor (e traduttore) tutt'altro che sedizioso: disciplinatissimo, piuttosto, duttile e minuzioso. Un editor capace di progettare collane e costruire libri, suggerire titoli, periziare traduzioni con estroso rigore: "... qualche volta la traduttrice tende a dar più colore di quanto non competa a questa gelida carne..." scrive di una Ivy Compton-Burnett che gli era stata sottoposta. Ma capace soprattutto di stendere pareri di lettura e risvolti dove astratto furore dello stile, schietta idiosincrasia e verve beffarda celano una micidiale precisione di giudizio: "La sua pagina sa di virtuosa varichina, i suoi periodi vanno in giro con le calze ciondoloni..." (qui la vittima è Doris Lessing). Una precisione, tuttavia, che nel rifiuto sempre si premura di spogliarsi di ogni drasticità: "Il mio parere è negativo, ma senza ira".
15,00

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